Spesso per essere felici non serve avere progetti elaborati, fare calcoli complessi o andare a cercare le cose più sofisticate per suscitare un’emozione di gioia. Spesso per essere felici bastano anche le cose semplici, quelle che non hanno bisogno di nient’altro perché già speciali così. Spesso per essere felici, come nel caso di
Antonio Furlan, serve semplicemente
un pallone, un campo e due porte, e poi le emozioni vengono da sé. Ha alle spalle più di 50 anni di calcio l’allenatore della
Valle Olona under 17, di cui una ventina passati da calciatore, militando sia tra i professionisti che tra i dilettanti; ma di cui fa parte, soprattutto, una ormai
trentennale carriera da allenatore, che lo ha portato nei numerosi campi tra Varese, Como e Legnano, identificandosi sempre con uno stile ben preciso: «
Non ho mai cercato la gloria o cose simili, ma sempre di divertirmi e di far divertire i ragazzi che ho allenato. Il mio intento è quello di riuscire a trasmettere tramite il mio lavoro quella vogli di divertirsi e di prendere questo sport con l’effettivo valore che esso deve avere: uno scarico dei problemi della vita e delle situazioni scomode, a maggior ragione per i giovani, perché è in grado di dare nozioni ed insegnamenti, non solo calcistici, che spesso non è facile trovare nella vita comune». Una filosofia ben chiara e precisa la sua, che si è quasi sempre sposata con le numerose squadre che Furlan ha allenato nel corso degli anni, andando dai Pulcini fino alle Juniores, e da campionati provinciali a quelli regionali, sedendo, tra le altre, sulle panchine di
Cogliatese,
Gerenzanese,
Antoniana, per poi arrivare a quattro anni fa, con il suo approdo al Valle Olona. Qui inizia un bel percorso con il
gruppo 2003, portandolo dai Giovanissimi fino all’ultimo anno di Allievi, concludendo di fatto un ciclo, con un lavoro che non passa inosservato alla società, ma ancora di più ai genitori dell’
annata 2004, che a gran voce hanno chiesto il suo inserimento come tecnico per questa stagione. Inizia così una nuova avventura, con una nuova annata, una nuova squadra e nuovi elementi di cui Furlan si è già fatto un’idea ben precisa, nonostante il tempo a disposizione non sia stato molto: «Questa under 17 ha tantissima voglia di conoscere e di imparare,
hanno fame di calcio, si riesce proprio a percepirlo. Si sono messi completamente a disposizione, seguendo un percorso complicato per la situazione, ma che riusciamo a portare avanti tramite videoconferenze con cui riusciamo ad allenarci a distanza, e tramite soprattutto l’impegno e la voglia di questi ragazzi che è davvero notevole. È grazie a questo tipo di atteggiamento che comunque stavo riuscendo a far capire le mie idee e a trovare un giusto equilibrio per questa squadra». Idee che passano dalla teoria, alla purtroppo poca pratica, complice lo stop dei campionati, che per il Valle Olona addirittura non è mai iniziato, per via della sospensione della partita con la Solbiatese, a causa di un contagio. Tuttavia, alcune risposte importanti sono arrivate comunque dai suoi ragazzi, con le numerose
amichevoli precampionato che hanno evidenziato un’evidente crescita dei ragazzi di Furlan, in vista di un girone, il B, di assoluto valore e che sarà di certo un banco di prova importante per misurare l’effettivo valore di questo gruppo. Un gruppo che ha però dalla sua l’esperienza di un allenatore che ha avuto modo negli anni di togliersi diverse soddisfazioni, non per quanto riguarda i titoli, ma per una cosa che per Furlan è molto più importante: «
La gioia più grande che questo gioco mi ha dato e mi dà, è l’entusiasmo ed il riconoscimento dei miei ex calciatori, perché ti ripaga di tutto il lavoro che hai fatto, molto più di campionati, partite o trofei: sapere che, in un modo o nell’altro, tu sei stato importante per la loro crescita, trasmettendo quella che per me è la mia passione più grande». Parole che spiegano bene, l’entusiasmo e la passione di un allenatore che non si nasconde, ma che anzi, mette completamente a disposizione il meglio di sé stesso, cercando di trasmettere le sensazioni, la gioia e la felicità, che riescono semplicemente a dare un pallone, un campo e due porte.
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