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Barzago, l'insostenibile leggerezza di giocarsi l'Eccellenza

Foto @SsdBarzago

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Barzago vola, cinico, sfrontato, e soprattutto in grande crescita dall’inizio della stagione. "Ci vorrà del tempo..." diceva il direttore sportivo Massimiliano Colombo quest’estate, quando in tanti segnalavano i gialloblù come favoriti numero uno: "Abbiamo cambiato tantissimo, ci sono squadre più attrezzate e collaudate". Ed effettivamente l’inizio stagione è di quelli preoccupanti, un punto nelle prime tre, ed una squadra che sembra davvero smarrita. Poi la mano del tecnico inizia a sentirsi, quel Claudio Abaterusso a cui avevano dato in mano una Ferrari quando in carriera aveva allenato solo nelle giovanili, insomma, un grosso rischio che da quelle parti sapevano di aver preso. Ambizione però è la parola d’ordine, di un allenatore giovane che non ha avuto paura di fare delle scelte, lasciare qualche nome importante fuori, privilegiando la crescita dei giovanissimi. Un nome su tutti quello di Stefano Ansaldi cresciuto proprio nel NibbionnOggiono che fu la casa di Abaterusso, che a 17 anni è ormai un cardine dei suoi, senza dimenticare Federico Isaia (classe ’99) decisivo a Costa Masnaga nell’ultimo turno e sempre più nei meccanismi gialloblù. Nuove leve sì, ma anche chi ha calcato palcoscenici più importanti come Daniele Schiavano (8 centri fino ad ora), fiore all’occhiello della campagna acquisti e vera arma in più di questo Barzago, capace dopo l’inizio a cui accennavamo, di centrare 10 risultati utili consecutivi di cui 4 vittorie nelle ultime gare maturate tra novembre e dicembre. Un diesel insomma, che domenica però incontra la prima della classe, quella Vibe Ronchese che un po’ a sorpresa si è trovata in vetta al campionato, in un match che se non sarà decisivo, ha sicuramente il sapore di Eccellenza.
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