Serie D
04 Febbraio 2023
SERIE D BRA PINEROLO: Zakaria Daqoune è l'indiscusso uomo-partita della sfida, nella quale ha giganteggiato con la sua fisicità e il suo tempismo perfetto
Malcontento in casa Bra dopo il secondo 0-0 di fila: all'Attilio Bravi, i giallorossi di Roberto Floris e i pinerolesi di Pier Paolo Rignanese non si fanno male e concludono l'incontro a reti inviolate. Dopo una prima frazione di gioco piuttosto equilibrata, il Bra rientra in campo con maggiore piglio rispetto agli avversari e crea occasioni su occasioni senza, tuttavia, fare la cosa più importante: andare a segno. Tra la bella parata di Faccioli su Marchetti, il clamoroso errore sotto porta di Menabò e un rigore (per evidente fallo di mano) non concesso ai padroni di casa, il Pinerolo esce dalla sfida fuori casa con un importante punto in saccoccia per portare avanti la missione salvezza; tanto, invece, da recriminare nel gruppo di Floris, che, sebbene abbia facilmente domato le iniziative avversarie, non è riuscito a raggiungere l'obiettivo dei tre punti, incappando così in un altro risultato senza reti, dopo quello maturato fra le mura amiche dell'Asti.
Rispetto al solito 3-5-2, Roberto Floris adotta un 4-3-3 con Pautassi e Bongiovanni terzini, Quitadamo e Marchetti al centro, la triade Capellupo-Daqoune-Gerbino in mezzo al campo e il tridente composto da Pavesi e Derrick larghi con Menabò riferimento centrale. Dal lato opposto, Pier Paolo Rignanese archivia il solito 4-2-3-1 preferendo il 4-4-2, in modo da creare maggiore densità possibile dentro il rettangolo di gioco: De Riggi e Costantino formano il tandem offensivo, supportati dai due corridori sulle fasce Ciliberto e Maio, ma sarà il lavoro degli altri sette elementi a fare la differenza.
Inizio di gara molto combattuto fra le parti, con la formazione di casa che prova a penetrare la retroguardia biancoblu con delle imbucate laterali: Menabò, al 5’, prova la conclusione al volo da posizione defilata, ma trova la pronta opposizione avversaria; dal conseguente calcio d’angolo, Capellupo preferisce scaricare verso l’accorrente Pautassi, che mette un cross teso dentro l’area, dove l’ultimo tocco è di un giocatore in maglia giallorossa, che lascia solamente Faccioli di sale.
La seconda frazione riprende senza sostituzioni nei ventidue interpreti. Al terzo minuto della ripresa, tuttavia, il gioco viene sospeso lungamente per assistenza medica: se nel corso del primo tempo il fischietto di Udine non aveva concesso tempo addizionale, al 90’ dovrà concedere un recupero abbastanza ampio. A gioco ripreso, Pavesi va giù al limite dell’area di rigore avversaria, ma per il signor Zini non c’è nulla di ravvisabile e lascia correre, malgrado le insistenti proteste dei braidesi. Copione simile quattro minuti dopo, con Daqoune che finisce giù in area di rigore: anche stavolta il direttore di gara non vede irregolarità.
Subito dopo avviene l’occasione più ghiotta dell’incontro, con Derrick che dalla destra fa partire un cross basso in direzione di Menabò, che al momento dell’impatto rotola su sé stesso e, dopo aver impattato il pallone con la gamba, lo colpisce anche con la mano: la sfera rimane sul posto e viene segnalato un fallo di mano da parte dell’attaccante ex-Biellese. L'azione ha dell'incredibile, la panchina giallorossa si mette le mani nei capelli. Il Bra alza comunque i giri del motore e, poco prima del quarto d’ora, Pautassi lascia partire un golosissimo traversone in area, sul quale Derrick non riesce a intervenire con la testa.
