Giuseppe Bucci, allenatore del
Giaveno Coazze Under 19, è impaziente che il campionato possa finalmente riprendere dopo l'ennesimo stop. «Io e i miei ragazzi abbiamo voglia di ricominciare, ci manca stare assieme e giocare a calcio» spiega il tecnico che si trova sulla panchina della Juniores per la seconda stagione consecutiva dopo l'esperienza biennale alla guida degli Esordienti. Bucci ha allenato diverse squadre giovanili dell'hinterland torinese, tra cui il Grugliasco ed il Rivoli, ma «qui a Giaveno ho trovato un'isola felice. Sono in una piccola società che cerca di lavorare seriamente e che ha come obiettivo quello di far crescere i ragazzi in modo da prepararli alla Prima Squadra, la cui ambizione è proprio avere una rosa improntata sul vivaio». Proprio per questo motivo l'Under 19 non punta a vincere il campionato a tutti i costi nonostante un discreto avvio stagionale con una vittoria (0-3 ai danni del Cavour), un pareggio (2-2 con il Villar Perosa) ed una sconfitta (5-0 contro il Candiolo). Il percorso di crescita dei giovani voluto dalla dirigenza è sicuramente penalizzato da questo periodo in cui «la stagione è già incominciata tardi per poi essere interrotta presto. Questa situazione danneggia non solo la crescita tattica e tecnica della squadra ma anche la possibilità di conoscersi meglio in modo da creare un ottimo gruppo all'interno dello spogliatoio. Quest'ultima è una cosa difficile già in condizioni normali in quanto l'Under 19 è una categoria particolare in quanto ci sono giocatori che arrivano dagli Allievi e altri che raggiungono la Prima Squadra. C'è un continuo via vai praticamente». Bucci schiera la propria squadra con un tradizionale
4-4-2 in quanto preferisce puntare sulla semplicità dal momento che «il calcio è un gioco facile». Il tecnico utilizza questo modulo, impostato prevalentemente sulle fasce, in modo da sfruttare la sovrapposizione e l'ampiezza del campo in fase di possesso palla. Una pedina fondamentale del Giaveno Coazze Under 19 è
Alessio Molino, capitano e centrocampista centrale classe 2002, che può essere definito come il «giocatore rappresentativo del gruppo oltre ad essere il leader della squadra. Fa da traino per i suoi compagni che, di conseguenza, si cercano di adattare a lui. Alessio riesce infatti a trasmettere sia tranquillità che grinta a seconda della necessità del momento. Dal punto di vista tecnico possiede invece un ottimo senso della posizione e di inserimento. Facciamo davvero molto affidamento su di lui». Bucci non ha comunque un allenatore della Serie A in cui si identifica particolarmente o da prendere come modello ma ammira molto le squadre come «l'Atalanta ed il Sassuolo che mostrano davvero un bel gioco durante le loro partite. Mi piacerebbe se i miei ragazzi si avvicinassero al loro atteggiamento e al loro stile di gioco». Il tecnico spera comunque che il campionato possa riprendere il prima possibile in modo che possa continuare a lavorare sulla propria squadra e a far crescere sempre di più i propri ragazzi.
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