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Prima Categoria

Insulti sessisti all'arbitro, scattano una lunga squalifica e una multa salatissima

Il referto impugnato dal Giudice Sportivo presenta accuse pesanti, la società replica: «Cornuti e mazziati»

ARBITRO

Dopo un periodo piuttosto sereno, tornano i casi da bollino rosso dal Giudice Sportivo Territoriale. Dal Comunicato Ufficiale numero 62, pubblicato nel pomeriggio di giovedì 26 gennaio, emergono pesanti squalifiche e importanti accuse nei confronti di un'altra società di Prima Categoria oltre al già analizzato caso del Chianocco: il San Bernardo. La compagine di Carmagnola militante nel Girone E si è vista recapitare una grossa sanzione economica e dovrà fare a meno di pedine importanti nel periodo clou della stagione.

L'IMPRESA AMARA

La diciassettesima giornata di campionato, seconda di ritorno, propone l'accoppiamento tra il San Bernardo, squadra di metà classifica, e il Perosa, con dichiarati obiettivi di promozione. I favori del pronostico sono tutti per gli ospiti giallorossoblù di Careglio, che infatti dopo tre minuti si portano in vantaggio con la rete di Mattia Martin. Il San Bernardo, tuttavia, si è spesso saputa dimostrare squadra ostica tra le mura amiche e, infatti, vende cara la pelle ai perosini: al 23' Stefano Besuzzo pareggia i conti, dopo un quarto d'ora della ripresa Marco Masiello completa la rimonta e porta avanti la squadra di Marocco. Finisce 2-1, un'impresa importantissima in ottica salvezza, ma che nasconde alcune note dolenti per i padroni di casa. Al triplice fischio due risultano essere gli espulsi per il San Bernardo: il terzino destro Andrea Romano e il bomber Marco Masiello, due pedine inestimabili dello scacchiere di Marocco finora. 

Con la consapevolezza che dal referto arbitrale possano sopraggiungere delle squalifiche rilevanti, il tecnico Marocco già al termine della sfida manda un pensiero alla domenica successiva, iniziandosi a leccare le ferite per una squadra ridotta ai minimi termini con una sfida altrettanto importante con l'Orbassano da affrontare. Ma la reazione dell'allenatore è nulla in confronto allo shock nella lettura del Comunicato in settimana, che così recita:

  • Ammenda di Euro 400,00 + 1 gara di inibizione del terreno di gioco casalingo

«Per il comportamento inqualificabile dei propri sostenitori e dei propri tesserati, sia durante lo svolgimento della partita che al termine della stessa. Nello specifico, per tutta la durata della gara ed altresì al termine della stessa, i tifosi della Società ospitante rivolgevano all'arbitro pesanti insulti e frasi ingiuriose di chiaro contenuto discriminatorio e denigratorio per genere; due sostenitrici, inoltre, accompagnavano gli insulti con gravi minacce e una di loro addirittura si appendeva alla rete di separazione tra tribuna e campo, colpendola con la propria borsa, ed era necessario l'intervento di due persone per placarla e farla allontanare. Inoltre, al termine della partita, i giocatori della Società San Bernardo rientravano in campo e si univano ai tifosi nel rivolgere insulti sessisti alla direttrice di gara; veniva altresì consentito l'ingresso sul terreno di gioco a soggetti non autorizzati, che sostavano di fronte allo spogliatoio della Società».

Una fortissima accusa di discriminazione di genere che colpisce l'intera società, ritenuta oggettivamente responsabile per il comportamento ingiurioso dei propri sostenitori e dei giocatori stessi nei confronti dell'arbitro la Sig.ra Arangio di Pinerolo.

  • Squalifica di dieci gare effettive per Marco Masiello

«Espulso per somma di ammonizioni per reiterate proteste, in occasione del secondo cartellino giallo e della conseguente espulsione rivolgeva all'arbitro una frase ingiuriosa, di chiaro contenuto denigratorio per genere. Inoltre, ritardava volontariamente la propria uscita dal terreno di gioco, reiterando le proteste e togliendosi scarpini e parastinchi».

Anche in questo caso, ad emergere è il presunto intento discriminatorio degli insulti rivolti dal calciatore in questione nei confronti del direttore di gara, in seguito all'espulsione comminata nel finale di partita.

  • Squalifica di tre gare effettive per Andrea Romano

«Espulso per somma di ammonizioni per proteste, alla notifica del provvedimento ritardava l'uscita dal campo, rivolgendo insulti all'arbitro e lanciando i parastinchi contro la rete di separazione tra campo e tribuna, in segno di stizza».

Una squalifica, infine, più legata alla eccessiva reazione del giocatore espulso al 20' della ripresa per somma di ammonizioni.

IL TECNICO SCONSOLATO

Nella serata di domenica, dopo la sconfitta bruciante contro l'Orbassano, abbiamo intercettato l'allenatore del San Bernardo Marco Marocco, nonché da anni perno della società. Dalle sue parole è emersa tanta contrarietà, ma soprattutto tanta delusione verso il sistema che continua a non aiutare piccole realtà come quella carmagnolese in questione:

«Sono sempre dalla parte degli arbitri, ma questa è una sentenza senza senso, gonfiatissima. Con il Perosa è stata una partita normalissima, ma su quel comunicato sono state scritte cose false, senza né capo né coda, da brividi. Insulti di genere? Assolutamente mai usciti dalla bocca dei miei giocatori, come viene invece riportato. Basito poi per i 400 Euro di multa, una mazzata per una società come la nostra che si costruisce da zero, per colpa di due tifose qualsiasi…ci siamo ritrovati in consiglio, ma la realtà è che non abbiamo soldi neanche per fare ricorso. Siamo stati cornuti e mazziati».

In definitiva, pertanto, San Bernardo che entrerà nel momento culmine della stagione privato di pedine importanti e anche minato economicamente da un'ammenda salata relativamente alla dimensione. Starà dunque all'orgoglio della squadra continuare a lottare per la salvezza e a sognare nella Coppa Piemonte di categoria, un doppio fronte molto impegnativo.

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