Floris decide di modificare le carte in tavola e al 15’ cambia completamente volto alla corsia di destra: fuori Derrick e Bongiovanni, dentro Gregori e Marchisone, con quest’ultimo che va a posizionarsi nel ruolo di ala sinistra, mentre Pavesi scala sulla destra. Proprio da un filtrante in area di Marchisone nasce un flipper fra i difensori biancoblu, col pallone che schizza sul braccio di uno dei difendenti: la mano era all'altezza del volto, ma per l’arbitro non sussiste il fallo da rigore perché la sfera aveva precedentemente battuto su un'altra parte del colpo; non sono dello stesso avviso i braidesi.
Al 26’, altra grande opportunità per i padroni di casa, con Capellupo che calcia al volo un cross dalla sinistra a botta sicura dal limite dell’area piccola: sembra fatta, ma Gjura si oppone con il busto e rispedisce palla al mittente, mentre il resto della retroguardia pinerolese libera la trequarti. Poco dopo, Pavesi mette giù un “campanile”, si accentra dalla destra per andare alla conclusione di sinistro, senza però impensierire Faccioli a causa di una soluzione centrale.
Se Floris ha trasformato la sua corsia di destra, Rignanese non resta a guardare ed effettua alcune modifiche alla sua fascia mancina: prima rimpiazza Utieyin con Amansour e successivamente leva Ciliberto per inserire Gaido.
Ultimo quarto d’ora di gara con il Bra che prova l’affondo dalla sinistra con Pautassi, che crossa verso Menabò, il cui tiro viene deviato da Tonini in angolo; dalla soluzione dalla bandierina nasce una bella capocciata di Marchetti, che impegna Faccioli con un gran colpo di reni a deviare sopra la traversa. Al 37’, Maio sgasa per vie centrali e appoggia sul neoentrato Bellucci che (dopo aver stupito in precedenza con una meravigliosa rouleta) si gira di nuovo per imbucare la palla in angolo: conclusione coraggiosa ma velleitaria, Ujkaj accompagna con lo sguardo. Poco dopo, altra incursione di Pautassi dalla sinistra, palla dentro che non pesca nessun giallorosso e pinerolesi che liberano; nel frattempo, Pavesi finisce a terra per un tocco sospetto in area, ma anche in tal caso il fischietto friulano lascia correre.
Nel finale, Daqoune decide di fare tutto da solo e macina 30 metri palla al piede, saltando secco due avversari, poi lascia il compito a Pavesi, che sguscia in area ma conclude abbondantemente sopra la traversa. Nemmeno il corposo recupero regala gioie alle due squadre: l’incontro si conclude sul risultato di 0-0. Un pareggio che fornisce un punto niente male al Pinerolo, utile in chiave salvezza; discorso ben diverso per la compagine di Floris, che era alla ricerca dei tre punti ma che non centra nuovamente il bottino pieno a causa della scarsa precisione negli ultimi 16 metri.
BRA - PINEROLO 0-0
BRA (4-3-3): Ujkaj 6, Pautassi 6.5, Quitadamo 6.5, Derrick 6 (15’ st Gregori 6), Menabò 5.5, Pavesi 6, Bongiovanni 6 (15’ st Marchisone 6), Marchetti 6, Capellupo 6.5, Daqoune 7 (46’ st Dall’Olio sv), Gerbino 6. All. Floris 6. A disposizione: Steve, Favaro, Tos, Colantuono, Bianchi.
PINEROLO (4-4-2): Faccioli 6.5, Campagna 6.5, Utieyin 6 (24’ st Amansour 6), Ozara 6.5, Gjura 6.5, Tonini 6.5, Costantino 6, Sangiorgi 6.5, De Riggi 6 (33’ st Bellucci 6), Ciliberto 6 (28’ st Gaido 6), Maio 6. All. Rignanese 6.5. A disposizione. Bonissoni, Mirabelli, Ciletta, Ambrogio, Campra, Galasso.
GIALLI: 41’ Costantino (P), 42’ Bongiovanni (B), 45’ Marchetti (B).
ARBITRO: Marco Zini di Udine 5.
ASSITENTI: Giuseppe Lentini, Gabriele Lombardi.
BRA
Ujkaj 6 Praticamente inoperoso nel corso dei 90 minuti: il Pinerolo calcia poco e, quando lo fa, non centra lo specchio della porta.
