Siamo tutti d’accordo quando si tratta di definire imprevedibile il gioco del calcio. Tuttavia bisogna tornare molto indietro nel tempo per ricordare una finale di Coppa Italia così squilibrata come quella di sabato prossimo tra Milan e Juventus. Se fossi un tifoso milanista ammetterei di averne addirittura paura. Ora, magari in cinque giorni i calciatori del Milan ritrovano motivazioni che finora poche volte hanno avuto, ma se parliamo di condizione, forza e brillantezza della squadra non vi è dubbio che la Juve si faccia preferire da tutti i punti di vista.
E’ vero, mancherà Leonardo Bonucci in una difesa a tre che Allegri non intende minimamente modificare. Però è poca cosa rispetto ai disagi di Brocchi e della sua squadra. Definire il Milan in questo modo è davvero azzardato, visto come ha giocato l’ultima partita (con la Roma) e il risultato che ne è scaturito. Sette giorni prima il Milan aveva vinto a Bologna (rigore di Bacca), ma i giudizi erano stati gli stessi che hanno accompagnato la prova contro i giallorossi. Manovra quasi inesistente, una difesa che ad ogni assalto viene infilata, giocatori fuori ruolo e senza alcuna capacità di iniziativa. La prima cosa che va detta della gestione Brocchi-Berlusconi è che l’esperimento del trequartista è fallito. Per lo meno non è nemmeno lontanamente possibile pensare ad un trequartista che non sia Bonaventura.
Infatti Brocchi cominciò con lui. Quando Bonaventura non c’è, gli altri (Boateng, Honda) risultano inadatti. Ma più che il singolo, è inadatto il modulo che lo prevede. Alla Roma di un allenatore accorto e preparatissimo come Spalletti è bastato allargare il fronte del gioco in ampiezza per ridurre il Milan costantemente in inferiorità numerica a centrocampo. Infatti anche Brocchi, così come Mihajlovic, ha cambiato in corsa passando al 4-4-2 e dislocando Honda sull’esterno. Ma il principale problema del Milan oggi non è l’inserimento o meno del trequartista, ma i movimenti della linea difensiva che non sa quando attaccare e quando scalare, anche se perfino a noi dilettanti lo hanno insegnato subito e bene. Accanto a Mexes (probabilmente un altro suggerimento del presidente) anche Alex e Romagnoli sono naufragati a turno. Cosa accadrà contro una Juve senza pietà?
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