La grande scommessa: così, a partire dal titolo d’un noto lungometraggio, si potrebbe riassumere lo scatto compiuto dall’
All Soccer in quest’ultima annata. La più complessa e rischiosa, la più spaventosa ed emotivamente sconvolgente, un intero anno di stop ben impresso nelle memorie – passate e presenti – di tutti, è stato, per la società di Via Teruzzi a
Brugherio, anche momento e motivo di riflessione e spunto per la costruzione d’un progetto coraggioso: costituirsi come
club, entrando a gamba tesa nel folto panorama dilettantistico assopito dalle conseguenze del virus. Una ventata d’entusiasmo nell’anno più buio, il 2020, che
Mariano Vaccaro, ufficialmente investito del ruolo di
Responsabile Specializzazione del Ruolo per l’ampio universo All Soccer, racconta così: «È stata una scelta coraggiosa, è vero, ma per noi essenziale: proprio perché, con tutto quel che è successo, abbiamo avvertito un fondamentale bisogno di qualcosa di nuovo, fresco, vivace e vitale», e spiega «Un progetto come il nostro nasce con componenti solide, avendo ben chiaro in mente le modalità e le possibilità d’un impegno finanziario, organizzativo, strutturale, e con uno staff di collaboratori, dirigenti, allenatori ed ogni addetto ai lavori motivato, che si spende per sostenere la propria realtà: così nasciamo noi». Sul margine di rischio, commenta con pacatezza: «Una mente sportiva è attiva anche nel momento di massima difficoltà, non può rispondere all’appello solo quando si tratta di ottenere soddisfazioni». Un orgoglio, quello rintracciabile nelle parole spesa da Vaccaro, che si ripresenta forte nel raggiungimento di un primo, importante, obiettivo: l’esser diventati ufficialmente
Centro Tecnico AC Monza. Per Vaccaro, quasi un ritorno a casa, ripensando all’esperienza di gioventù sul campo biancorosso in Lega Pro; per tutta la società-team della
Presidente Tiziana Pagliaro, comunque, molto più d’una affiliazione: «È un’opportunità sia per il nostro staff che per i nostri ragazzi: abbiamo scelto Monza, e viceversa, per il livello di consistenza
tecnica, prima ancora che per l’occasione di
visibilità e di poter migliorare ed ottenere risultati: l’obiettivo è raggiungere un impatto tale che questa compartecipazione sia strumento di
benessere, scambio, confronto». Un progetto che risulta già vincente, a guardare con lungimiranza, anche dal punto di vista della
territorialità; così come gli altri pensati e attualmente in cantiere: tra tutte, investire nella
formazione dello staff, e costruire zone
inter-timing per poter garantire un contesto sportivo che tenga conto delle esigenze scolastico-educative dei propri affiliati, soprattutto i più giovani. «Il nostro immaginario di riferimento è quello proprio di
comunità, sportiva ed umana: siamo ben consapevoli che non tutti i nostri ragazzi diventeranno calciatori, ma tutti quanti saranno uomini, cittadini, ed è anche in questa direzione che lavoriamo», sottolinea Vaccaro «Perché il calcio in cui crediamo è quello per
tutti».
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