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15 Febbraio 2023
Roberto Cretaz, ultima avventura ad inizio anno Castellanzese nel Girone A di Serie D
«Ma come potevo rifiutare?!»
A qualche ora dalla Conferenza Stampa di presentazione quasi non ci crede neanche lui. Roberto Cretaz è il nuovo allenatore del Grosseto. Quel Grosseto, quel Cretaz. L’allenatore di Bard che ha portato per la prima volta nella sua storia il PDHAE in Serie D, che lo ha fatto arrivare ai playoff e che quest’anno era partito con 8 punti in 4 gare alla Castellanzese, approda ora in una società che deve salvarsi in Serie D nel Girone E, ma che con questa categoria c’entra ben poco.
Dai piedi del forte di Bard alla panchina al Carlo Zecchini di Grosseto, per sedere sulla stessa panchina su cui si è seduto l’attuale tecnico campione d’Italia Stefano Pioli nella stagione 2007/2008. Un’occasione unica per Roberto Cretaz che nelle passata stagioni non ha mai nascosto l’idea e la possibilità di allenare oltre i confini piemontesi-valdostani. Dopo il flirt con il Ravenna di inizio anno, l’esonero di Andrea Liguori dalla panchina maremmana ha portato a questa soluzione tanto inaspettata quanto clamorosa che è diventata ufficiale martedì 14 febbraio.
«Per me è come fare la Serie A - spiega emozionato lo stesso Cretaz - Quest’anno con il mio staff siamo partiti molto bene a Castellanza. Poi ci siamo ritrovati a casa e alla fine, dopo un periodo complicato in cui mi sono trovato anche a rifiutare offerte, arriva questa chiamata dal Direttore Vetrini. Dopo aver analizzato il mio profilo mi ha detto “Se vieni giù non ti faccio più tornare a casa”».
In un centro sportivo all’avanguardia inaugurato nel 2019, in una piazza calda e storica, in una società rinnovata nella sua proprietà Roberto Cretaz ha come obiettivo quello di portare a casa la missione salvezza. La classifica al momento recita 10° posto con 2 punti sopra la zona playout, ma un calendario a breve termine decisamente in salita. Il derby con il Follonica Gavorrano e poi il Livorno.
«La missione non può che essere la salvezza, altrimenti non avrebbero cambiato allenatore. Io al direttore ho chiesto cosa si aspettassero da me. La risposta è stata che io sia l’allenatore anche l’anno prossimo e questo vuol dire ottenere la salvezza. È chiaro che l’inizio è complicato, ma il mio compito è quello di trovate subito un qualcosa, una scintilla e un’identità a cui magari altre squadre lavorano da settembre. Non sarà facile, però la squadra ha degli ottimi elementi. Sono arrivati molti volti nuovi e poi invece ci sono colonne come Andrea Ciolli, con cui ho anche giocato e vinto ad Alessandria. Insomma ci sono 3 mesi di fuoco che ci aspettano».
Fa impressione vedere l’approdo di Roberto Cretaz al Grosseto se lo si inquadra in un periodo più lungo. Fa impressione perché, al termine di una carriera da calciatore professionista di primo piano sul palcoscenico nord occidentale, prova l’avventura da DS allo Sporting Bellinzago con tanto di qualche panchina come allenatore a fine stagione nel 2012/2013.
Poi ricomincia da capo: nel 2014/15 torna in valle e diventa giocatore-allenatore in Seconda Categoria nei “Red Devils”. Aria pulita e calcio di periferia che lo vedono protagonista nella sua prima promozione in Prima Categoria seguita poi dalla vittoria l’anno successivo anche del proprio girone, ma la squadra non si iscrisse in Promozione. Un’esperienza comunque vincente e che ha dato il la ad un escalation: nel 2016/17 subentra a Cusano al PDHAE e ottiene un’ottima salvezza; passa al LG Trino nel 2017/18 sempre in Eccellenza dove rimane imbattuto fino a marzo per poi terminare 2°. Sta fermo un anno salvo poi tornare al posto di Ezio Rossi al PDHAE: è l’anno del Covid che quando arriva lo vede primo in classifica, quindi in Serie D.
Alla guida dei leoni valdostani il 2020/21 è forse uno dei migliori capolavori: squadra cinica, quasi imbattibile in casa (un solo ko con la Castellanzese) e con una fortissima identità di calcio concreto. Al termine di ogni vittoria lo spogliatoio canta «Non sarà un’avventura», per urlare alle vecchie squadre di categoria che il viaggio in Serie D non sarà una toccata e fuga per quella squadra dal nome strano che rende suo il soprannome dato dalle rivali: “il codice fiscale”. Tanti calciatori autoctoni, tanti mestieranti di un calcio concreto e qualche assolo di fantasia e classe pura dispensata dall’ex Parma Fabio Lauria che a un certo punto deve abbandonare il campo per la rottura del Legamento Crociato. Ciononostante tra Cretaz e Lauria si instaura un rapporto speciale e il 10 rimane al fianco del tecnico e della squadra fino alla fine della stagione.
La squadra gira e gira a meraviglia andando a chiudere un campionato da matricola al terzo posto dietro alla corazzata Gozzano e alla Castellanzese. Un’annata trionfale a cui segue però un addio al PDHAE, per poi un rientro e un nuovo addio.
Dalla Seconda Categoria alla Serie D in Toscana, dove il calcio è pane e professionalità. Una parabola strana che collega Bard a Grosseto.