Under 16
08 Maggio 2022
Collegno Beach, ultima spiaggia. Lo era per l'Olympic, che aveva a disposizione un solo risultato per continuare a tenere accesa la fiammella della speranza che si chiama promozione in chiave secondo posto. Di spiagge ne ha altre due la Pro Collegno per conquistare il sogno di una stagione, la prossima è San Mauro, poi ci sarà ancora il Centrocampo a far visita alla squadra rossoblù, mancano due punti al traguardo.
Partita caldissima, come lo è ogni derby, la recinzione laterale del campo quasi completamente affollata dai sostenitori dell'Olympic, "capo ultrà" d'eccezione è il presidente arancionero Domenico Pizzicoli, supportato dal Ds Maurizio Fontana.
Anche il pubblico della Pro Collegno, che in casa propria ha visto solo vittorie e un pareggio (con la Torinese), è felice e festante, coreografie di fumogeni rossoblù e squilli di trombette invadono la tribuna: è la rivincita del derby perso 3-2 all'andata.
E anche stavolta l'Olympic ha dimostrato di avere più "cazzimma" della Pro Collegno, gli arancioneri di Alessandro Cucinotto hanno disputato un secondo tempo di grandissima intensità e agonismo, anche quando sembrava che ormai la bilancia pendesse dal lato dei rossoblù capitan Cassano e compagni ci hanno creduto fino alla fine e hanno continuato ad attaccare finché la doppietta di Lorenzo Cascia, bomber di casa classe 2007, ha ribaltato il risultato.
Esultanza incontenibile dell'Olympic in occasione dei due gol di Cascia e soprattutto al fischio finale. Animi accesi, troppo, in tribuna: dopo il gol dell'1-1, non si capisce nemmeno per quale motivo, si è arrivati addirittura alle mani. I ragazzi in campo hanno assistito alla lite da dietro la recinzione, qualcuno si è anche aggrappato quasi volesse intervenire per portare la pace. Partita in stand by per qualche minuto, così si spiegano gli 8 e passa di recupero in cui succederà il colpo di scena.
SENTENZA ANDREOTTI
Eppure la giornata si era messa benissimo per la Pro Collegno, dopo 5 giri di lancette Lorenzo Andreotti va a contatto con Abate nei pressi del vertice sinistro dell'area di rigore. Chi conosce il numero 10 della Pro ha già il telefono in modalità video per riprendere il calcio di punizione che puntualmente si insacca all'incrocio dei pali. Una sentenza.
L'Olympic schierato col 4-3-3 (Cascia-Bogdan-Campese da destra a sinistra nel tridente) perde anche Colla che agiva davanti alla difesa, al suo posto entra però il trascinatore Alessio Zaino, che con il numero 17 sulle spalle al minuto 17 centra la traversa con un missile dalla distanza. La partita è viva, gli episodi si susseguono, Diego D'Atri in area di rigore va giù, per il direttore di gara Max Gagliardo di Nichelino è simulazione, cartellino giallo. L'Olympic va al riposo con le mani nei capelli, vedendo Dughera compiere un miracolo sul sinistro di Matteo Bogdan dai 20 metri, il numero 1 della Pro Collegno toglie la palla dall'incrocio dei pali.
GLI OCCHI DELLA TIGRE
L'Olympic rientra dagli spogliatoi con gli occhi della tigre, tanto che dopo 20 secondi gli arancioneri sono già in area avversaria con Carotenuto, fermato provvidenzialmente da Chiribau e subito dopo ci prova anche Cascia, dirottato sulla fascia opposta. Sono pericolosissime le punizioni di Zaino, che tira da qualsiasi posizione senza aver paura della distanza.
Al 16' altro infortunio, stavolta nelle file della Pro Collegno: all'altezza della linea di centrocampo defilato sulla fascia, Muscettola ferma Vespa che stava ripartendo in contropiede: giallo per il terzino dell'Olympic, sostituzione forzata per il numero 7 della Pro Collegno. Al suo posto entra Fabio Canavesi, con Romeo che agisce più esterno a destra. 10 minuti dopo secondo miracolo di Dughera, ancora su una violenta punizione a giro di Alessio Zaino.
Spinge sempre di più l'Olympic, per forza di cose il tecnico della Pro Collegno Claudio De Chirico prova a barricarsi: dentro un centrale difensivo, Gerace, fuori l'unica punta, Fierro, è Andreotti adesso l'uomo più avanzato nello scacchiere rossoblù, schiacciato dalla pressione ospite. Qualche pericolo alla porta di Bruzzese la Pro Collegno lo crea solo dai calci d'angolo.
LORENZO CASCIA SHOW
Al 35' inizia lo show di Lorenzo Cascia, l'attaccante lanciato da Muscettola taglia fuori la retroguardia avversaria e con un pallonetto scavalca Dughera. Quinto minuto di recupero, altro lungo lancio stavolta di Costanzo spizzato da Bogdan, indecisione di Bellino che era in vantaggio sul pallone ma cerca il dribbling, Cascia ci mette il piede, si invola e batte di nuovo Dughera. Bellino si dispera, è in lacrime il centrale rossoblù, che fino a quel momento era stato perfetto, come sempre in questa stagione. C'è ancora tempo per gli ultimi disperati assalti della Pro Collegno, va a saltare anche il portiere Dughera su due calci piazzati, il triplice fischio finale arriva sull'ultima palla bloccata da Bruzzese. Vince l'Olympic, unica squadra con cui la Pro Collegno non ha fatto nemmeno un punto.
IL TABELLINO
PRO COLLEGNO-OLYMPIC COLLEGNO 1-2
RETI (1-0, 1-2): 5' Andreotti (P), 35' st Cascia (O), 45' st Cascia (O).
PRO COLLEGNO (4-2-3-1): Dughera 7, Finotti 6.5, Tambone 6.5, Gonzales 6, Bellino 6, Chiribau 6.5, Vespa 6.5 (16' st Canavesi 6), Romeo 6 (25' st Di Noia 6.5), Fierro 6 (34' st Gerace 6), Andreotti 6.5 (38' st Bozza sv), D'Atri 6 (21' st Balboni 6). A disp. Quitadamo, Pili. All. De Chirico 6. Vice: Ottembrini. Dir. Bellino.
OLYMPIC COLLEGNO (4-3-3): Bruzzese 6.5, Abate 6.5, Muscettola 7, Colla sv (12' Zaino 8), Cancellara 7, Cassano 7, Cascia 8, Aldisi 7, Bogdan 7 (46' st Disegna sv), Carotenuto 7 (43' st Ibrahima sv), Campese 6.5 (25' st Costanzo 7). A disp. Lasalandra, Grazian, Paolasso, Batilde. All. Cucinotto 7.5. Dir. Campese.
ARBITRO: Max Gagliardo di Nichelino 6.
ANGOLI: 6-2 per la Pro Collegno.
AMMONITI: 14' Campese (O), 22' D'Atri (P), 33' Andreotti (P), 5' st Chiribau (P), 15' st Muscettola (O), 20' st Finotti (P).
ESPULSI: Gonzales (P) a fine partita.
LE PAGELLE
ARBITRO: Max Gagliardo di Nichelino 6 Gli sfuggirà pure la partita di mano, però basta ogni santissima partita insultare, e pure pesantemente, gli arbitri. Siamo ancora lontani dalla civiltà.