Beppe Viola protagonista nei clean sheet e minuti giocati: tutti i numeri dei numeri 1

Dieci turni di campionato, tre categorie, un solo ruolo sotto la lente di ingrandimento. Il file delle statistiche che abbiamo in mano, analizzate grazie a Sprint Analyst, racconta le prestazioni di portieri che, dopo dieci giornate, hanno collezionato già numeri da maestri: una fotografia significativa di chi, fino a questo momento, è stato davvero protagonista.

Analizziamo separatamente Under 17, Under 16 e Under 15, e poi mettiamo tutto sul tavolo per capire come cambia il lavoro del portiere quando si sale o si scende di categoria ed età. Il dato di partenza è uguale per tutti: dieci giornate alle spalle. Esclusa, per il momento, la categoria Under 14 che ha disputato solo 3 giornate di campionato, un numero ancora troppo piccolo per essere paragonata ai 10 turni delle altre categorie.

UNDER 17: TOTALE AFFIDABILITÀ

Nel nostro campione di Under 17 la tendenza è chiara: le gerarchie sono già piuttosto definite. Il minutaggio medio si assesta attorno ai 586 minuti su 900 disponibili, pari a circa il 65% del totale giocabile nelle 10 giornate. In pratica, un portiere “tipo” U17 gioca poco più di sei partite e mezza da titolare pieno, questo sempre facendo una media tra le statistiche di tutti i portieri della categoria.

Anche la media delle presenze, poco sotto le sette gare, conferma l’idea: quasi tutti hanno avuto spazio, ma dentro le squadre esiste spesso un numero uno riconosciuto, che parte davanti nelle scelte dell’allenatore. La scelta di puntare forte su un estremo difensore, in questa fascia d’età, è coerente con l’obiettivo di accompagnarlo verso il calcio degli adulti, in cui la figura del titolare è quasi sempre ben definita.

Il simbolo del portiere inamovibile è Paolo Celentano (Crescentinese): 10 presenze su 10, 900 minuti esatti e quindi mai sostituito. Subito dietro c’è Matteo Decorato (Orbassano), anche lui sempre presente e arrivato a 892 minuti. Sul fronte delle porte inviolate spicca in modo netto Pietro Ghiotti (Carmagnola): 7 clean sheet in 10 presenze per 839 minuti giocati. Significa che, ogni volta che scende in campo, ha oltre una possibilità su due di chiudere la gara senza subire gol: un dato da portiere di categoria superiore, se consideriamo che parliamo di giovanili. È il profilo del classico numero uno che dà sicurezza a tutto il reparto e permette alla squadra di fare un passo avanti anche sul piano mentale.

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Nel complesso, le partite chiuse senza reti al passivo sono 120 nel campione Under 17, che proiettate su un minutaggio standard di 900 minuti equivalgono a poco più di due match a porta inviolata. Meno frequenti, ma comunque presenti, i rigori parati: 13 in totale, con un’incidenza di circa 0,23 penalty neutralizzati ogni 900 minuti. Il miglior specialista è Christian Palumbo (Barcanova), che in 630 minuti e 7 presenze è riuscito a respingere due rigori. Numeri che raccontano come, in questa fascia, il rigore resti un episodio decisivo ma non ricorrente.

STATISTICHE : I PRIMI 20 PORTIERI (ordinati per minuti giocati)

UNDER 16: PIÙ ROTAZIONI

Scendendo di una annata, il quadro si sposta. Negli Under 16 la rotazione tra i pali è più marcata: il minutaggio medio scende a circa 505 minuti, poco sopra il 56% del massimo possibile. La media presenze resta simile agli Under 17, attorno alle 6,7 partite, ma diluite su un minutaggio minore: segno che si cambia portiere durante le gare o che si alternano i titolari a blocchi, magari seguendo cicli di due-tre partite a testa.

Il ruolo del punto di riferimento resta comunque importante. Il portiere con più minuti è Furio Virano (Pinerolo):10 presenze su 10, 800 minuti giocati. Alle sue spalle, nomi come Paul Giorgio Lupu  (Rebaudengo) e Alessandro Bonato (Beppe Viola), anche loro a quota 800 minuti e dieci apparizioni, dimostrano che alcune squadre tendono comunque a scegliere un numero uno chiaro, affiancato però da un secondo pronto e coinvolto.

