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Il caso

Arbitro prende a pugni i dirigenti e si dimette

Una partita di Seconda Categoria si trasforma in un evento da cronaca nera

arbitri divise

Quando ci vuole ci vuole, verrebbe da dire, ma nella circostanza l'arbitro è andato oltre. Succede a Rassina, dove il derby tra Rassina e Montemignaio (Seconda categoria Toscana) è finito sotto i riflettori non per una prodezza calcistica, ma perché a fine gara la giacchetta nera non ci ha visto più e ha sferrato un paio sganassoni ben dati a due dirigenti.

La partita tra Rassina e Montemignaio, disputata domenica scorsa, è stata un concentrato di tensione e nervosismo. Il match, conclusosi con la vittoria di misura del Rassina per 1 a 0, è stato caratterizzato da un clima rovente. Tre espulsioni e ben otto sostituzioni hanno scandito i novanta minuti di gioco, lasciando presagire un finale tutt'altro che tranquillo.



Ma il vero colpo di scena è arrivato al triplice fischio finale. L'arbitro Gabriel Kondi, della sezione del Valdarno, si è preso la scena. Alla richiesta di spiegazioni da parte dei dirigenti del Montemignaio sul mancato recupero, Kondi ha reagito in modo inaspettato, forse temendo di essere esso stesso preso di mira ha preferito partire per primo aggredendo fisicamente un dirigente e un giocatore della squadra ospite. Un gesto che ha portato entrambi i malcapitati al pronto soccorso dell'ospedale di Bibbiena.

La cronaca di quei momenti è stata raccontata dalla stessa Montemignaio attraverso un post su Facebook, in cui si descrive l'aggressione subita dai propri tesserati. Il parapiglia ha lasciato di stucco non solo i giocatori e il pubblico presente, ma anche il Commissario Aia e il presidente della sezione del Valdarno, che assistevano increduli alla scena. In pochi minuti, le forze dell'ordine sono giunte sul posto, chiamate dai dirigenti del Montemignaio.



Gabriel Kondi, riconosciuta la propria responsabilità, ha chiesto scusa ai tesserati del Montemignaio e ha presentato le sue dimissioni dall'Aia. Tuttavia, il danno era ormai fatto. La relazione redatta dall'arbitro sul match ha lasciato l'amaro in bocca ai dirigenti del Montemignaio, che contestano la veridicità dei fatti riportati. Le sanzioni inflitte, tra cui l'inibizione di due calciatori per 4 e 5 giornate e del direttore sportivo fino al 16 febbraio, hanno sollevato ulteriori polemiche.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità sportiva locale e non solo. La domanda che tutti si pongono è: come può un arbitro, figura di autorità e imparzialità, trasformarsi in un aggressore? La Asd Montemignaio ha annunciato che, in segno di protesta, i propri giocatori potrebbero scendere in campo con un segno nero sul volto nella prossima partita, un gesto simbolico per chiedere giustizia e trasparenza. Sarebbe bello che lo stesso segno i calciatori, non solo quelli del Montemignaio lo adottassero ogni volta che un giovane fischietto viene malmenato. Sarebbe veramente un bel gesto.

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