Sicuramente la partita in sé è il momento più bello del calcio ma tutto ciò che si dimostra in campo in quei minuti è frutto di un duro lavoro fatto durante gli allenamenti. Lo sa bene l'allenatore degli
Under 14 del
Real DorErmano Duina che ritiene quelle quattro ore a settimana importantissime: «
Secondo me l'allenamento è fatto per sbagliare, è solamente facendo errori che si può migliorare. Durante le partite controllo i miei ragazzi e se noto delle lacune durante l'allenamento successivo imposto il lavoro in modo tale che possano colmarle». Un modo di lavorare un po' inusuale per questo veterano della panchina che vanta un'esperienza in campo di ben 35 anni: «
Ho intrapreso questa avventura all'età di 40 anni e principalmente spinto dalla passione che ho per questo sport. Tra l'altro quando ho iniziato ad allenare ancora giocavo a calcio». Ed effettivamente è stato veramente difficile appendere le scarpe al chiodo per Duina. Infatti questo allenatore ha giocato la sua ultima partita all'età di 65 anni: «
Con il calcio ho iniziato quando ero un bambino. Ho avuto la possibilità di essere un centrocampista del Brescia ed è proprio in quel periodo che ho ricevuto una proposta molto importante: avrei potuto giocare nel Crotone. Ma al tempo ho preferito continuare a studiare e quindi ho rifiutato. Da quel momento il calcio è diventato per me puro divertimento tant'è che sono sceso in campo l'ultima volta a 65 anni e proprio in quella occasione che a causa di un infortunio ho detto basta». Anche se Duina ha deciso di mettere la parola fine alla sua carriera calcistica non ha fatto però la stessa cosa con quella da allenatore che l'ha portato ora ad seguire gli Under 14 del Real Dor: «
A livello numerico sono riuscito insieme alla società a costruire una buona squadra. Inizialmente i miei ragazzi erano solo 12 ora invece sono in 18. Sicuramente ho giocatori in squadra che hanno molte potenzialità. Tra questi c'è Alessio Beccati che è un leader nato. Poi c'è anche Stefano Vittoni che, oltre ad aver scelto personalmente come capitano, è il ragazzo che maggiormente si impegna». Ed è proprio l'impegno insieme a umiltà, serietà e responsabilità i valori che l'allenatore Duina cerca di insegnare alla sua squadra: «
Ognuno dei miei ragazzi deve essere responsabile. Soprattutto quando sbagliano è per me fondamentale che capiscano che l'errore danneggia tutto il gruppo ed è quindi necessario cercare di rimediare senza trovare scuse o alibi». Ma almeno fino ad ora questa squadra non ha deluso le aspettative di Duina dimostrando voglia di fare e tenacia nonostante le difficoltà: «
La prima partita di campionato è stata molto dura. A causa di moltissime assenze avevo a disposizione solamente 11 giocatori e tra questi non avevo neanche un portiere. Quindi mi sono trovato costretto ad mettere in porta un mio centrocampista. Abbiamo perso il match 1-0 ma viste e considerate le molteplici difficoltà è andata molto bene». Sicuramente la strada per questa squadra è in salita ma grazie ai consigli e suggerimenti di questo allenatore il successo è assicurato
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