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Gli 'automatismi' e la fisiobiologia della mente umana: emozioni e reazioni

In presenza di un punto di vista diverso e il controllo scende sotto il livello della tolleranza, le emozioni prendono il sopravvento

Gli 'automatismi' e la fisiobiologia della mente umana: emozioni e reazioni

(Parte prima) Quando nel corso di una relazione a prescindere dall'età, in presenza di un eventuale punto di vista diverso o nel pieno di una conflittualità il controllo scende sotto il livello della tolleranza, le emozioni prendono il sopravvento: la rabbia, seguita da un comportamento aggressivo è solo il primo step. Spesso le verbalizzazioni espresse sono del tipo “ma ce l'hai un cervello?, accendilo, collegalo, tiralo fuori dalla scatola e fallo funzionare”. Di fronte a queste affermazioni il pensiero comune è quello che porta ad esprimere un giudizio: è fuori di testa!

Proviamo un po' a capire cosa succede alla mente umana e come reagisce di fronte ad un confronto gradito o sgradito o in presenza di un eventuale pericolo percepito. Il cervello, nell'anatomia umana è uno degli organi più importante e per quanto conosciuto risulta essere misterioso e complesso. C'è ancora molto da scoprire anche se le neuroscienze in materia hanno fatto passi da gigante. Tra le funzioni ormai note spiccano le capacità relative ai calcoli matematici semplici o di complessità elevata, la cui scientificità ci ha consentito di avere una cognizione visuo-spaziale che ci ha portato al di fuori della stratosfera terrestre, sino al raggiungimento di altri pianeti come la luna.

Ma non è solo genialità ingegneristica, tra le peculiarità di significativa importanza ci sono anche le funzioni fisiologiche di vitale importanza quali ad esempio: la respirazione, il controllo del battito cardiaco, la temperatura corporea, la percezione conscia (consapevole) ed inconscia (inconsapevole) il tutto finalizzato a dare un senso ed un significato alle cose ed agli eventi in un dato momento ed in un dato luogo : percezioni, pensieri, emozioni e comportamento (azione-reazione), a volte adeguato ed a volte inadeguato.

Il nostro cervello, sin dalla fase iniziale del concepimento (fecondazione) incomincia a svilupparsi a percepire e registrare informazioni, lo fa sino all'ultimo respiro (atto della morte). Di solito, quando ci rechiamo in un negozio che tratta la commercializzazione di tecnologia, la prima domanda che rivolgiamo all'addetto alla vendita è quella relativa al processore ed alla memoria, siamo consapevoli dell'importanza di avere a disposizione una quantità di memoria sufficientemente grande per immagazzinare più informazioni possibili e, un cervello (processore) in grado di elaborare, ricercare e/o accedere alle informazioni in un tempo più rapido possibile, lo sappiamo bene quando abbiamo a che fare con i Mobile (telefoni cellulari), con i Tablet, con i Computer e con tutta quella strumentazione alla quale nel corso della quotidianità ricorriamo. Da ciò si evince l'importanza e l'aspettativa dell'efficienza tecnologica e della rapidità funzionale dell'apparato elettronico del quale intendiamo dotarci e farne uso.

Ora proviamo a fare una riflessione sulla nostra mente umana e, assodato che l'intelligenza, l'ingegneristica e l'emotività sono elementi fondanti che la costituiscono e la rendono speciale, un'altra componente importante della quale è opportuno avere conoscenza è la memoria. La memoria che dagli addetti ai lavori viene definita “memoria anterograda e memoria retrograda” ovvero memoria a breve termine definita anche “Working Memory” o memoria di lavoro e memoria a lungo termine ovvero memoria che conserva le informazioni vita natural durante.

Ovviamente è noto che, con l'avanzare dell'età, o a seguito di una patologia degenerativa oppure in presenza di un accadimento traumatico, il nostro cervello subisce delle modificazioni che di conseguenza possono portare a disconnessioni del tipo neuronale (impulsi elettrici tra i neuroni definiti sinapsi) che rallentano, modificano o inibiscono del tutto l'accesso alle informazioni contenute in memoria. La risposta comportamentale al riguardo è quella di un rallentamento generale nelle azioni che sono legate all'apprendimento appreso dall'esperienza di vita tradotte in informazioni acquisite e memorizzate ma di difficile accesso nel dato momento.

Nel numero prossimo riprenderemo da questo punto e proseguiremo il nostro cammino finalizzato a fornire le opportune informazione inerenti il funzionamento della mente umana.

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