Lazio-Milan: La rivolta di Lotito e la caduta degli Aquilotti
Il presidente della Lazio furioso dopo la sconfitta contro il Milan. Le espulsioni e le polemiche arbitrali alimentano un clima di tensione. Il Milan vince la battaglia dell'Olimpico
Il calore dell'Olimpico, la passione che si sente nell'aria. È una serata di calcio, di quelle che fanno battere il cuore a mille. Ma alla fine della partita, la rabbia e la frustrazione hanno il sopravvento sulla gioia del gioco. La sconfitta della Lazio contro il Milan ha lasciato un amaro in bocca che va oltre il risultato sul campo.
LA RIVOLTA DI LOTITO Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è un fiume in piena dopo la sconfitta contro il Milan. La sua ira è diretta verso la direzione arbitrale di Di Bello, che ha visto la sua squadra terminare la partita con solo otto uomini a causa delle espulsioni di Pellegrini, Marusic e Guendouzi. Lotito, con tono furioso ma deciso, ha dichiarato: «Quando il gioco assume questi connotati, devono essere altri organismi preposti a fare delle valutazioni. Se manca l'affidabilità del sistema, bisogna ricorrere a istituzioni terze che pongano fine a situazioni incresciose anche dal punto di vista dei valori dello sport».
L'ASSALTO ALL'ARBITRO Nonostante la delusione per la sconfitta, Lotito non ha voluto focalizzarsi su un singolo episodio contestato durante la partita. Ha invece espresso la sua preoccupazione per la generale condotta dell'arbitraggio: «Ci sono stati tanti episodi dubbi, ma non li voglio commentare, non faccio l'arbitro. Un arbitro dovrebbe capire quali sono i punti di equilibrio e i punti di rottura. Oggi non ci sono le condizioni per trovare un punto d'incontro».
IL CORAGGIO DEGLI AQUILOTTI Nonostante le difficoltà, la Lazio ha dimostrato grande coraggio e determinazione. Lotito ha elogiato la sua squadra, dicendo: «Oggi non posso rimproverare nulla alla squadra, ha combattuto fino alla fine e avuto anche occasioni per segnare e coronare un risultato sportivo diverso dalle aspettative di qualcuno».
LA BATTAGLIA CONTINUA Nonostante la sconfitta, la Lazio non ha intenzione di arrendersi. Lotito ha dichiarato con forza: «Ci batteremo con altri mezzi in altre sedi. Oggi è stata una sconfitta forzata, che non dipende né dal tecnico né dai giocatori. È la storia di una morte annunciata, non mi aspetto risposte dalle istituzioni, anche perché ricopro un ruolo istituzionale anche politico. So perfettamente a chi rivolgermi e con quali mezzi istituzionali intervenire, come possono fare tutti i cittadini normali, mi pare ci siano le condizioni per farlo».
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