«Orgogliosi, speranzosi, motivati»: questi i tre aggettivi scelti dall’
ufficio stampa del
Cologno per raccontare un nuovo tassello importante legato alla ripartenza che pare ormai avviarsi entro un orizzonte più concreto. La notizia dalla quale i gialloverdi decidono di «ripartire con il botto» è quella dell’
affiliazione al percorso Milan Academy,progetto d’alto livello per la formazione tecnico-sportiva promosso dal colosso rossonero e rivolto ai comparti più giovani delle società dilettantistiche.
«La metodologia di lavoro è uno dei principali motivi per il quale abbiamo deciso di investirvi e affidare i nostri piccoli atleti, e tutti i nostri istruttori, alle sapienti direttive di veri professionisti del calcio», spiega il Presidente
Giancarlo Patera, a Cologno dal 2014.
«Col settore agonistico abbiamo raggiunto traguardi fino ad un certo punto inimmaginabili», continua
«Adesso, però, dobbiamo lavorare sul vivaio, che è sempre stato il nostro punto di forza». Questa scelta diventa, infatti, obiettivo imprescindibile per un rientro che volga lo sguardo ad un rinnovo complessivo in termini qualitativi: «
Questo importante avvenimento non è altro che un ulteriore traguardo che ci eravamo prefissati e che siamo riusciti a raggiungere: in questo lungo periodo di inattività, abbiamo continuamente lavorato per sostenere il nostro progetto, con dedizione ed impegno, ma anche affinché il Milan potesse trovare una struttura adeguata, sia a livello organizzativo che qualitativo», aggiunge Patera. Un rinnovamento, in termini di
organizzazione interna e staff, in parte già completato, con la nomina di un nuovo Direttore Sportivo (
Luca Rombati), un nuovo Team Manager (
Mario Morella) e l’ingresso di moltissimi giovani istruttori con alte qualifiche: quasi tutti già muniti di patentino UEFA, oltreché, per quanto riguarda il settore di
Pre-Agonistica, tre laureati in Scienze motorie inseriti ex novo in «punti cardine» del delicato comparto, ai quali si prevede di aggiungerne un quarto più direttamente coinvolto nel percorso dei
Piccoli Amici. Rispetto al periodo di stop forzato e le sue conseguenze, nei confronti delle quali quest’affiliazione potrebbe essere motore propositivo rilevante, il Presidente gialloverde riflette:
«C’è stata inevitabilmente una sorta di disinnamoramento per questo sport – anche se credo il problema sia sentito anche in altre discipline – motivo per cui abbiamo cercato di non fermare mai completamente i ragazzi, iscrivendo, ad esempio, tutte le categorie possibili ai campionati CSI. In questo senso, credo che la collaborazione col Milan sia certamente un’iniezione di incoraggiamento, una ventata di freschezza dopo mesi e mesi di chiusura». Sui traguardi futuri non nasconde un certo
entusiasmo:
«Chissà che forse potremmo anche diventare Centro Tecnico! Solo il tempo ci dirà se saremo o meno all’altezza» e poi, puntualizzando, ironizza
«Intanto, siamo certi d’aver scelto il meglio per far crescere la cultura dello sport, sulla quale il Milan è maestro… e, se lo dice un nerazzurro doc come me, è assicurato!».
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