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Dalla squalifica per scommesse fino al rinnovo di contratto: la rinascita del gioiello italiano

Stipendio ridotto, intesa al 2029 e opzione fino al 2030 per respingere l'assalto della Juventus; il Newcastle blinda Tonali

Sandro Tonali

Sandro Tonali rinnova fino al 2029 con il Newcastle

Proprio all'indomani del momento più buio della carriera, arriva l’assist più inaspettato: Sandro Tonali e il Newcastle United hanno siglato un rinnovo “silenzioso” fino al 2029, con un’opzione unilaterale per spingersi fino al 2030. Un contropiede perfetto, confezionato durante la squalifica. Lo rivela The Athletic, e i dettagli raccontano una storia di fiducia, riconoscenza e strategia da grande club.

LA TIMELINE DELL’ACCORDO

Luglio 2023: Tonali lascia il Milan per la Premier League. Costo dell’operazione: quasi 59 milioni di euro più bonus e contratto iniziale fino al 2028. Ad Ottobre 2023 però arriva la squalifica di 10 mesi per violazioni legate alle scommesse. E così, durante lo stop, Tonali propone una riduzione dello stipendio che il Newcastle accetta. Nella stessa manovra, segretamente il club allunga l’intesa di un anno: nuova scadenza al 2029. Inoltre, con un'opzione unilaterale i Magpies si riservano di prolungare il contratto dell'Italiano fino al 2030. Tradotto: Tonali legato a Newcastle fino al 2030, se il club lo vorrà.

Un gesto da capitano non scritto: Tonali chiede di ridurre il salario durante la sosta forzata. Il Newcastle risponde con la moneta della fiducia, estendendo il patto. Non è solo rinnovo: è una dichiarazione di intenti. E quando la società ti mette la mano sulla spalla nel momento più complicato, non è normale che il campo te lo restituisca con gli interessi?

MERCATO: L’ITALIA CHIAMA, IL NEWCASTLE FA MURO

Le prestazioni del 25enne hanno acceso i radar di diversi top club europei. In Italia, la Juventus è stata indicata come la principale interessata nell’ultima estate. Ma a Newcastle il segnale è chiaro: i giocatori chiave restano. Porte chiuse, almeno per ora.

Pressioni a vendere? Nessuna. Il club non ha urgenza: contratto lungo, più di quattro anni di orizzonte e soprattutto margine sui conti. Il profitto derivante dalla cessione di Isak ha dato respiro in ottica PSR (le regole di sostenibilità economica della Premier League), togliendo dal tavolo l’idea di sacrifici tecnici per fare cassa. Una mossa da centrocampo che spezza la pressione e rilancia l’azione. Scenario a medio termine: se Tonali continuerà a brillare, un adeguamento salariale potrebbe finire sul taccuino del club. Ma oggi, tra 2029 scritto nero su bianco e opzione 2030 nel cassetto, i Magpies hanno il cronometro dalla loro.

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