06 Giugno 2021
Lo striscione dei tifosi della Pro per celebrare la promozione in Serie B
Biancocelesti sfortunate. Ritmi abbastanza bassi nella prime battute di gara, con le due squadre che si affidano perlopiù a lanci lunghi. La prima emozione arriva al minuto 11, quando Grumelli approfitta di una palla vagante e fa partire un tiro che però va a stamparsi sulla traversa. Subito dopo è Possenti la protagonista di uno spunto personale: l’attaccante salta secco un’avversaria e fa partire un tiro che però finisce alto sopra lo specchio. Altra occasione al 13’, questa volta sui piedi di Mariani, che entra bene in area, prova la conclusione sul primo palo ma risulta fuori misura. Il pallino del gioco è quasi totalmente in mano alle padrone di casa, che controllano l’andamento del match e provano a rendersi pericolose soprattutto per vie centrali. Il Genoa, dal canto suo, cerca di ripartire come può, dimostrando un buon palleggio a centrocampo, ma non riuscendo a superare il muro difensivo sestese, decisamente concentrato e solido. Porta la firma di Parodi il primo squillo rossoblù, con l’attaccante della squadra ligure che combina bene con una compagna a 29’ e prova il tiro sul primo palo, mancando di poco lo specchio. Seconda traversa per la Pro Sesto e prima al 40’ per Possenti, che si accentra, salta un’avversaria con una finta e disegna una traiettoria che, sfortunatamente per le padrone di casa, finisce sul legno. Pareggio e festa. Subito un’occasione per il Genoa, che vede Licco concludere dopo aver raccolto un pallone a rimorchio messo da Parodi dalla fascia destra: il tiro però è debole e Selmi riesce a bloccare la sfera senza alcun tipo di problema. Le ospiti, infatti, appaiono più brillanti in questo avvio di ripresa rispetto alla prima frazione, tenendo bene il pallone e portandosi a ridosso della trequarti difensiva delle sestesi, che ora invece giocano di ripartenze, cercando di coprire bene gli spazi nelle retrovie. Al 15’ passa in vantaggio la Pro con un colpo da biliardo di Scuratti ben imbeccata da Mariani, ma il direttore di gara ferma tutto: bandierina alzata, offside e tutto da rifare per le padrone di casa, che però hanno ricominciato a spingere e non poco. A passare in vantaggio al 20’ sono però le ospiti: Abate inizia l’azione e la conclude Parodi, con un bel tiro che va ad infilarsi vicino al palo più lontano. Prova il raddoppio sempre Parodi quando sono 30 sul cronometro, ma il suo tiro ad incrociare è solo potente e non preciso. Nel finale di gara la Pro Sesto prova, con le ultime energie rimaste, a cercare il pareggio, ma manca la precisione in fase di rifinitura. Non a caso, il gol dell’1-1 arriva al 42’ su una pennellata stupenda su calcio di punizione da parte di Seveso: Macera arriva a toccare, ma la palla finisce comunque in rete. C’è tempo solo per il recupero, dopodiché arriva il triplice fischio: un punto a testa, pareggio e inizia la festa delle ragazze della Pro Sesto, che possono festeggiare la promozione in Serie B davanti al proprio pubblico, che applaude giustamente una squadra che ha dato il massimo ed ha raggiunto l'obiettivo.
Le ragazze di Ruggeri festeggiano la promozione davanti al pubblico del Breda
Rosa e staff della Pro Sesto al gran completo per la festa biancoceleste
GENOA Macera 6.5 Difende molto bene i pali, facendosi trovare pronta nel momento del bisogno e dimostrandosi anche sicura sulle uscite alte. In occasione del gol subito riesce addirittura a toccare, ma non a sufficienza. Giuliana 6 Una partita contenitiva più che di spinta, cerca di arginare le avversarie, solo che spesso le sfuggono via. Tuttavia, in un modo o nell'altro riesce sempre a metterci una pezza. Rossi 6 Sulla fascia non incide più di tanto in fase offensiva, però in difesa, al netto di qualche sbavatura, riesce a non lasciare completa via libera alle attaccanti avversarie. Lucafò 5.5 Soffre un po' al centro della difesa, non riuscendo a stare al passo di chi si trova di fronte, annaspando tra le maglie bianche. Da rivedere alcune uscite a vuoto in fase di pressing. Abate 7 La capitana ha il merito di disputare una partita dai due volti: da un lato resta incollata alla sua avversaria, impedendole di mettere in mostra la sua qualità, dall'altro disegna geometrie e spacca il campo con i suoi break quando ha la palla. Non a caso, l'azione del momentaneo vantaggio parte proprio dai suoi piedi. Spotorno 6 Un po' meglio rispetto alla collega al centro della difesa, ma anche lei fa fatica nei confronti delle avversarie. Tuttavia, si dimostra più sicura di sé negli interventi. Licco 5.5 Non una grande partita, a dir la verità. Ci mette certamente tanta voglia e si propone spesso, ma le sue giocate non danno quasi mai un apporto importante alle compagne. A tratti, si eclissa. Campora 6 Sui palloni tra le gambe delle avversarie si avventa senza paura, provando a sradicarle per far poi ripartire la squadra. Quando però le padrone di casa hanno il pallino del gioco in mano lei è in difficoltà. (32' st Vacchino sv), Parodi 7 Lotta e fa a sportellate con la difesa avversaria, cercando di tenere la squadra il più possibile alta. Del reparto offensivo è quella che ci prova di più e il gol dimostra la sua freddezza sotto porta. Marenco 5.5 Non riesce quasi mai a trovare le misure in mezzo al campo, correndo a vuoto e non riuscendo ad illuminare con le sue giocate. La difesa la bracca, è vero, ma lei sembra non far nulla per sfuggire. 6' st Favali 6 Non brilla particolarmente, è vero, ma a differenza della compagna che va a sostituire ha il merito di leggere bene la situazione e di capire che non deve dare punti di riferimento, così da farsi trovare libera per gli appoggi. Crivelli 6 Partita di sacrificio, perché le avversarie le stanno parecchio addosso. Cerca in tutti i modi di mettersi al servizio della squadra, anche a scapito dell'apporto in area di rigore. (43' st Basso sv). All. Oneto 6.5 Le sue ragazze soffrono non poco, ma nonostante un primo tempo in cui rischiano veramente tanto, restano compatte e nel secondo tempo scendono in campo dimostrandosi più ciniche, tanto da passare in vantaggio. ARBITRO Spedale di Palermo 6.5 Non una partita difficile da dirigere, lui fa giocare il giusto e richiama solo verbalmente le giocatrici in un paio di occasioni, non tirando fuori nemmeno un cartellino.
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