Pautassi 6.5 Energico, pimpante, la corsia di sinistra è tutta sua: ottimo in entrambe le fasi di gioco, esce pulito con la palla al piede e crea spesso e volentieri occasioni pericolose.
Quitadamo 6.5 Prestazione maiuscola da parte del centrale di destra, che interviene sempre al momento giusto, con dei tackle di assoluta qualità.
Derrick 6 Tanta spinta e tanta presenza per il classe 2003, che non fa mancare il proprio apporto nemmeno in fase difensiva; un suo bel passaggio potrebbe portare al gol del vantaggio, ma Menabò non sfrutta.
15’ st Gregori 6 Entra in campo in maniera positiva, come conferma lo stesso Floris, fornendo linfa fresca al centrocampo giallorosso.
Menabò 5.5 In avvio di ripresa fallisce un gol che avrebbe potuto cambiare la storia, incartandosi a due passi dalla linea; l'ex-Fossano è sempre presente in area di rigore e tenta più di una volta la conclusione, ma sbaglia sul più bello.
Pavesi 6 Decisamente nel secondo tempo rispetto al primo, dove mette in mostra le sue capacità di dribbling, divenendo una vera spina nel fianco dei biancoblu; gli manca solo un pizzico di precisione in più per essere pericoloso al 100%.
Bongiovanni 6 Fra i più intraprendenti in avvio di partita, dimostrandosi utile e attivo in ambedue le fasi di gioco; si sacrifica per la causa. Salterà la prossima gara, era diffidato.
15’ st Marchisone 6 Un ingresso che contribuisce a cambiare volto alla sfida: con un Bra maggiormente aggressivo, si esalta e fa cambiare marcia al reparto.
Marchetti 6 Diligente e risoluto, agisce bene in fase preventiva; il suo colpo di testa impegna il portiere che deve allungarsi per deviare sopra la traversa.
Capellupo 6.5 Una certezza, palla al piede sa sempre cosa fare e grazie alla sua incredibile visione di gioco disegna parabole mirabolanti; nella ripresa ha una pazzesca occasione da gol, Gjura però salva tutto.
Daqoune 7 Assoluto protagonista dell’incontro, capace di fare il bello e il cattivo tempo grazie a una fisicità e a una esplosività fuori dalla norma. Motorino inarrestabile, finché non deve uscire per una brutta botta al ginocchio: insomma, lo fermano solo con le cannonate. (46’ st Dall’Olio sv).
Gerbino 6 Positiva la prestazione della mezzala sinistra, sempre pronto a effettuare il raddoppio e a dare una mano in ogni zona del campo.
All. Floris 6 Due punti persi: se il pareggio di Asti, in fondo, non era così male, quello dell'Attilio Bravi invece non va proprio giù. Se dietro si riconferma il solito muro, davanti la squadra fa ben più fatica e buca gli appuntamenti più importanti della giornata.
PINEROLO
Faccioli 6.5 Rischia poco nel corso del primo tempo, mentre nel secondo è chiamato agli straordinari; importantissima la sua smanacciata sul velenoso colpo di testa di Marchetti.
Campagna 6.5 Performance altisonante del terzino destro, che, malgrado si ritrovi dinanzi gente come Marchisone e Pautassi, non si tira mai indietro.
Utieyin 6 Contro Derrick prima e contro Pavesi poi, il terzino sinistro biancoblu non sfigura e tiene botta nella propria trequarti; non parte mai all’avventura, come del resto fanno anche gli altri difensori.
24’ st Amansour 6 Subentra per dare una rinfrescata alla corsia di sinistra dopo il doppio cambio sulla fascia effettuato dal Bra.
Ozara 6.5 Sugli scudi, in fase di non possesso svolge un lavoro encomiabile, ripulendo un sacco di palloni in mezzo al campo; va in difficoltà solo davanti al grande pressing avversario.
Gjura 6.5 Il suo salvataggio sulla botta al volo di Capellupo vale oro: si immola per la causa, un martire che difende la propria porta anche a costo della vita.
