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Consiglio Regionale del Piemonte

Pfas inquinanti, in Piemonte il primo Osservatorio regionale

L'obiettivo è contrastare gli inquinanti perfluoroalchilici, comunemente detti Pfas

Palazzo Lascaris

Il Consiglio regionale, nell’ambito della legge di riordino, ha approvato all’unanimità un emendamento che istituisce un Osservatorio tecnico-scientifico regionale, il primo in Italia, per contrastare gli inquinanti perfluoroalchilici, comunemente detti Pfas: composti chimici ampiamente utilizzati per le loro proprietà antiaderenti e impermeabilizzanti, noti anche per la loro persistenza nell’ambiente e il potenziale impatto sulla salute umana.

L’Osservatorio avrà il compito di monitorare e controllare il rilascio nell’ambiente dei Pfas e di ricercare le migliori tecnologie per catturarli e distruggerli. Ogni sei mesi dovrà relazionare sulla propria attività alla Commissione consiliare Ambiente, che ha già espresso parere favorevole sulla proposta di deliberazione della Giunta che ha costituito l’osservatorio indicando le categorie dei componenti. L’emendamento è stato presentato dal capogruppo di Fdi, Carlo Riva Vercellotti, che ha ricordato come il Piemonte sia stata la prima Regione a intervenire legislativamente per fissare dei valori emissivi dei Pfas allo scarico in acque superficiali, attraverso la legge 25/2021, e precisato che “con questo emendamento vogliamo proseguire il lavoro iniziato e implementare la strategia di riduzione dei Pfas nell’ambiente”.

Secondo Alice Ravinale (Avs) l’Osservatorio sarà utile per accompagnare un processo in cui il Piemonte è più avanti a livello normativo perché sul territorio è presente l’unico stabilimento in Italia che produce ancora queste sostanze, la Syensqo, ex Solvay di Spinetta Marengo (Al). Davide Buzzi Langhi (Fi) ha ricordato che su questo insediamento industriale c’è un controllo anche da parte di Asl e Arpa, ma ha sottolineato la necessità di disporre di un quadro normativo omogeneo a livello europeo. La proposta dell’Osservatorio con il ruolo di coordinamento della Giunta e il coinvolgimento del Consiglio ha convinto anche il Pd, con la capogruppo Gianna Pentenero e Domenico Ravetti, che ha però sollecitato un

quadro legislativo nazionale che dia indirizzi sulla compatibilità fra presenze produttive e ambiente. Soddisfazione per il metodo di confronto che ha portato all’istituzione dell’Osservatorio è stata espressa anche da Alberto Unia (M5s) e Vittoria Nallo (Sue).

Sul tema dei Pfas l’Assemblea legislativa piemontese ha anche approvato all’unanimità dei votanti quattro atti di indirizzo. Si tratta della mozione presentata da Pasquale Coluccio, e dell’ordine del giorno di Unia, entrambi del M5s, che impegnano la Giunta regionale a farsi portavoce presso il Governo per adottare una legge nazionale contro la produzione e l’utilizzo di Pfas. Approvati inoltre la mozione, sempre di Coluccio, che impegna la Giunta a predisporre un biomonitoraggio per valutare le conseguenze sulla salute dei Vigili del fuoco dell’esposizione a sostanze perfluoroalchiliche contenute nei dispositivi di protezione e nei liquidi schiumogeni e l’ordine del giorno di Ravinale (Avs), che impegna la Giunta a verificare l’eventuale presenza di Pfas in concentrazione dannosa per la salute nei fanghi di depurazione e a valutare l’adozione di provvedimenti che specifichino i limiti di concentrazione dei Pfas al fine del riutilizzo dei fanghi stessi”.

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