Cerca

Promozione

Gioca una partita da svincolato e la squadra perde a tavolino, ma è tutto frutto di un errore di sistema

Ristabilito il risultato, il tecnico non ci sta: «Non si può accusare di un fatto del genere una società senza nemmeno fare delle verifiche»

Segrate Tursi

PROMOZIONE SEGRATE • Antonio Tursi, l'allenatore commenta la vicenda

C'è voluto quasi un mese per riuscire ad arrivare in fondo ad una vicenda che adesso rischia di pesare sulla corsa salvezza. Stiamo parlando della sconfitta a tavolino comminata il 16 febbraio ai danni del Segrate in seguito al pareggio contro la Settalese, e ieri rimossa dalla Corte Sportiva di Appello, che ha riportato il risultato della sfida all'1-1 determinatosi sul terreno di gioco. 

LA VICENDA

Il motivo dell'iniziale sanzione con conseguente squalifica di un dirigente gialloblù è da ricondurre all'accusa di aver fatto giocare Alessandro Marchini, ex Segrate, svincolato però durante la sessione invernale del mercato e quindi non più tesserato della società. Un evento che ha però fin da subito fatto alzare più di un sopracciglio, anche tra le fila avversarie. Nessuno dei presenti alla partita ha infatti visto Marchini calcare il terreno di gioco, men che meno prendere un'ammonizione al 17' del secondo tempo, evento che ha reso possibile la sanzione. Guardando le distinte appare infatti chiaro che a giocare con il numero 2 per i gialloblù quel giorno ci fosse, come spesso accaduto in questa stagione, Luca Matozzo. Eppure, il giovedì successivo alla partita, ecco arrivare la squalifica per il dirigente responsabile e la sconfitta a tavolino per il Segrate, che non perde tempo e fa immediatamente ricorso. La pronuncia definitiva è arrivata solo con il più recente comunicato del giudice sportivo, che ha annullato la decisione precedente riassegnando il pareggio e reintegrando il dirigente squalificato. Ma com'è stato possibile sbagliare così clamorosamente giocatore?

IL CHIARIMENTO

La spiegazione fornita dalla Corte Sportiva di Appello è che si sia trattato di un errore informatico nel portale: «Nel redigere il referto, infatti, il portale ha erroneamente indicato come n. 2 del Città di Segrate il sig. Marchini Alessandro anziché il sig. Matozzo Luca Matias (regolarmente tesserato per la reclamante e che ha preso parte alla suddetta gara con il n. 2). Inoltre l'arbitro segnalava l'impossibilità di accedere agli allegati del referto in questione. Ciò impediva di raffrontare il referto con la distinta della squadra reclamante e ha di fatto generato l'errore quando, a portale, veniva giustamente ammonito il n. 2 della squadra ospite con indicazione, però, del nominativo sbagliato». La spiegazione, se da un lato chiarisce l'errore, dall'altro non soddisfa però il tecnico del Segrate, Antonio Tursi: «Quanto è accaduto è particolarmente grave, non si può accusare di un fatto del genere una società senza nemmeno fare delle verifiche, sarebbe bastato guardare la distinta per capire l'errore. E invece ci hanno subito condannati causando un grande danno di immagine ad una società storica e rispettata, e anche a me, perché mi ritengo responsabile dei giocatori che scendono in campo. Se abbiamo ricevuto una compensazione dal punto di vista sportivo, il danno di immagine invece rimane». E proprio dal punto di vista sportivo la sentenza cambia un po' la coda della classifica, soprattutto per la Settalese, che scala da 28 a 26 punti, trovandosi all'improvviso a un solo punto dalla zona playout in un momento non brillante del campionato. Da non sottovalutare anche il punto recuperato dal Segrate, che ora si trova a -5 dal Senna Gloria e con uno scontro diretto ancora da giocare. Se gli uomini di Tursi dovessero vincere il prossimo turno e i lodigiani perdessero, Senna Gloria-Segrate rischierebbe di diventare il crocevia della stagione per entrambe. 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter