Under 14
06 Dicembre 2022
Andare ai Regionali è l'obiettivo di tutti, riuscirci è per pochi. Ma farlo come l'ha fatto il Mazzo è cosa più unica che rara. La compagine guidata da Cristian Stella, infatti, ha chiuso il girone invernale a punteggio pieno, con 11 vittorie su 11 e 134 gol segnati a fronte di soli due subiti. Ma c'è di più: l'undici di Rho, nonostante questo ruolino di marcia di tutto rispetto, si è giocato comunque il passaggio alle fasi regionali all'ultima giornata, nello scontro diretto contro l'Universal Solaro, anch'esso a punteggio pieno. La sfida si è però risolta in modo trionfale per i padroni di casa, in grado di imporsi con un sonoro 5-0.
Grazie a quest'ultima vittoria, i rossoblù entrano ai Regionali a passo di carica, come racconta il tecnico: «Erano anche loro a punteggio pieno, ma devo dire che c'è stata poca storia. I ragazzi hanno giocato con un'intensità incredibile e si sono meritati questo traguardo». Un obiettivo importante per il Mazzo, che vuole ben figurare anche su palcoscenici inediti: «Siamo una società molto sottovalutata, che lavora però benissimo» afferma Stella, il quale aggiunge: «Non mi sono mai trovato così bene in carriera, né da allenatore né da calciatore. Il DS Luciano Langione, così come il DG Alessandro Triacca, sono bravissimi e abbiamo lavorato di gruppo, iniziando a preparare questa stagione già a maggio». Il Mazzo ha infatti adottato una soluzione abbastanza particolare, ma, stando ai risultati, decisamente redditizia: «Abbiamo fatto una serie di cambi di allenatore, tutti interni alla società, un mese e mezzo prima della fine della stagione. Allenavo i 2008 da due anni e ho così preso in mano i 2009, mentre l'unica squadra a non cambiare allenatore è stata la Juniores, che la scorsa stagione ha però vinto il Provinciale. Quest'anno invece, oltre a noi, ci sono anche gli Allievi primi a punteggio pieno, segno che il lavoro che stiamo facendo con Familiari (Carmelo, ndr), nostro responsabile del settore giovanile, è ottimo».
Filippo Stella, dirigente di società, con il figlio e allenatore Cristian
Le soddisfazioni sono anche individuali, oltre che collettive, sottolinea il tecnico: «Qui si sta veramente bene, pensando ai ragazzi. Non a caso nell'ultimo anno 7 nostri giocatori, di varie annate, sono andati nei professionisti. Una cosa non scontata». E chissà che anche i suoi ragazzi non possano mettersi in mostra nel Regionale: «Beh, è il bello di andare a giocarsela a giocare contro squadre così ostiche. Noi comunque, in previsione di prepararci per queste sfide, abbiamo fatto già tante amichevoli con squadre di livello regionale, quindi siamo pronti».
Sicuramente Stella si preparava a questo momento da tempo, come dimostrano le sue ultime stagioni, tutte "macchiate" però da una delusione finale: «Già quando allenavo a Bollate sono stato abbastanza sfortunato, avendo perso il campionato all'ultima giornata coi 2001. La scorsa stagione invece abbiamo perso 3-2 lo scontro diretto all'ultima giornata». Nonostante ciò, il match decisivo contro l'Universal Solaro non ha turbato particolarmente il sonno del tecnico: «Ero molto tranquillo e fiducioso, ma l'ha forza me l'hanno data i ragazzi, che formano un gruppo unico. Ovviamente la partita era sentita, ma non l'abbiamo preparata con esasperazione; poi si sono portati sul 3-0 a fine primo tempo ed è stato tutto più facile».
Per Stella arriva quindi il momento della consacrazione, dopo tante stagioni in panchina, a dispetto delle sole 30 candeline: «Alleno da 11 anni, quando iniziai dai Giovanissimi del Bollate mentre vi giocavo in prima squadra. Poi ho avuto altre esperienze da calciatore, anche in Eccellenza alla Base 96, ma gli infortuni mi hanno fatto capire che era meglio che iniziassi ad allenare». E non era il solo a vederla così, ricorda il tecnico: «Il mio allenatore, ai tempi degli Allievi, mi diceva che sarei di sicuro diventato un allenatore. Quello che mi ha fatto piacere è che lui stesso sia stato tra i primi a scrivermi per complimentarsi. Sono cose che fanno piacere, così come aver dato questa gioia a mio padre. So bene quanto lui ci tenga».