Serie D
23 Ottobre 2025
PROGRESSO SERIE D - Luca Belcastro, fantasista classe 1991, è cresciuto nel settore giovanile della Juventus e nella scorsa stagione ha giocato con l'Ancona
Il Progresso (Serie D Girone D) ha piazzato un’operazione che profuma di svolta. Con l’ingaggio di Luca Belcastro, trequartista classe 1991 con un bagaglio di oltre 250 presenze tra i Professionisti (dal 2011 al 2023), la società rossoblù manda un segnale forte al campionato e ai propri tifosi: alzare immediatamente il livello tecnico, dare struttura al reparto nevralgico del campo e mettere qualità tra le linee. L’accordo, ufficializzato dalla dirigenza con l’etichetta di “grandissima operazione”, lega il giocatore al club fino al 30 giugno 2026, una durata che certifica fiducia e progettualità di medio periodo.
DALLA JUVENTUS PRIMAVERA AI PROFESSIONISTI
Cresciuto nel vivaio della Juventus, dove ha vestito per 2 stagioni la maglia della Primavera dopo essere giunto in bianconero a 14 anni, Belcastro si è formato dentro un contesto in cui cura del dettaglio, mentalità e letture del gioco sono prerequisiti quotidiani. Il salto tra i grandi arriva nel 2011 con la Carrarese in Serie C: 4 annate piene, 112 presenze condite da 16 gol e 8 assist, numeri che raccontano molto più di quanto sembri. Non è soltanto la cifra realizzativa; è la continuità del rendimento, la capacità di interpretare più registri della trequarti — rifinitura, attacco dello spazio, gestione del possesso — che lo rendono un profilo affidabile. Nel 2015 lo sbarco alla Viterbese in Serie D, tappa chiave culminata con la promozione tra i professionisti l’anno seguente: contributo tangibile sul campo e presenza carismatica nello spogliatoio. Segue il triennio all’Imolese, diviso tra D e C, in cui colleziona 88 presenze, 26 reti e 18 assist: cifre di spessore che fotografano un giocatore capace di accendere la manovra e incidere nell’ultimo terzo con continuità. Negli anni più recenti alterna Serie C e Serie D, vestendo le maglie di Trento, Arzignano Valchiampo e Cjarlins Muzane, prima dell’ultima esperienza all’Ancona. Un percorso che lo consegna al Progresso nella piena maturità calcistica.
IL FABBISOGNO TECNICO DEL PROGRESSO
La classifica, con il Progresso attualmente 17°, con 5 punti all'attivo (nell'ultimo turno è arrivato uno 0-0 con la Rovato Vertovese) racconta una squadra che ha bisogno di concretezza e identità nel cuore del campo. L’arrivo di Belcastro risponde esattamente a due esigenze: compattezza e perico
L'INSERIMENTO NEL SISTEMA DI GRAFFIEDI
Nel progetto del tecnico Mattia Graffiedi, Belcastro può interpretare più slot: 1) Trequartista centrale in un 4-2-3-1, con licenza di muoversi a fisarmonica tra mezzespazio destro e zona di rifinitura, alzando la densità intorno alla punta. 2) Mezzala offensiva in un 4-3-3 «asimettrico», con la libertà di smarcamento alle spalle della prima pressione, cucendo trame corte con i mediani e attaccando l’area sul lato debole. 3) Seconda punta in un 3-5-2 fluido, ruolo in cui sa galleggiare tra i centrali avversari e il mediano, creando linee di passaggio interne e scarichi esterni per i quinti. La sua attitudine alla rifinitura — testimoniata da un rapporto tra gol e assist particolarmente equilibrato nelle stagioni migliori — consente al Progresso di variare registro: palleggio corto per consolidare, verticalità rapida quando si intercetta alto. In pratica, un riferimento tecnico per cambiare ritmo all’azione.
LEADERSHIP SILENZIOSA E IMPATTO SULLA SPOGLIATOIO
Oltre all’aspetto tattico, il Progresso guadagna esperienza. Belcastro porta con sé un capitale di situazioni vissute: corse playoff, salvezze sudate, promozioni conquistate. Non è un dettaglio. In un gruppo giovane o in costruzione, una figura capace di abbassare il battito nelle fasi complicate e di alzare l’intensità quando serve può fare la differenza. La dirigenza lo ha definito un innesto “di altissimo profilo” anche per questo: una guida tecnica in campo e un riferimento fuori.
UN'INNESTO CHE VALE
Il Progresso oggi è 17° in classifica e ha bisogno di punti, prima ancora che di estetica. Con Luca Belcastro si porta in casa un calciatore abituato a prendersi responsabilità: cucire gioco, rifinire, decidere episodi. Esperienza, qualità e duttilità sono gli ingredienti con cui la dirigenza ha voluto rimescolare il mazzo. Il campo, come sempre, sarà il giudice definitivo. Ma il segnale è inequivocabile: il Progresso vuole risalire la china e ha scelto un trequartista capace di accendere la luce.