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22 Maggio 2024
Cosa riserva il futuro per il Taranto e il suo storico Stadio Iacovone? Una domanda che si pongono in molti, soprattutto i tifosi rossoblù, ansiosi di sapere se la loro squadra del cuore potrà continuare a giocare nel proprio impianto durante i lavori di ristrutturazione. A fare chiarezza è Massimo Ferrarese, commissario dei Giochi del Mediterraneo 2026, che ha il compito di garantire che le infrastrutture siano pronte per l'evento, ma anche di assicurare che il Taranto possa continuare a giocare nel proprio stadio. Un equilibrio delicato, che richiede competenza e determinazione.
I GIOCHI DEL MEDITERRANEO
I Giochi del Mediterraneo sono una competizione sportiva regionale che si tiene ogni quattro anni tra i paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. (Su Taranto Buonasera trovate un approfondimento). La loro storia risale al 1949, quando si tennero per la prima volta a Alessandria d'Egitto su iniziativa di Mohamed Taher Pacha, presidente del Comitato Organizzatore. Da allora, i Giochi del Mediterraneo si sono sviluppati fino a diventare uno degli eventi sportivi più importanti della regione mediterranea. L'obiettivo principale dei Giochi del Mediterraneo è quello di promuovere la collaborazione e lo spirito di pace tra i paesi partecipanti attraverso lo sport. Inizialmente, la competizione contava solo nove discipline sportive, ma nel corso degli anni si è arricchita includendo sempre più discipline e coinvolgendo un numero sempre maggiore di atleti. Uno dei momenti più significativi della storia dei Giochi del Mediterraneo è stato nel 1993 quando si tennero a Lagonissi, in Grecia, e vide la partecipazione di 3.000 atleti provenienti da 21 paesi. Da allora, i Giochi si sono consolidati come una vetrina per i talenti sportivi della regione, offrendo loro la possibilità di competere a livello internazionale e ottenere riconoscimento per le loro abilità.
Negli ultimi anni, i Giochi del Mediterraneo hanno subito alcune controversie legate a presunte pratiche di corruzione e favoritismo nella selezione delle sedi e nell'assegnazione delle medaglie. Tuttavia, nonostante queste critiche, l'evento sportivo continua ad attirare l'attenzione di atleti e spettatori da tutto il mondo, che guardano con interesse alle performance dei partecipanti e alla competizione tra i vari paesi. L'edizione più recente dei Giochi del Mediterraneo si è tenuta nel 2018 a Tarragona, in Spagna, e ha visto la partecipazione di oltre 4.000 atleti provenienti da 26 paesi. Gli eventi sportivi sono stati seguiti con grande entusiasmo da un pubblico numeroso e appassionato, confermando il successo e l'importanza dei Giochi del Mediterraneo nella promozione dello sport e della cooperazione tra i paesi della regione. In conclusione, i Giochi del Mediterraneo rappresentano un momento importante per la regione mediterranea, offrendo agli atleti la possibilità di mettersi alla prova e dimostrare le proprie capacità, e agli spettatori l'opportunità di vivere momenti di grande emozione e divertimento. Nonostante le controversie e le sfide, l'evento sportivo continua a svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere i valori dello sport e nell'incoraggiare la collaborazione tra i paesi della regione.
PERCHÈ ISRAELE E PALESTINA NON PARTECIPANO
Il boicottaggio da parte di Israele e Palestina dei Giochi del Mediterraneo è un argomento di grande rilevanza politica e sociale che suscita numerose interrogativi. Entrambi i paesi hanno deciso di non partecipare alla competizione sportiva per motivi diversi, ma entrambi legati alla delicata situazione politica che caratterizza il loro rapporto. Da una parte, Israele ha deciso di non partecipare ai Giochi del Mediterraneo come gesto di protesta contro i paesi musulmani che partecipano alla competizione e che spesso esprimono posizioni ostili nei confronti dello stato ebraico. Dall'altra parte, la Palestina ha scelto di boicottare i Giochi del Mediterraneo per denunciare la persistente occupazione israeliana dei territori palestinesi e la mancanza di una soluzione politica che garantisca loro libertà e autonomia. In questo contesto, lo sport diventa un campo di battaglia simbolico in cui si riflettono le tensioni e i conflitti che caratterizzano il rapporto tra Israele e Palestina.
IL CAMPIONATO DURANTE LA RISTRUTTURAZIONE
Il progetto dello stadio del Taranto si presenta come un'opera ambiziosa e costosa, che vede il presidente Ferrarese affidare la progettazione ai migliori esperti del settore. L'obiettivo è quello di consentire alla squadra di disputare le partite anche durante i lavori di ristrutturazione dell'impianto. Questo significa che l'impegno finanziario richiesto sarà notevolmente superiore rispetto a un normale progetto di costruzione di uno stadio. Tuttavia, Ferrarese ha chiarito che è determinato a garantire al Taranto un campo da gioco adeguato, senza privare la squadra della possibilità di giocare le proprie partite casalinghe. Si tratta di una scelta importante che dimostra la volontà del presidente di supportare la squadra in ogni modo possibile, nonostante le difficoltà e i costi aggiuntivi che potrebbero derivare da questa decisione.
IL FUTURO DELLO STADIO IACOVONE
Una cosa è chiara: il Taranto e i suoi tifosi non sono soli. Le autorità stanno lavorando per trovare una soluzione che permetta alla squadra di continuare a giocare nel proprio stadio, senza compromettere i lavori di ristrutturazione necessari per i Giochi del Mediterraneo 2026. Sarà una sfida, ma con l'impegno di tutti, il Taranto potrebbe continuare a scrivere la sua storia nello stadio che ha visto tante battaglie e vittorie. In attesa delle decisioni delle autorità competenti, i tifosi del Taranto possono solo sperare che il loro stadio rimanga il teatro delle loro emozioni calcistiche. E chissà, magari tra qualche anno, potranno raccontare ai loro figli di come, nonostante i lavori, la loro squadra del cuore non ha mai abbandonato lo Stadio Iacovone.