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Dal punto di vista della solidità difensiva, però, gli Under 16 fanno un passo avanti rispetto ai “fratelli maggiori”: quasi 3 clean sheet ogni 900 minuti, una partita in più a porta inviolata rispetto agli Under 17. I volti di questa affidabilità sono soprattutto due: Francesco Internò (Volpiano Pianese) 6 clean sheet in 7 presenze (519 minuti) e Christian Monsellato (Pro Eureka) 6 clean sheet in 8 presenze (618 minuti)

Capitolo rigori: i penalty parati salgono a 14 nel campione, con un’incidenza di circa 0,27 ogni 900 minuti. Qui il nome da segnare è quello diSamuele Cardillo (Alpignano): 2 rigori neutralizzati in 611 minuti e 9 presenze

STATISTICHE : I PRIMI 20 PORTIERI (ordinati per minuti giocati)

UNDER 15: PORTE BLINDATE

Nella categoria Under 15 il ruolo del portiere diventa un vero e proprio laboratorio. Il minutaggio medio scende ancora, a circa 434 minuti a testa: poco meno del 50% del totale teorico. Tradotto: tra i più giovani si alterna tantissimo, si prova, si cambia, si dà spazio a più ragazzi nello stesso ruolo. La media presenze resta comunque alta, poco sopra le 6,6 partite, ma con tanti ingressi e uscite, tempi spezzati, rotazioni ragionate. È la fascia d’età in cui l’errore è ancora considerato parte del percorso e non un marchio.

In questo contesto il caso più emblematico è quello di Leonardo Vallati (Busca): 10 presenze su 10 700 minuti giocati

Uno dei pochi portieri U15 con un utilizzo davvero “pesante” nel campione analizzato. Al suo fianco, per minutaggio, c’è Tommaso Damiano (Saluzzo), anche lui a quota 700 minuti e dieci presenze: due riferimenti stabili in un mare di alternanza programmata. Il messaggio tecnico è chiaro: su alcuni profili si sceglie di accelerare il processo di responsabilizzazione.

La sorpresa più grande, però, sta nelle porte inviolate. In Under 15, infatti, i clean sheet sono 169, che rapportati ai minuti totali equivalgono a quasi 3,9 partite a porta inviolata ogni 900 minuti: quasi il doppio rispetto agli Under 17 e decisamente meglio anche degli Under 16. È un dato che non si può liquidare come casuale, perché confermato da più portieri e più squadre diverse.

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I protagonisti principali di questa solidità sono: Federico Stress (NovaRomentin) 7 clean sheet in 9 presenze (630 minuti) Gabriel Signoretto (Sisport) 7 clean sheet in 10 presenze (600 minuti).

Significa che, più o meno una volta ogni due gare, la loro porta resta chiusa. Alle loro spalle, Filippo Uberti (G.Centallo), Simone Lastella (Chisola) e Niccolò Giovetti (Volpiano Pianese) viaggiano a quota 5 gare senza gol subiti. Numeri che restituiscono l’idea di reparti difensivi già molto organizzati, nonostante l’età.

Anche dal dischetto gli Under 15 non tremano: i rigori parati sono 16 nel campione, con una proiezione di circa 0,36 penalty neutralizzati ogni 900 minuti, la migliore delle tre categorie. Il leader è Giacomo Romano (Rosta): 3 rigori parati in 560 minuti e 8 presenze Subito dietro,Federico Esposito (Asti), con 2 rigori parati in 480 minuti.

STATISTICHE : I PRIMI 20 PORTIERI (ordinati per minuti giocati)

CONFRONTO FINALE – Tre modi diversi di crescere un portiere

Mettendo in fila i numeri delle tre categorie, emergono alcune linee comuni e differenze nette.

La prima riguarda il minutaggio: più si scende di età, più cala la percentuale di minuti giocati dal singolo portiere.

• In Under 17 un numero uno del campione gioca in media circa il 65% del possibile

• in Under 16 si scende al 56%

• in Under 15 si arriva poco sopra il 48%

È il riflesso di tre filosofie diverse: in U15 si sperimenta e si condivide il ruolo, in U16 si inizia a scegliere ma senza chiudere completamente le porte alla concorrenza, in U17 le gerarchie tendono a consolidarsi.

La seconda riguarda le porte inviolate: qui il trend si capovolge. A parità di minutaggio (900 minuti), nel nostro campione si passa da:

• poco più di 2 clean sheet negli Under 17

• a quasi 3 negli Under 16

• fino a sfiorare quota 4 negli Under 15

I più giovani, insomma, tengono la porta chiusa più spesso. 

Anche sui rigori parati c’è una progressione: l’incidenza passa da circa 0,23 penalty neutralizzati ogni 900 minuti negli Under 17, a 0,27 negli Under 16, fino a 0,36 negli Under 15. In altre parole, nel campione analizzato i portieri più giovani sembrano leggermente più efficaci dal dischetto. Qui il fattore psicologico conta tanto: meno pressione, esecuzioni meno “pulite” da parte dei rigoristi, ma anche grande istinto da parte di ragazzi che stanno ancora costruendo i propri automatismi.

Dentro questi numeri, però, ci sono soprattutto le storie dei singoli:

• l’affidabilità totale di Celentano e Decorato tra gli Under 17

• la continuità di Virano, Internò e Monsellato in Under 16

• il minutaggio pesante di Vallati e Damiano, la sicurezza di Stress e Signoretto e il fiuto di Romano dal dischetto in Under 15 (3 rigori parati)