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Aggredito con un pugno in faccia e poi minacciato sui social: «Picchiarti è stata una goduria»

È successo a un 25enne, colpito al volto al termine della partita: 15 giorni di prognosi

Aggredito con un pugno in faccia e poi minacciato sui social: «Picchiarti è stata una goduria»

Aggredito a fine partita e poi pure minacciato sui social. È quello che sarebbe successo, domenica pomeriggio, a un 25enne del Giussano Calcio, società in provincia di Monza che milita nel campionato di Seconda categoria. Al termine della partita contro il Liscate, il ragazzo si era fermato al bar del centro sportivo e lì, avvicinato da più di un giocatore della squadra avversaria, sarebbe stato immobilizzato e colpito al volto con un pugno da uno di questi. Recatosi all'ospedale di Carate Brianza per le cure del caso, il calciatore è stato dimesso alle 22:43 con 15 giorni di prognosi.

LA MINACCIA SU INSTAGRAM

Ma non è tutto. Dopo l'aggressione, infatti, il ragazzo ha ricevuto un messaggio sui social riconducibile all'autore del pugno: «Sei un cacasotto figlio di…, non ci venire più a Liscate fidati di me. Posso perdere anche 10 a 0 ma vederti che te ne vai con la coda tra le gambe e la faccia tutta aperta è stata la cosa più bella della domenica. Se ti becco in giro ti do quelle che avanzi!» il testo ricevuto sul proprio profilo Instagram personale. In seguito all'accaduto, la società ha provveduto a informare la Delegazione di Monza di quanto successo attraverso una lettera.

ACCUSE E SCUSE

La partita, sul campo, era terminata 2-1 in favore di un Giussano quarto in classifica e in piena corsa per i playoff, con il Liscate che invece occupa la 10ª posizione in zona tranquillità. «È stata una partita accesa - il racconto del direttore sportivo del Giussano Federico Binda - e in campo è volato qualche spintone di troppo. C’erano state anche delle minacce da parte di qualche loro giocatore, ma non pensavamo si arrivasse a tanto anche perché tutto sembrava rientrato. Il nostro ragazzo è molto scosso da quanto successo». Così invece dal Liscate: «Il presidente si è preoccupato subito con la dirigenza della squadra avversaria e dalle notizie che ho si sono chiariti in maniera del tutto cordiale, civile e sportiva. Insieme hanno convenuto che entrambe le dirigenze hanno fatto quello che è in loro potere per calmare gli animi e sicuramente prenderanno provvedimenti disciplinari al riguardo». Il Giussano - secondo quanto raccontano dalla società - conferma di aver ricevuto le scuse ufficiali proprio da parte del presidente, Werther Cerri, e dell'allenatore della squadra Adami.

LA POSIZIONE DELLA FEDERAZIONE?

In attesa di capire quali saranno le conseguenze - sportive e giuridiche - di questo episodio (è quasi impossibile che venga riportato qualcosa sul prossimo Comunicato Ufficiale, essendo successo tutto dopo la partita e quindi non alla presenza dell'arbitro) ci si aspetta quantomeno una presa di posizione da parte del Comitato Regionale Lombardia come ci fu per l'episodio della rissa scoppiata durante Oratori Alzanese-Tritium al Torneo Cassera di Bergamo.

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