«Appassionato da sempre di quella maglia è stato difficile doverci rinunciare» inizia con queste parole a raccontare la sua storia Ettore Troìa ex giornalista nativo di Torre del Greco e grande tifoso della Turris, squadra locale attualmente in Serie D, ma che conta nella sua storia una lunga militanza nei campionati professionistici, oscillando tra Serie C/C1 e C2 per trent'anni consecutivi. Nel 2000 dopo la retrocessione in Promozione e il fallimento, ritrova la rinascita nel 2004 grazie ad un gruppo di imprenditori locali che acquistarono il titolo sportivo di Eccellenza del Gaudianum iscrivendo la squadra al campionato con la nuova denominazione Gaudianum Torrese, la stagione si concluse al terzo posto, in seguito la presidenza acquisì mediante fusione il titolo di Serie D dell'Ercolanese e a tale operazione seguì il ritorno del nome Turris. Nella stagione 2010-2011 il club si classificò al quinto posto del campionato, qualificandosi per i play-off del proprio girone, entrandovi direttamente dalle semifinali nazionali in qualità di finalista della Coppa Italia Serie D, nella stagione 2016-2017, la squadra chiude ottava il campionato, uscendo ai trentaduesimi di finale nella Coppa Italia Serie D. Per la maglia rossa, Ettore ha sempre avuto grande passione ereditata dal papà che lo portava da bambino a vedere le partite, crescendo la passione è diventata anche un lavoro che lo ha portato ha scrivere per diversi giornali come "Il Mattino" di Napoli, "Cronache di Napoli" e per il settimanale "Tutto è", ma come spesso accade di questi tempi, non risulta sempre facile per i giovani campare delle proprie passioni perché come prosegue il tifoso torrese «ho sempre seguito la Turris col cuore, ma per esigenze lavorative mi sono dovuto trasferire a Torino». [caption id="attachment_134138" align="alignleft" width="150"]
Ettore Troia, dirigente del Vanchiglia 2004[/caption] Arrivato nel capoluogo piemontese, ad Ettore serviva un colpo di fortuna per scongiurare il classico problema da emigrazione: il vuoto; e questa fortuna la trova nell'incontro da lui definito "del destino" con Salvatore De Maria, Vice Presidente e figura storica dell' U.S.D. Vanchiglia, una delle società dilettantistiche più antiche di Torino, nata nel 1915. Conosciuta la storia di Ettore, al Vice Presidente granata gli ricorda quella di Agatino Cuttone, ex allenatore e giocatore degli anni '80 che originario della Sicilia arriva a giocare nel Torino, e decide di portarlo con sè nella dirigenza della sua squadra facendogli seguire i Giovanissimi di Davide Vitelli, e come spiega il neo dirigente della società «È accaduto tutto per caso, pensavo che la mia esperienza nel calcio fosse finita andando via da Torre del Greco, invece, a Torino ho ritrovato una squadra da sostenere, passando dal rosso corallo al granata, sono molto grato a De Maria per questa opportunità. Ora mi sento più a casa».
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