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L'alluvione in Spagna colpisce anche il calcio: morto il 28enne ex Valencia

Le vittime continuano ad aumentare: anche José Castillejo tra i deceduti

JOSÉ CASTILLEJO

CD RODA • José Castillejo, morto nell'alluvione che ha colpito la Spagna (crediti foto: pagina Instagram Cd Roda)

Quando la natura si scatena, il calcio si ferma e piange. È possibile che un temporale possa sconvolgere non solo una città, ma anche il cuore di chi ama il pallone? La risposta è sì, e lo dimostra la tragica scomparsa di José Castillejo, giovane promessa del calcio spagnolo, vittima dell'alluvione che ha colpito la regione di Valencia. Una storia che intreccia il destino di un calciatore e di una comunità intera, lasciando un vuoto incolmabile.

UN TALENTO SPEZZATO DALLA NATURA

José Castillejo Belinchón, un nome che risuonava tra i campi di calcio della comunità valenciana, è diventato tristemente noto per essere una delle oltre 200 vittime dell'alluvione causata dalla Dana. Ma chi era José Castillejo? Nato il 29 febbraio 1996, il giovane centrocampista aveva mosso i primi passi nel mondo del calcio nell'Academy del Valencia, un vivaio che ha sfornato talenti di caratura internazionale. Dopo aver indossato le maglie di squadre come il Paterna, il Torre Levante, il Buñol, il Recambio Colón del Valencia e il CD Roda del Castellon, aveva trovato la sua dimensione nell'Eldense, club di Seconda Divisione. La sua carriera, come quella di molti giovani calciatori, era fatta di sacrifici e sogni. Ma la natura, con la sua forza devastante, ha deciso diversamente, portando via un giovane di soli 28 anni, lasciando famiglia, amici e compagni di squadra in un dolore profondo.

IL CALCIO SI FERMA PER RIFLETTERE

L'alluvione che ha colpito Valencia non ha solo strappato vite umane, ma ha anche fermato il mondo del calcio. Diverse partite di campionato sono state rinviate: dalla Liga, con Valencia-Real Madrid e Villarreal-Rayo Vallecano, alla Segunda División, con Castellon-Ferrol, Eldense-Huesca e Levante-Malaga. La Federazione spagnola ha decretato un minuto di silenzio su tutti i campi, un gesto simbolico che ha unito giocatori e tifosi in un abbraccio collettivo. Anche il Real Madrid, con il suo allenatore Carlo Ancelotti, ha osservato un minuto di silenzio prima dell'allenamento, dimostrando che il calcio è una grande famiglia, capace di stringersi attorno a chi soffre.

SOLIDARIETÀ DEL MONDO DEL CALCIO

In momenti come questi, il calcio dimostra di essere più di un semplice gioco. È una comunità che si unisce per offrire supporto e solidarietà. Il Valencia, squadra della città colpita, ha espresso le sue più sincere condoglianze alle famiglie delle vittime, sottolineando la vicinanza alle popolazioni colpite e a chi lavora per mitigare le conseguenze della tempesta. I messaggi di cordoglio e solidarietà sono arrivati da ogni angolo del mondo calcistico, dimostrando che, nonostante le rivalità sul campo, esiste un legame indissolubile che unisce tutti coloro che amano questo sport.

UN FUTURO DA RICOSTRUIRE

Ora, mentre la città di Valencia cerca di rialzarsi dalle macerie lasciate dall'alluvione, il mondo del calcio si interroga su come affrontare un futuro incerto. Le immagini delle strade allagate e delle case distrutte sono un monito per tutti noi: la natura è imprevedibile e spesso inarrestabile. Ma il calcio, con la sua forza e la sua passione, può essere un veicolo di speranza e ricostruzione. José Castillejo non sarà dimenticato. Il suo nome resterà scolpito nei cuori di chi lo ha conosciuto e amato. E mentre il pallone tornerà a rotolare sui campi di Valencia, il ricordo di José continuerà a vivere, ispirando nuove generazioni di calciatori a inseguire i propri sogni.

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