Attualità
06 Luglio 2025
LA TRUFFA VIA SMS • Questa l'ultima segnalazione, chi l'ha ricevuto si è dimostrato pronto nella risposta, ma non è sempre così
“Ciao mamma, ciao papà, ho il telefono rotto, questo è momentaneamente il mio numero. Scrivimi su WhatsApp". È un messaggio semplice, apparentemente innocuo, ma dietro queste parole si nasconde una delle truffe più insidiose degli ultimi mesi. A segnalarlo alla nostra redazione è stato un lettore, che ha riconosciuto il pericolo e ci ha chiesto di diffondere l’avviso per evitare che qualcuno cada nella trappola.
Il meccanismo è subdolo: il messaggio arriva via SMS da un numero sconosciuto, e si finge un figlio o una figlia in difficoltà, con il telefono “rotto” e quindi irraggiungibile. L’obiettivo è instillare un senso di urgenza e di preoccupazione, soprattutto nei genitori meno giovani, che tendono a reagire impulsivamente pur di aiutare i propri cari. Dopo il primo contatto, spesso su WhatsApp, i truffatori chiedono soldi, con scuse come il pagamento urgente di una multa o un problema bancario. E molte volte riescono nel loro intento. Le vittime sono per lo più persone meno esperte, facilmente suggestionabili dal tono familiare e affettuoso del messaggio. In alcuni casi, la truffa è costata migliaia di euro.
Come difendersi
Il consiglio principale è uno: non rispondere mai a messaggi sospetti, anche se sembrano arrivare da un familiare. Prima di tutto, contattare direttamente il numero abituale del figlio o della figlia per verificare la veridicità della comunicazione. Se non si riesce a parlare subito, è bene avvisare altri familiari o amici fidati, senza agire d’impulso.
Inoltre, è fondamentale non inviare mai denaro o condividere dati personali o bancari via chat, senza avere la certezza assoluta dell’identità dell’interlocutore.
Denunciare è un dovere
Chi riceve un messaggio di questo tipo è invitato a sporgere denuncia alle forze dell’ordine, anche se non ha subito danni economici. Ogni segnalazione può essere utile per rintracciare i responsabili e prevenire ulteriori truffe.
La Polizia Postale, che sta monitorando il fenomeno, invita a non vergognarsi nel denunciare: chiunque può essere preso di mira, perché questi messaggi sono studiati appositamente per colpire le emozioni.
Aiutiamo a diffondere l’avviso
In un mondo sempre più connesso, è importante fare rete anche per difendersi. Condividere l’informazione con amici, parenti e soprattutto con gli anziani può fare la differenza. Anche una semplice condivisione su WhatsApp o sui social può evitare che qualcuno cada nella trappola.
Se hai ricevuto un messaggio simile, ignoralo e avvisa immediatamente chi ti sta vicino. E ricorda: la prudenza è il primo passo per difendersi.