La scelta non poteva che ricadere sul
Castrezzato quando due anni fa
Damiano Noli ha deciso di muovere i primi passi in questo nuovo mondo inizialmente come allenatore dei Pulcini. Infatti questa società lo ha seguito nella sua carriera calcistica fino ai 16 anni e gli ha premesso di conoscere le persone che lo hanno spinto a intraprendere questo percorso. A tal proposito afferma:
«Coloro che mi hanno trasmesso la passione per il calcio sono stati i miei allenatori. Quando ho smesso di giocare volevo continuare a restare in questo mondo». Ed ora il Castrezzato ha deciso di dargli fiducia affidandogli gli
Under 14, squadra che deve affrontare non pochi ostacoli. Si tratta di una delle poche squadre miste di questo campionato e Noli sa quanto un anno a quest'età faccia la differenza:
«La difficoltà sta nel fatto che i classe 2008 saltano un anno di calcio a 9 e quindi hanno un anno di esperienza in meno rispetto ai classe 2007». Infatti questo è il primo anno che i ragazzi si trovano in campo in 11 e ciò, oltre a rappresentare una grande novità, implica anche une serie di regole che i giocatori devono capire. Aldilà di queste difficoltà Noli è consapevole di avere una buona squadra e anzi rimane piacevolmente colpito quando scopre che
Emanuele Beu e
Omar El Himri, due ragazzi che considera forti a livello tecnico, sono classe 2008. Nonostante questi due giocatori l'allenatore sa che avere un gruppo unito è determinante in campo e quindi cerca fin dall'allenamento di aumentare l'affiatamento tra i suoi ragazzi. Oltre a questo aspetto fondamentale Noli tiene molto al divertimento della sua squadra soprattutto in questo periodo così difficile:
«Spero che almeno gli allenamenti individuali riprendano. Per i ragazzi è importante avere una valvola di sfogo. In più questa è l'età in cui si impara di più e perdere un anno di calcio lascia grosse lacune». Successivamente però precisa:
«Il calcio è sicuramente uno svago ma anche responsabilità e impegno». Ed è proprio in nome di questi ultimi due aspetti che l'allenatore convoca i ragazzi che sia in allenamento che in partita hanno saputo comportarsi e soprattutto hanno capito che il calcio è fatto anche di regole ben precise che bisogna seguire e dimostra così di non seguire la logica del più bravo. Infatti Noli, per quanto sia consapevole che l'obiettivo di questo sport è vincere, preferisce mettere in primo piano la sua idea di calcio fatta di rispetto e di educazione piuttosto che intraprendere la strada più semplice ovvero convocare i giocatori più bravi e forti non tenendo conto della loro condotta e del loro impegno. Questo per lui significherebbe dare maggiore importanza al risultato e non a quei valori che vengono portati in campo partita dopo partita. La sua idea di calcio è stata chiara fin dalla prima partita di campionato. Nonostante l'ampia sconfitta (9-1 contro la
Verolese) l'allenatore Noli è soddisfatto del lavoro dei suoi ragazzi che hanno saputo portare in campo un buon calcio facendo comunque, a detta sua, azioni molto interessanti al cospetto di un avversario di caratura diversa. Il risultato ha lasciato comunque l'amaro in bocca a questo allenatore che spera di potersi rifare.
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