Di figuraccia in figuraccia la Lombardia calcistica si avvia (ma non è detto) verso
l'Assemblea elettiva del 9 gennaio 2021. Il Reggente, Antonello Cattelan, dopo aver rischiato il defenestramento da parte del Tribunale federale, si è messo in riga, ma sarebbe più giusto dire che la LND è stata costretta ad alzare bandiera bianca. Un assaggio di quello che succedderà se Carlo Tavecchio dovesse essere eletto presidente e dovesse andarsi a sedere nel consiglio direttivo della LND. Scintille. Per ora una sola certezza, sul Comunicato ufficiale della Lombardia
numero 24 viene convocata l'assemblea e si terrà il 9 gennaio 2021, esattamente come aveva stabilito il consiglio direttivo del CRL prima dei giochi di prestigio di alcuni consiglieri che ancora proseguono. Il risultato quindi, al momento, è di 2-0 per il ragioniere. La Var, come ha commentato un presidente di società, ha annullato il gol della LND per evidente fuorigioco. Ad uscire sconfitta, su tutta la linea, per ora, oltre alla LND, è ancora la Lombardia politica che non riesce a trovare unità e compattezza nemmeno adesso che è sotto scacco per via delle dimissioni di alcuni consiglieri. Anzi, quegli stessi consiglieri continuano a fare campagna elettorale e si sarebbero
fatti tranquillamente nominare vice presidenti se non fosse intervenuta una regione che in Area Nord si è opposta con fermezza perché, quella carica, era destinata a Giuseppe Baretti o comunque a persona da lui nominata. Certamente non dal reggente. A tal proposito sarebbe opportuno che chi si candida alla guida della Lombardia prendesse le distanze da quei consiglieri e non andarci a braccetto.
Perché un conto è una sana competizione democratica, che porta vigore ed è il sale della democrazia, altro mettere in ginocchio la regione per propri fini elettorali.
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