Ghedese, classe ‘90, con un passato calcistico nelle giovanili dell’Uso Ghedi, per Michele Bontempi quest'anno decorrerà il suo primo decennio da allenatore: lo festeggerà alla guida dell’Under 19 della Virtus Manerbio. Una lunga storia, quella dell’allenatore biancoverde, iniziata già ai tempi dell’Uso nei panni di vice nell’ormai lontano 2011 e poi continuata nelle giovanili di Montirone, Bassa Bresciana e infine sulle rive del Mella nella Virtus, quando raccolse la chiamata di Massimo Boninsegna. In questa intervista racconta il suo calcio, in equilibrio tra ambizione e tranquillità.Allora, Bontempi, come si trova alla Virtus?«Alla Virtus Manerbio mi trovo molto bene perché è una società che rispecchia il mio modo di fare e vivere il calcio. Professionalità, ambizione e soprattutto senso di appartenenza ad una vera e propria famiglia. È una società vecchio stile che guarda al futuro».La squadra come le sembra? «Credo sia il gruppo di ragazzi più forte che abbia avuto modo di allenare in questi 10 anni. Molta varietà di soluzioni, rosa molto lunga e un mix di quantità e soprattutto qualità in ogni reparto. A mio parere negli anni la società ha lavorato molto bene in prospettiva, visto che molti giocatori hanno già avuto modo di esordire con la prima squadra». Un ottimo lavoro a livello di settore giovanile quindi.«Sì, soprattutto di Gabriele Favasuli, il direttore sportivo, con cui ho un ottimo rapporto, il quale ogni anno ha avuto la lungimiranza di inserire nell'organico della prima squadra quei giocatori che non per forza erano gli elementi più validi, ma senz’altro quelli più pronti e con più prospettiva. Sono certo che anche la prossima stagione molti dei miei andranno a giocarsi un posto da protagonista nei grandi».Con che modulo gioca?«Non mi reputo un integralista, anzi, mi piace molto variare e cercare di preparare i ragazzi a diverse disposizioni in campo. L'obiettivo deve essere quello di preparare il giocatore ad interpretare più ruoli, perché ciò favorirà il suo inserimento in una prima squadra».Ammesso si torni in campo, cosa assai difficile, che obiettivo si prefiggerà? «Non ci siamo posti un vero e proprio obiettivo quest’anno. Io e il mio meraviglioso staff crediamo che questi ragazzi possano fare grandi cose, ma tutto dipenderà come sempre dalla mentalità e dalla loro voglia di dar battagliare; sempre con enorme rispetto per gli avversari, ovviamente, che nel nostro girone sono molto validi».Durante gli allenamenti ha dei principi-guida?«Baso tutto principalmente su due concetti: organizzazione ed equilibrio. Mi piace mettere le mie squadre a proprio agio concedendo libertà di espressione a chi si sente in dovere di prendersi responsabilità in campo. Allo stesso tempo indico una linea-guida di facile apprendimento. Come dicevo prima, mi piace variare sistemi di gioco e a volte anche il ruolo dei ragazzi, perché se tutti sanno cosa fare hanno anche più possibilità di esprimersi e di interpretare le richieste al meglio».Chi l’accompagna in questa stagione?«Il mio staff è composto da 3 persone. Il mio vice allenatore (Elia Barbariga) è alla prima esperienza, un ex giocatore delle giovanili della Virtus. Appena ci siamo parlati ho intuito subito fosse la persona giusta per affiancarmi in questa esperienza. Le altre due persone invece sono due colonne portanti per me e per la società. Marco Regonini è la Virtus Manerbio, il collante tra squadra, staff tecnico e società, mentre Sergio Cavallari è con me già dall'esperienza alla Bassa Bresciana: una persona fantastica, sempre disponibile con tutti, che negli anni ha dimostrato anche un forte attaccamento ai colori biancoverdi».Cosa c’è nel futuro di Michele Bontempi?«Non credo molto nelle società che sbandierano progetti a destra e sinistra. Il calcio sfortunatamente non è ancora un lavoro per me, ma una passione molto impegnativa allo stesso tempo, che in cambio però mi ridà molte soddisfazioni. Qui alla Virtus mi trovo bene e mi piacerebbe proseguire con questo club perché era dagli anni di Ghedi che non trovavo un ambiente così sano come questo».Si ispira a qualche famoso allenatore?«A Marcelo Bielsa per la sua organizzazione ed a Mourinho per il suo equilibrio. Due mostri sacri del calcio mondiale».Una partita che rigiocherebbe?«Ce ne sarebbero tante però rigiocherei la partita dei sedicesimi del Bresciaoggi contro l'Ome della scorsa stagione: abbiamo pagato a caro prezzo l'emozione».La ringrazio della chiaccherata, le auguro di poter tornare al più presto sui campi.«Per concludere, mi sento di ringraziare Franco Guarino - ai tempi presidente dell'Uso Ghedi - che dieci anni fa ha creduto in me dandomi la possibilità di iniziare ad allenare nel mio paese. Ringrazio anche Claudio Zanetti - attualmente allenatore a Carpenedolo - da cui ho imparato moltissimo sia sul campo che sui rapporti fuori dal campo. Infine Massimo Boninsegna che 5 anni fa - era responsabile del settore giovanile - mi ha contattato per iniziare questa lunga e bella avventura alla Virtus Manerbio».
VIRTUS MANERBIO UNDER 19 - 2020/2021
STAFFMICHELE BONTEMPI, ALLENATOREELIA BARBARIGA, VICE ALLENATOREMARCO REGONINI, DIRIGENTESERGIO CAVALLARI, DIRIGENTEPORTIERI2001 MATTIA RASCHI2002 STEFANO TURCATO2003 EDOARDO GAZZOLDIDIFENSORI2001 ALESSANDRO COMINELLI2001 FEDERICO DAGANI2002 FRANCESCO PERSICO2003 ANDREA CAVALLARI2003 MALLE DIAW2003 CRISTIAN ROSSINI2003 DANIELE SILVESTRO2003 DAVIDE TOSINI2003 LORENZO ZAILACENTROCAMPISTI2002 ZACCARIA BOUSSERHANE2002 ALESSANDRO DADA2002 PIETRO DE CUNZOLO2003 GABRIELE BARONCHELLI2003 GIORGIO BATTAGLIOLA2003 LORENZO TOSI2003 MATTIA ULRIKATTACCANTI2001 ABDUL AZONU2002 MARCO MIGLIORATI2002 MARCO MOMBELLI2003 NICOLAS BONATTA2003 PAOLO FILIPPINI2003 VICTOR SAVINO2003 ELIA TOMASONI
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