24 Gennaio 2021
Una brutta Orobica Bergamo, soprattutto inconcludente in attacco, raccoglie soltanto un punto dalla sfida casalinga contro il fanalino di coda Roma, che ha raccolto il suo quarto punto in classifica, tutti fatti contro la formazione bergamasca. E se c'è una squadra che ha qualcosa da recriminare è quella di mister Galletti, che ha colpito una traversa con Miglio con un destro dal limite e anche nella ripresa ha costruito la migliore azione per sbloccare il risultato. Buon ritmo sino dalle battute iniziali, con la Roma che si lascia leggermente preferire nell'impostazione del gioco all'Orobica, però le opportunità da rete latitano e i due portieri Nardi e Casaroli non hanno problemi. Al quarto d'ora l'allenatrice bergamasca Marini inverte la posizione delle due attaccanti esterne, Pereira Jaleca passa a sinistra e Caccamo prende il suo posto sulla destra, ma la pericolosità dell'Orobica Bergamo non aumenta. Un piccolo sussulto al 28': cross in mezzo all'area romanista di Caccamo, stop e tiro al volo di De Vecchis che va alto e non impensierisce Casaroli. Un paio di minuti più tardi è la volta della Roma, lancio lungo per Martinez Maldonado che serve Crapanzano, un po' egoista a non mettere in mezzo per le compagne accorrenti con il suo destro che va largo.
La prima squadra a sfiorare il gol è la Roma al 38': azione insistita sulla destra di Crapanzano, colpo di tacco per Miglio e destro dal limite che si stampa sulla traversa. Tutte negli spogliatoi dopo un minuto di recupero, 0-0 con un'unica occasione da rete a favore della formazione ospite. Le squadre si ripresentano in campo con una sola novità nelle file della Roma, Maroni al posto dell'infortunata Thompson. Ancora poche emozioni, all'11' c'è la prima parata di Nardi che respinge a mano aperte una punizione calciata da Martinez Maldonado. Le due formazioni cominciano ad allungarsi e al 24' la Roma sfiora il vantaggio con un contropiede ben condotto dalla sgusciante Martinez Maldonado, servizio sulla corsa in area per Glaser, destro a giro che mette i brividi a Nardi e sfiora il palo alla sua sinistra. Un minuto dopo ci prova Natali dalla distanza con l'estremo difensore di casa brava a deviare in corner. L'Orobica prova un timido forcing finale con molti palloni lunghi in avanti, che non sortiscono effetti e non schiodano il punteggio dallo 0-0 decretato dopo 4 minuti di recupero dal triplice fischio finale di un incerto signor Cortese. Ora quindici giorni di pausa prima della trasferta di Vicenza, in cui servirà avere in campo una Orobica più decisa e propositiva in attacco per conquistare punti preziosi per una classifica, per ora, non all'altezza delle aspettative.
Non sarà una prestazione da ricordare quella dell'Orobica Bergamo, sicuramente sottotono, nella sfida casalinga contro il tenace fanalino di coda Roma che avrebbe meritato l'intera posta in palio, come analizza pochi minuti dopo la fine della gara il tecnico Marianna Marini. «Sottotono è una definizione gentile, la mia squadra ha sofferto la fisicità della Roma, ed una nostra caratteristica negativa quando incontriamo compagini di questo tipo. E siamo mancate nella fase offensiva mentre contro il Perugia avevamo costruito almeno dieci palle-gol, anche se ne avevamo trasformata una sola». Resta almeno il punto conquistato, anche se vista la posizione in classifica della Roma si doveva puntare all'intera posta in palio. «Ci è pure andata bene - commenta Marini - perché le migliori azioni per segnare le ha costruite la Roma, la traversa presa nel primo tempo e un tiro fuori di poco nella ripresa. A noi è mancata la geometria di Zigic e sono pesate le assenze di Mandelli, Antolini e Airola, tutte infortunate, che hanno realizzato 9 delle 12 reti totali realizzate dall'Orobica».
Adesso ci sono due settimane di tempo prima della prossima partita a Vicenza, ci sarà qualche rientro illustre? «Avrò di nuovo a disposizione un paio delle assenti contro la Roma - ha concluso Marini -, Zigic a centrocampo e Mandelli in attacco mentre per Antolini dovrebbe servire un'ulteriore settimana. Airola, infine, ha rotto il crociato e se ne riparlerà a ottobre. Dovremmo vedere un'Orobica Bergamo più insidiosa in attacco».