Amichevole Italia-Francia, la prima gara di Giampiero Ventura Ct
Mentre anche La Gazzetta dello Sport scopre che il girone degli azzurri al Mondiale di
Russia 2018 non solo è a rischio playoff, ma è a rischio qualificazione (una considerazione che abbiamo fatto due mesi fa), questa sera assieme a
Israele-Italia e a
Albania-Macedonia (gruppo G), si affaccia al mondo anche la nazionale del
Kosovo, fratello gemello dell’Albania per lingua e cultura, che esordirà in
Finlandia (gruppo I). I kosovari hanno giocato la loro prima partita ufficiale nel marzo del 2014 facendo 0-0 contro
Haiti. Nell’autunno del 2015 affrontarono l’Albania a Pristina e l’amichevole finì 2-2 in un clima di reciproca festa e reciproco rispetto (lo scrivo perché ero presente come direttore della comunicazione della Federazione albanese). Da allora sono passati pochi mesi, ma la situazione è radicalmente cambiata: il rispetto è rimasto, però a luglio quattro calciatori hanno lasciato l’Albania per approdare al Kosovo. Sono
Milot Rrashica, Alban Meha, Amir Rahmani e Herolind Shala, tutti appartenenti a club del resto d’Europa. Questa possibilità concessa dalla
Fifa era riservata a calciatori kosovari che non avessero preso parte con altre nazionali alla competizione europea. E proprio questo aspetto, nelle ore che precedono l’esordio del Kosovo, avrebbe creato più di qualche problema non solo burocratico. In pratica, fino a sabato, non era arrivato il placet della Fifa per ben otto calciatori del Kosovo, mettendo a rischio la possibilità di schierare la migliore formazione. Tuttavia non è solo questo il punto.
Gianni De Biasi, ct dell’Albania, e
Paolo Tramezzani, suo vice, dovranno convivere con la concorrenza perenne del Kosovo, forse compromettendo il processo di crescita di una squadra che con l’apporto dei due italiani ha raggiunto una serie di traguardi storici: la qualificazione all’Europeo e la vittoria, contro la Romania, in Francia, che ha consentito di sfiorare il passaggio del turno nella fase finale. In attesa che certi processi si compiano, l’Italia dovrà guardarsi proprio dall’
Albania, visto che è nel nostro stesso girone per i Mondiali. Non si tratta di temere di finirle dietro, ma di perdere qualche punto prezioso nella corsa a due che dovremo affrontare con la
Spagna.
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