L'esultanza dell'Ardor Lazzate nella finale di Coppa Italia Eccellenza vinta contro il Legnano
«Il nostro primo intento è quello di mantenere l’Ardor Lazzate in Eccellenza, ma se saremo davanti non ci precluderemo altri obiettivi». Luca Lo Cicero, nuovo presidente gialloblù, aveva usato queste parole sia nel giorno della presentazione della prima squadra che in quello di tutte le squadre del settore giovanile. Tanti avevano pensato che queste fossero classiche parole di circostanza, ipotizzando un fisiologico anno di transizione dopo due stagioni vissute ai vertici. INVECE... Sei giornate non fanno una stagione, ma sono un primo biglietto da visita soprattutto se i numeri sono dalla tua. Dodici punti, unica squadra del girone A ancora imbattuta e miglior difesa con soli tre gol al passivo, con Sergio Sala e compagni che guardano tutti dall’alto in basso in classifica. Tanti i meriti. Cominciando da una società che ha saputo voltare pagina senza piangersi addosso ma lavorando alacremente per mettere le basi per questa stagione. Passando per il tecnico Marco Campi che, sposato nuovamente il progetto gialloblù (terzo anno di fila) ha saputo alzare la voce dopo due partite di Coppa Italia che avevano creato grattacapi. E poi i giocatori. Sette gol segnati e sei marcatori diversi, con il solo Passoni in rete in due occasioni. Mancano i gol degli attaccanti, qualcuno potrebbe obiettare. Vero, però Iacovelli ha saputo sbloccarsi nel turno infrasettimanale e anche il derby contro l’FBC Saronno ha mostrato da un lato una squadra cinica se si guarda soltanto al risultato finale ma al tempo stesso i gialloblù hanno messo le mani sulla partita dal primo all’ultimo minuto di gioco. EPPURE... L’inizio a qualcuno aveva fatto storcere il naso con due sconfitte in altrettante partite di Coppa Italia. Quattro gol al passivo, in casa, per mano della neopromossa CazzagoBornato, tre gol presi anche nella lunga trasferta di Sondrio (pur con una formazione ampiamente rimaneggiata causa eliminazione praticamente certa). Vero, la Coppa è sempre manifestazione particolare e difficilmente indicativa ad inizio stagione ma proprio Lazzate s’era fatta la bocca buona nelle ultime due stagioni (trionfo due anni fa e finale lo scorso anno). L’inghippo era la quadratura del centro in mezzo al campo dopo gli addii di Tremolada, Nico Galli e Cicola. Ferrari ha avuto bisogno di qualche minuto in più per ambientarsi, Campi ha saputo adattare il 4-2-3-1 al 4-4-2 qualora giochino insieme Iacovelli e Gibellini. SI SOGNA... Sì, perché domenica si va in casa del Legnano. I lilla evocano ricordi dolci se si pensa proprio alla finale di Coppa Italia di Sesto San Giovanni, ma lo stadio “Mari” dà ancora quel pizzico di amarezza per la finale playoff
giocata da grande squadra (e in dieci uomini) in cui il pareggio finale non servi per dare ai gialloblù un clamoroso passaggio del turno. Legnano avrà comunque i favori del pronostico ma è in difficoltà (due punti in tre partite e, nel mezzo, l’esonero di Gatti e il ritorno di Rovellini, ndr). Per questo si può provare a mettere nuovamente paura. Perché è vero che l’obiettivo primario è la salvezza, ma se si dovesse continuare a stare davanti…
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