Ci risiamo, dopo il caso Azalee torna a far discutere una sentenza del Giudice Sportivo relativa alla Serie C: questa volta è l'Acf Alessandria a farne le spese. A seguito della partita contro l'Independiente Ivrea la società grigia è stata multata di € 1.500,00 con queste motivazioni apparse sul
Comunicato Ufficiale n° 76 del Dipartimento calcio femminile. '
Per la presenza in tribuna di circa 50 spettatori non riconducibili a personale dirigente della società, in palese violazione delle disposizioni normative e federali per il contenimento della pandemia da covid-19. Un gruppo di tifosi, inoltre, posizionati dietro la rete di recinzione che delimita il campo di gioco, unitamente a quelli posizionati sugli spalti, per tutta la durata della gara rivolgevano espressioni offensive e minacce all’indirizzo del Direttore di gara. Al termine della gara i medesimi, rivolgevano ulteriori espressioni offensive nei confronti dell’arbitro, con atteggiamento violento e minaccioso, fino al suo rientro negli spogliatoi. Alcuni di detti tifosi reiteravano tale comportamento mentre l’arbitro consegnava ai dirigenti i documenti al termine della gara'. La parte poco chiara e che già fu contestata dalle Azalee è la prima, quella relativa alla presenza del pubblico. Il numero approssimativo stimato è di '
circa 50' ed è scritto specificatamente '
non riconducibili a personale dirigente della società'. In questo punto si ignora però una parte fondamentale scritta chiaramente nel protocollo nell'area delle partite da disputare a porte chiuse. Nel protocollo si parla di 140 persone ammesse al campo tra calciatori, medici, forze dell'ordine, steward, vigili del fuoco, raccattapalle, giornalisti, rappresentanti federali e personale di servizio. L'arbitro, in questo caso Rihai di Lovere, ha fatto una segnalazione come lecito che sia. Semmai è il Giudice Sportivo ad aver comminato una multa senza verificare l'identità delle persone presenti. Al campo
la nostra testata era presente, e il numero di persone sulle tribune era decisamente inferiore alle '
circa 50' indicate. Così anche la seguente considerazione '
in palese violazione delle disposizioni normative e federali per il contenimento della pandemia da covid-19' non trova riscontri. La multa avrebbe dovuto dunque essere limitata alla seconda parte della sentenza, quella relativa a '
espressioni offensive e minacce all’indirizzo del Direttore di gara [...] minacce all’indirizzo del Direttore di gara'. È stato anche inibito il medico della società, Lorenzo Lomonaco, fino al 21 giugno 2021, ovvero il giorno dopo l'ultima di campionato. Questa la motivazione: '
Per esser, a fine gara, con atteggiamento gravemente irriguardoso entrato per richiedere il proprio documento ma senza che ne fosse autorizzato, nello spogliatoio della terna arbitrale, violando volutamente anche il protocollo COVID-19 previsto dalle disposizioni federali; rivolgeva, inoltre, espressioni offensive nei confronti del direttore di gara'.
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