Promozione
11 Marzo 2023
IVREA CHARVENSOD PROMOZIONE PIEMONTE: Claudio Fermanelli risponde duramente all'Ivrea
Che fosse un episodio destinato a fare giurisprudenza l'abbiamo solamente ipotizzato, che potesse portarsi dietro degli strascichi pesanti ne abbiamo avuto la conferma. Dopo la rabbia dell'Ivrea per la ripetizione della partita tra gli Orange di Tosoni e lo Charvensod c'è stata la dura risposta dei valdostani alla presa di posizione degli eporediesi, che non solo non avevano accettato il comportamento del direttore di gara Scidà di Torino (il quale non si è presentato a testimoniare in secondo grado) ma anche le motivazioni che hanno portato i valdostani a fare ricorso. Queste ultime, su tutte, sono rimaste sullo stomaco dello Charva, soprattutto al tecnico Claudio Fermanelli.
Partiamo dal principio: a far scattare la rabbia dello Charvensod sono state le dichiarazioni dell'Ivrea, nella figura del presidente Dario Ravera Chion. Quest'ultimo ha voluto esprimere, a nome di tutto lo staff dirigenziale e tecnico, il proprio disappunto: «Sta diventando sempre più difficile fare calcio, visto e considerato che gli organi competenti non fanno nemmeno bene il loro mestiere. A fronte di un ricorso vinto, dove l'arbitro sostiene di aver preso la decisione giusta, viene dato errore tecnico perché l'arbitro non si è presentato a testimoniare e a confermare la sua tesi».
«Sorvolo sul comportamento dello Charvensod, che fa ricorso nonostante una sua dimenticanza - prosegue Ravera Chion - Ma ci fa rabbia soprattutto il comportamento poco consono dell'arbitro. Se loro presentano delle prove e manca la contro-parte, come fa il Giudice a sentire a dovere le due campane? Per noi questo è un danno su più fronti, dai punti persi ai costi che avremo per giocare a Bollengo in settimana. Saremo rimaneggiati per gli impegni lavorativi, dovremo affittare il campo e soprattutto abbiamo perso dei giocatori per diffida nelle sfide successive proprio a causa dei gialli collezionati contro lo Charvensod. Chiudo con una frase diretta allo Charvensod: quest'anno i playoff rischiano pure di saltare, ma è così sensato fare questi ricorsi? Non ci stiamo giocando la vita, non dobbiamo attaccarci ai cavilli regolamentari».
«Leggo solamente ipocrisia: sono disposto a mettere la mano sul fuoco che l'Ivrea, a parti invertite avrebbe fatto ricorso tanto quanto noi - Tuona Claudio Fermanelli, tecnico dello Charvensod - Hanno proprio poco da parlare. Abbiamo giocato 17' in 10 uomini per una decisione illogica, nessuno può dirmi che cosa sarebbe successo in quei 17' in parità numerica: magari avremmo segnato 1 gol. Forse non è chiaro quello che è successo: il direttore di gara ci ha impedito di fare una cosa prevista dal regolamento e dopo ha mentito nel referto, perché la maglia al rovescio era chiaramente riconoscibile».
Poi lo sfogo diretto all'Ivrea e alle dichiarazioni rilasciate proprio sul ricorso vinto dai valdostani: «Ho fatto leggere l'intervista ai miei ragazzi e si sono fatti tutti una fragorosa risata - prosegue Fermanelli - I signori dell'Ivrea dicono che non avrebbero fatto ricorso, ma sono invece sicuro che a parti invertite l'avrebbero fatto, esattamente come noi "poveretti" dello Charvensod. Certe parole poi portano solo a una guerriglia poi quando ci troveremo in campo mercoledì e noi di sicuro non vogliamo questo: bisogna saper parlare e dire le cose per bene, il disagio dell'infrasettimanale ce l'avremo anche noi».
«Se loro non credono più ai playoff non vuol dire che non ci dobbiamo più credere nemmeno noi - conclude Fermanelli - Non ha senso dire che il ricorso non va fatto perché tanto i playoff non si fanno. Noi abbiamo i nostri obiettivi e vogliamo raggiungerli finché la matematica non ci dirà di no. Le altre sono tutte parole al vento».