News
05 Dicembre 2025
CIT TURIN • Il presidente Angelo Frau
A Torino è iniziata la sedicesima edizione delle Settimane della Sicurezza, promosse dall’associazione Sicurezza e Lavoro in occasione dell’anniversario della strage alle Acciaierie ThyssenKrupp (6 dicembre 2007) e del crollo della gru di via Genova (18 dicembre 2021). Un percorso di memoria, formazione e impegno civile che, anche quest’anno, mette al centro la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, coinvolgendo istituzioni, sindacati, associazioni, familiari delle vittime della Thyssen e cittadini del territorio. Come sempre in prima linea su questo tema, c'è il Cit Turin e soprattutto il suo Presidente Angelo Frau, che ormai da anni si muove per sensibilizzare su un argomento così importante.
La conferenza stampa di presentazione si è svolta presso l’impianto sportivo Cit Turin LDE, a sottolineare il legame tra sport, educazione e cultura della prevenzione. Proprio qui, sabato 6 dicembre 2025 alle ore 14.15, si terrà il tradizionale torneo di calcio con la partecipazione di rappresentanti di Fiom Cgil, Cit Turin, Sicurezza e Lavoro, istituzioni e realtà sociali del territorio. Lo slogan scelto per l’edizione di quest’anno è chiaro e diretto: Diamo un calcio agli infortuni sul lavoro.
Il presidente del Cit Turin, Angelo Frau, è intervenuto durante la conferenza, non solo per esprimere vicinanza a familiari e vittime di incidenti sul lavoro ma anche per sensibilizzare su un altro tipo di surezza: quella negli impianti sportivi. «Negli ultimi mesi - ha spiegato - si è lavorato con calciatrici e calciatori per sensibilizzarli sul tema, perché oltre al fare, e quindi avere un impianto in totale sicurezza, è fondamentale educare».

Conferenza Stampa • Sicurezza e Lavoro
Nel corso dell’incontro, il direttore di Sicurezza e Lavoro Massimiliano Quirico ha sottolineato come le Settimane della Sicurezza rappresentino anche un momento per ribadire con forza la richiesta di verità e giustizia per le vittime del lavoro.
A partire dal 18° anniversario dei fatti della ThyssenKrupp, alla vicenda giudiziaria della gru di via Genova, fino al processo per il crollo del ponteggio a Rivoli del 5 ottobre 2022 – che stenta ancora a iniziare – e alla strage di Brandizzo, per cui si attende l’imminente rinvio a giudizio.
In sala erano presenti anche familiari delle vittime della Thyssen, che in questi anni si sono battuti con determinazione per ottenere giustizia e perché quanto accaduto non venga dimenticato. La loro presenza ha reso ancora più forte la dimensione umana e civile delle Settimane: non solo numeri e procedimenti giudiziari, ma storie, volti, nomi che continuano a chiedere responsabilità e cambiamento.
Il terribile infortunio ferroviario del 30 agosto 2023 a Brandizzo, costato la vita a cinque operai, sarà al centro della nuova edizione del progetto “A Scuola di Sicurezza”, promosso da Sicurezza e Lavoro insieme al sindacato edile Fillea Cgil.
Il progetto, che partirà martedì 9 dicembre 2025, è dedicato alle studentesse e agli studenti dell’Istituto comprensivo “Gianni Rodari” di Brandizzo: quarte e quinte della scuola primaria e tutte le classi della scuola secondaria di primo grado.
L’obiettivo è costruire una vera cultura della sicurezza fin dai banchi di scuola, rendendo le nuove generazioni consapevoli dei rischi e dei diritti legati al mondo del lavoro.
All’iniziativa hanno preso parte rappresentanti delle amministrazioni del territorio, delle tre sigle sindacali confederali e dei sindacati di categoria, insieme ai familiari delle vittime del lavoro.
Caterina Romeo (Città di Torino, Circoscrizione 1) ha definito la presenza delle istituzioni «un impegno civile, morale e politico» in quanto cittadina e rappresentante della Circoscrizione 1: «Siamo stati fin da subito vicini a chi si occupa di sicurezza sul lavoro. Essere qui oggi significa assumersi una responsabilità verso chi ogni giorno lavora e verso le famiglie delle vittime».
Simone Tosto (consigliere comunale di Torino) ha indicato tre assi fondamentali su cui è necessario intervenire: sensibilizzazione sul tema, investimenti nella prevenzione e controlli più efficaci. L'iniziativa nelle scuole è fondamentale per sensibilizzare, fin da età giovanissime, e far sì che questi bambini e ragazzi, che un giorno saranno sia lavoratori che datori di lavoro, arrivino con gli strumenti per non correre e far correre alcun rischio. «I dati non sono confortanti – ha sottolineato –. Ottima l'iniziativa del lavoro con le scuole: è da lì che bisogna partire per cambiare davvero le cose». Ha ricordato anche l’importanza della partita al Cit Turin come momento di sensibilizzazione collettiva.
Per la CGIL, Sara Pantò ha richiamato la forza delle famiglie che ogni anno continuano a raccontare le storie delle vittime e a chiedere giustizia. Ha ricordato che, a settembre, in Piemonte si contavano 63 morti sul lavoro e che a Torino si registra un +26% rispetto all’anno precedente: «Se ne parla tanto, ma non possiamo più accettare che si definiscano “tragiche fatalità”. Bisogna intervenire in modo concreto». Ecco perché oltre alla superprocura nazionale è stata fortemente proposta la possibilità di favorire un patrocinio gratuito che segue le vittime e le famiglie che non possono competere con dei colossi. «Il patrocinio è una questione di dignità e civiltà».
Per la CISL, Paolo Ferrero ha posto l’accento su scuola, prevenzione ed educazione, annunciando un momento di ricordo delle vittime del lavoro – dalla Thyssen a via Genova – nel corso dell’esecutivo del 9 dicembre, e una successiva assemblea degli RLS (Rappresentati della Sicurezza dei Lavoratori) a gennaio, dedicata proprio ai temi della sicurezza.
La segretaria UIL Chiara Maffè ha insistito sulla necessità di costruire una cultura della sicurezza «fin da piccoli»:
«Non bisogna avere paura di chiedere ciò che è giusto – ha affermato –. Conoscere i propri diritti è il primo passo per pretendere ambienti di lavoro sicuri».
Tra campi da calcio, aule scolastiche e aule giudiziarie, le Settimane della Sicurezza dimostrano ancora una volta di essere molto più di un calendario di eventi: sono un percorso collettivo che unisce memoria, sport, scuola, istituzioni, sindacati e famiglie delle vittime.