Tonini 6.5 Guida la difesa e il resto della squadra come un vero leader; con la sua fisicità risulta uno scomodo cliente per ogni attaccante e fa sue tutte le palle alte.
Costantino 6 Costantemente disposto al sacrificio, è il primo a cercare di alzare il baricentro della propria squadra ed è l'ultimo a mollare nonostante la difesa nemica sia un assoluto fortino.
Sangiorgi 6.5 Di fianco a Ozara svolge un notevole lavoro in fase di disimpegno, intercettando e interrompendo le iniziative dei padroni di casa.
De Riggi 6 Il classe 2001 non fa mancare il proprio apporto in avanti, ma viene facilmente addomesticato dalla muraglia del Bra.
33’ st Bellucci 6 Subentra in maniera decisamente positiva, presentandosi con una rouleta e cercando anche il gol girandosi su di sé.
Ciliberto 6 Primo tempo positivo, in cui agisce come uno dei pochi punti di riferimento per le ripartenze di marca pinerolese; meno spazio di manovra nel corso della ripresa.
28’ st Gaido 6 Il classe 2003 fornisce nuova verve alla corsia di sinistra, utile per fronteggiare i cambi avversari e dare il La alle ripartenze.
Maio 6 Non ha molto spazio per lanciarsi in attacco, dunque, fornisce un maggiore contributo in fase di non possesso, del resto, c'è da limitare gente come Pavesi, Pautassi e Marchisone.
All. Rignanese 6.5 Punto importantissimo ottenuto su un campo per nulla semplice: la corsa alla salvezza passa anche da questo tipo di prestazioni, in cui riesce a limitare le offensive nemiche grazie all'immenso spirito dimostrato dal gruppo.
«È stata una partita complessa, contro un avversario organizzato e con del potenziale; abbiamo fatto la gara giusta ed è importante nel nostro percorso di crescita confrontarci con realtà come il Bra – afferma Pier Paolo Rignanese (Pinerolo) – Nel primo tempo si è giocata una gara molto tattica e le squadre si sono annullate, anche se i giallorossi hanno tentato di impostare maggiormente; nel secondo, il Bra ha inserito giocatori pericolosi, ma il mio portiere ha fatto poco e bene. Complimenti alla mia squadra, che ha avuto un grande atteggiamento, che ci dà forza; mancano 14 gare e dobbiamo farci trovare pronti nella gara di mercoledì, dove affronteremo un avversario completamente diverso. Nel reparto offensivo hanno tutti fatto una gara di grande sacrificio: non è semplice giocare contro una difesa quadrata come quella del Bra».
«Non voglio essere ripetitivo, né presuntuoso: il problema è che a partita fatta, senza mai subire, abbiamo sbagliato 4 gol davanti alla porta e non ci è stato concesso l’ennesimo calcio di rigore in casa – sbuffa Roberto Floris (Bra) – Abbiamo interpretato bene la partita, nella prima frazione abbiamo avuto pochi spazi, mentre nella seconda abbiamo spinto e abbiamo creato delle palle troppe importanti per non riuscire a fare gol. Mi spiace essere duro, ma se lavoriamo e creiamo ci occorre fare gol. 40 punti sono belli, però non mi accontento: se ad Asti poteva starci lo 0-0, non mi accontento di un risultato del genere in questo tipo di partita. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, eccetto il gol. Inserire prima Marchisone? Lo ho messo al 10’ del secondo tempo perché ha un grosso problema alla spalla e al momento ho una rosa veramente risicata; Marchisone ha fatto un bello spezzone di partita. È stato un Bra aggressivo ma ci è mancata incisività, giocando alto e effettuando delle belle prevenzioni dietro: attaccare sempre e non subire non è facile, e noi lo abbiamo fatto, ma abbiamo sbagliato dei gol clamorosi. A Sanremo abbiamo subito un rigore molto dubbio e poi ci hanno annullato un gol: così si diventa matti. È inconcepibile non fischiare un fallo da rigore con le mani all’altezza dalla faccia: l’arbitro mi ha tolto un rigore e non ho vinto una partita».