Nonostante
Paolo Facchi, allenatore degli
Under 14 dell'
Accademia Rudianese, riesca a capire molto bene i suoi ragazzi in quanto ha ancora la possibilità di scendere in campo come giocatore della Prima Squadra di questa società ciò non gli ha impedito di notare la differenza che c'è tra la sua generazione e quella che si trova ad oggi ad allenare: «
Quest'anno ho preso in mano un gruppo un po' acerbo che non ha ancora capito alcuni valori del calcio. Credo però che si tratti più di uno discorso generazionale. Alla loro età a noi bastava un pallone, due giubbotti, una strada e il gioco era fatto. In loro invece non vedo tutta questa passione per questo sport ma soprattutto non apprezzano lo stare insieme che era invece il primo motivo per cui noi ogni pomeriggio ci ritrovavamo in cortile». Sicuramente poi la situazione che stiamo vivendo non aiuta questi ragazzi a uscire dal mondo virtuale degli smartphone e della playstation per vivere la vita reale. Consapevole di ciò questo allenatore insieme al suo staff ad inizio stagione aveva impostato un percorso che avesse come obiettivo quello di fare appassionare i suoi ragazzi in primis al calcio ma anche al sacrificio che bisogna fare se si vuole continuare con questo sport non tralasciando però quei principi che secondo lui sono fondamentali: «
Al mio gruppo insegno prima di ogni cosa il rispetto sia per gli ambienti che per i ruoli. Poi sicuramente è importante l'educazione nei confronti degli avversari. E infine ritengo fondamentale anche la pulizia degli spogliatoi soprattutto se veniamo ospitati da un'altra società». Facchi tiene così tanto a questo ultimo aspetto che cerca di trasmetterlo anche ai suoi compagni di squadra. Giocare in Prima Squadra cercando di conciliare gli impegni e i doveri che comportano far parte di questo gruppo con la panchina non deve essere facile tant'è che inizialmente, quando i dirigenti dell'Accademia Rudianese gli hanno proposto di intraprendere questa avventura, ha avuto non pochi dubbi. Ma alla fine ha deciso di provare e con il tempo si è ricreduto decidendo di continuare questo percorso. Infatti dopo un primo anno come allenatore dei classe 2005 oggi Facchi si ritrova ad allenare gli Under 14. E a proposito di questa squadra afferma: «
Si tratta di un gruppo che nonostante sia ancora molto acerbo ha buone potenzialità. Molti dei giocatori che ho a disposizione si sono affacciati da poco nel mondo del calcio quindi il lavoro è ancora tanto ma siamo qui per questo. Il capitano della squadra è Morina che ho scelto personalmente per ricoprire questo ruolo sia perchè ha eccellenti doti tecniche sia perchè è incline all'ascolto e al sacrificio». Tra l'altro questo calciatore è stato notato già l'anno scorso da Facchi che ha deciso di prenderlo dagli Esordienti per farlo allenare con i Giovanissimi. Un altro elemento degno di nota è il portiere della squadra che ha dimostrato anche nella sfortunata prima partita di campionato eccellenti capacità di difesa della porta. Bisogna però sottolineare che il portiere viene aiutato anche dal modulo che questo allenatore decide di utilizzare ovvero il 4-4-1-1 con la speranza che avere quattro difensori davanti alla porta possa con il tempo portare i suoi frutti.
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