- # 31 #, ovvero le basi dell’anonimato. Capita però di ricordarsene tardi quando il «danno» è fatto. È quello che è successo a un allenatore quotato che, settimana scorsa, in pieno “abigeato” dal recinto del vicino, ha pensato bene di telefonare a chi le regole le conosce per avere informazioni sulle promozioni ai Regionali. Tutto normale, non fosse per la telefonata in stile Fantozzi-Visconte Cobram: squillo con tanto di numero visibile, aggancio e nuovo squillo con “Chiamata Sconosciuto” dove si è spacciato per il genitore di un calciatore classe 2004 della società vicina.
«Buongiorno, sono un genitore che vorrebbe un’informazione: il campionato 2003 chi l’ha vinto?».
«L’ha vinto la vostra società, ma voi non farete i regionali perché avete la media punti più bassa della prima dell’altro girone».
E visto che a ogni numero corrisponde un faccione, chi conosce le regole ci ha messo poco a risalire a chi c’era dall’altra parte del telefono. Qui nemmeno il “Che figura…” di Emilio Fede basterebbe per sintetizzare tutto.
- Consiglio non richiesto: quando si affidano gli incarichi di accompagnatori delle Rappresentative si raccomandi di non divulgare i numeri di telefono dei giocatori ai dirigenti delle società amiche, anche perché le cose si sanno e qualcuno potrebbe non prenderla tanto bene.
- Chi è quel dirigente che, settimana scorsa, ha promesso alla sua squadra che l’anno prossimo disputerà i Regionali ed è arrivato a telefonare molto in alto per chiedere spiegazioni e proporre una “sua” soluzione? Che sia lo stesso che strappò delle pagine da una rubrica? Chissà…
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