Gironi e calendari, benvenuti nella giungla di un comitato in controtendenza

Ai nastri di partenza di una fase primaverile dei campionati in cui tanto la Delegazione di Torino quanto quella di Pinerolo si allineano per far sì che praticamente tutte le categorie giochino lo stesso numero di giornate e non ci siano disparità tra i diversi gruppi, nell’eporediese succede invece esattamente il contrario. Esordienti e Pulcini torinesi e pinerolesi giocheranno tutti 9 giornate di campionato, senza distinzioni. Una scelta saggia che, salvo rinvii comunque imprevedibili, renderà più agevole il lavoro di istruttori, dirigenti e responsabili, ad esempio nell’organizzazione dei tornei dell’ultima parte di stagione da fine aprile a fine giugno. Le altre due delegazioni sotto la nostra attenzione hanno intrapreso questa strada, formando dei gironi, da più o meno squadre, ma tutti allineati sulla stessa lunghezza temporale (ad eccezione dei Pulcini Misti di Pinerolo che faranno 10 giornate in totale, 5 d’andata e 5 di ritorno).

CIASCUNO A SUO MODO

Di tutt’altro avviso è stata invece la delegazione di Ivrea, che ancora una volta ha scelto una soluzione tutta sua nel segno delle complicazioni. E così si parte con i due gironi di Esordienti 2011 che contano entrambi dieci giornate; discorso diverso per gli Esordienti 2012 che invece dovranno limitarsi a giocare 7 partite e chiuderanno il proprio campionato già il 6 aprile. Quanto sarebbe costato fare come a Pinerolo, dove sono state aggiunte due giornate di ritorno per arrivare almeno a nove partite totali? Ma le cose più incredibili si vedono con il girone unico degli Esordienti Misti: 11 squadre iscritte e quindi 11 giornate spalmate fino al 5 maggio, un girone più grande e di maggior durata anche rispetto a quelli di Torino. Ma assolute disparità si vedono anche nei Pulcini, con i 2013 che vedono un girone da 7 e un altro da 10 giornate, mentre i 2014 si dividono in un girone da 9 giornate e uno da 10. Non rimangono esclusi dalle dispartià nemmeno i Pulcini Misti: anche qui da una parte solo sette giornate e dall’altra dieci. Insomma, una giungla tra chi con l’arrivo della primavera avrà praticamente già finito di giocare e chi invece adrà avanti addirittura un mese in più rispetto agli altri.