Youth League
04 Ottobre 2022
PRIMAVERA INTER: Alessandro Fontanarosa, capitano dei nerazzurri
Pensare di fare risultato contro il Barcellona era un'ipotesi quasi irrealistica già alla vigilia, ma tra battere i blaugrana e prendere sei gol in casa ce ne passa. Eccome se ce ne eccome. Dopo aver ottenuto tre punti in sei partite in campionato, con conseguente penultimo posto in classifica al pari del Napoli e davanti alla sola Udinese, la crisi nera dell'Inter si estende anche alla Youth League, fino ad oggi unica nota lieta in questo inizio di stagione. Al Breda la partita dura solo 45 minuti, il tempo impiegato dal Barcellona per surclassare i nerazzurri, fare tre gol (sigilli di Riad, Fernandez e Barberà) e trovarsi in superiorità numerica per l'espulsione di Stante. Nella ripresa le lunghezze di distanza diventano sei (poker di Barberà, pokerissimo di Hernandez e sestina di Guiu Paz) prima del gol della bandiera di Fontanarosa su rigore, unico a salvarsi per i nerazzurri assieme a Calligaris, Esposito e Zefi.
254 milioni di chilometri: un numero enorme, un ordine di grandezza quasi impossibile anche solo da immaginare. Tanta è la distanza che separa la Terra da Marte: il pianeta rosso, protagonista di innumerevoli pellicole cinematografiche, che da sempre è nella testa dei sognatori di viaggi interspaziali. Sebbene un ipotetico viaggio su Marte rappresenti ancora un'utopia, sembrerebbe che allo Stadio Breda di Sesto San Giovanni sia stata avvistata una colonia di marziani: undici calciatori del Barcellona che hanno fatto impazzire l'Inter e che con tre gol - Riad al 5', di Fernandez al 19' e Barberà su rigore al 46' - hanno chiuso virtualmente i giochi già nel primo tempo. Che la sfida ai blaugrana fosse già di per sé una mission quasi impossible era ben chiaro già alla vigilia, dopodiché a togliere ogni dubbio ci hanno pensato l'espulsione comminata a Stante nel finale della prima frazione - arrivata a seguito di 45 minuti da incubo per il giovane centrale difensivo - e l'undici iniziale di Chivu. Oltre alla scelta obbligata di schierare fuori ruolo Martini come terzino destro, il tecnico nerazzurro ha puntato su Bonavita in mediana e Owusu in avanti: il risultato? Entrambi sostituiti poco dopo la mezz'ora per fare spazio a Stankovic e Zefi. L'unica nota lieta del primo tempo interista è ancora una volta Esposito: confermato in coppia con Curatolo dopo l'ottimo secondo tempo contro l'Atalanta, al centravanti di Castellammare di Stabia sono però mancati i palloni giocabili negli ultimi sedici metri.
Esposito che nell'intervallo resta negli spogliatoi: al suo posto un difensore centrale, ovvero Stabile, per rimettersi a quattro dietro e provare quantomeno a limitare i danni per evitare l'imbarcata. Che inizialmente non arriva per mancanza di precisione del Barcellona (il mancino di Akomach, accentratosi dopo aver seminato il panico sulla destra, termina a lato) e per bravura di Calligaris (buon intervento sul destro deviato di Alarcon), ma che bussa prepotentemente alla porta di Chivu dal 20' in poi. La combinazione tra Garrido e Barberà fa letteralmente impazzire Stabile, che si fa saltare facilmente dal capitano blaugrana bravo poi nel finalizzare al meglio l'azione: prima arriva sul fondo con qualità, poi fornisce un assist al bacio per Barberà che non si fa pregare e fa sei in stagione a livello europeo. Nel mezzo una doppia occasione grossa come una casa per l'Inter, la prima dopo un'ora passata in debito d'ossigeno: se per salvare il destro a botta sicura di Curatolo - trovatosi clamorosamente a tu per tu con Astralaga dopo un pasticcio spagnolo in fase di costruzione - è servito un salvataggio sulla linea di Fernandez, sulla conclusione seguente è la traversa a negare a Kamate la gioia del gol (21'). Cosa che non accade una decina di minuti dopo a Unai Hernandez e Guiu Paz: il primo raccoglie in maniera sublime l'invito di Alarcon e fa 5-0, il secondo batte Calligaris con uno splendido pallonetto e fissa il parziale sul 6-0. Prima del triplice fischio c'è spazio per il gol della bandiera per i nerazzurri: rigore trasformato magistralmente da Fontanarosa dopo l'intervento scomposto di Fort su Zefi (40').
INTER-BARCELLONA 1-6
RETI (0-6, 1-6): 5' Riad (B), 19' Fernandez (B), 44' rig. Barberà (B), 23' st Barberà (B), 33' st Hernandez (B), 35' st Guiu Paz (B), 40' st rig. Fontanarosa (I).
INTER (4-3-1-2): Calligaris 6.5, Martini 5, Stante 4.5, Fontanarosa 6.5, Pelamatti 5.5, Andersen 5 (37' st Di Maggio sv), Bonavita 5 (33' Stankovic 5.5), Kamate 5.5, Owusu 5 (33' Zefi 6), Esposito 6 (1' st Stabile 5.5), Curatolo 5.5 (27' st Sarr 5.5). A disp. Basti, Perin. All. Chivu 5.
BARCELLONA (4-3-3): Astralaga 6, Fort 6.5, Fernandez 7, Riad 7.5 (10' st Cantero 7), Valle 6.5 (18' st Vicens 6.5), Garrido 7.5, Hernandez 6.5 (18' st Rodriguez 6), Hernandez 7.5, Akomach 8 (33' st Guiu Paz 7), Barberà 9, Alarcon 8 (33' st Yamal sv). A disp. Nono, Cuevas. All. Lopez 7.5.
ARBITRO: Van Der Eijk (NED).
ASSISTENTI: Bluemink (NED) e De Nas (NED).
QUARTO UOMO: Santoro (ITA).
ESPULSO: 44' Stante (I).
AMMONITI: Pelamatti (I), Owusu (I), Stankovic (I), Stabile (I), Valle (B).