Rappresentative
22 Marzo 2023
INTER-RAPPRESENTATIVA UNDER 19 • Uno scatto del pomeriggio di Interello
Dal Como fino all'Atalanta, passando per Monza e Alcione: ora alla lista delle grandi cadute sotto i colpi della Rappresentativa si aggiunge pure l'Inter. La squadra di Medici - fermata sul pari solo dal Sangiuliano City - chiude il suo ciclo di test con un secco 5-1 sui nerazzurri - scesi in campo con un mix di 2005 e 2006 - che porta ben 5 firme diverse: Avinci, Villoni, Ruggeri e Vairani illuminano il primo tempo, mentre Lorusso risponde al timbro di Tamiozzo a inizio ripresa. Un risultato che non lascia dubbi sulle qualità della Rapp, capace di impressionare anche con l'inaspettato passaggio al 4-4-2 prima del ritorno al solito 4-3-3 nel secondo tempo. Tante note positive, forse troppe per i gusti di Medici, che ora dovrà trovare il modo di sciogliere gli ultimi dubbi sui ragazzi da portare con sè al Torneo delle Regioni.
Dal nerazzurro della Dea a quello dell'Inter, la Rappresentativa chiude il suo giro di amichevoli di avvicinamento al Torneo delle Regioni con un altro test in salsa Serie A. Una sfida d'alto livello anche senza alcune stelle della formazione milanese, che scende in campo con un mix tra Under 18 e Under 17 e priva di giocatori del calibro di Zefi - che ha esordito in Primavera -, Berenbruch, Quieto e Vedovati. La qualità di elementi come Tamiozzo, Baldelli e Spinaccè, però, non manca, così come quella dei fidati di Medici, che rispetto ai convocati perde solo Ojeda. Il tecnico si affida così ai soliti, con la novità del modulo: un 4-4-2 - solo provato con l'Atalanta - in cui Avinci viene affiancato da Scarsi, mentre gli esterni Ruggeri e Vairani partono dalla linea dei centrocampisti Jacopo Lanzi e Mutinelli per poi alzarsi in fase offensiva e trasformare lo schema in un 4-2-4. Dietro, invece, Villoni, Galbusera, Velaj e Valtorta fanno da guardia a Vigilati, chiamato giusto a qualche rinvio fuori dai pali in una prima parte di gara che vede la Rapp più presente in zona gol. Al 3' ci prova infatti Ruggeri con un tiro da sinistra sull'esterno della rete, mentre al 12' è Avinci - ancora una volta - a sbloccare la partita: palla rubata a Ortelli, dribbling su Casani e mancino morbido a incrociare nell'angolino. Un gol frutto di uno dei primi errori in fase di impostazione dell'Inter, che anche al 19' rischia qualcosa nelle retrovie, dove Ruggeri - invertitosi di fascia con Vairani - soffia la sfera a un avversario e Avinci appoggia al limite dell'area di rigore per Scarsi, il cui mancino però non gira abbastanza. Poco dopo è invece Jacopo Lanzi a intercettare un passaggio sui 25 metri e a liberare il sinistro di Avinci, che finisce però tra le braccia di Castelnuovo. Ottimi segnali per Medici, spettatore di una squadra che non butta mai via il pallone e anche nelle retrovie lo gestisce con la calma di Velaj. Davanti, poi, c'è un Ruggeri in grande forma, che al 25' parte dalla sua metacampo, protegge palla da un avversario, ne salta un altro mettendo la sfera nello spazio a destra e superandolo a sinistra, poi fa tunnel a terzino, perdendo però il possesso; tuttavia, il numero 11 non si ferma e pressa Di Santo, rubandogli il pallone e ripetendo l'azione di qualche minuto prima: palla ad Avinci, sponda per Scarsi e mancino rasoterra centrale. Il 2-0 non arriva, ma è tempo di secondi perché subito dopo Villoni da destra fa partire un tiro cross che si insacca nell'incrocio opposto. Una rete forse un po' fortunosa, però meritata per il gioco espresso dai bianconeri, che al 30' devono gestire il primo tentativo nello specchio da parte dell'Inter, ovvero un colpo di testa di Ciuffo - bravo a inserirsi sempre negli spazi - che finisce tranquillamente tra le braccia di Vigilati. Tornata all'offensiva, la Rapp fa girare le pedine intorno ad Avinci, con Scarsi che prende posto sull'out di destra e Ruggeri che si posiziona al fianco del Panteròn. Cambiano le posizioni, ma la sostanza è la stessa: la squadra di Medici gioca, e lo fa benissimo. Il gol del 3-0 ne è la dimostrazione: palla forte e orizzontale di Villoni da destra verso il centro, velo di Ruggeri e imbucata perfetta di Vairani per il giocatore della Leon, che davanti alla porta non sbaglia. Una rete da applausi, così come il destro a giro proprio di Vairani al 41', che archivia la prima frazione di gioco su uno straordinario 4-0.
La ripresa inizia ovviamente con la classica rivoluzione dei 22 in campo, e anche con il ritorno al 4-3-3 da parte della Rappresentativa, che lascia Avinci davanti per schierare sugli esterni Eddy Lanzi e Prezioso. A centrocampo, invece, Suardi prende posto in cabina di regia, affiancato da Fall e Minuzzi, mentre dietro Caldera, Martinetti, Paleni e Lorusso si mettono a protezione di Ferloni. Cambio invece solo di interpreti per l'Inter, che come spalla di Tamiozzo sceglie Pinotti e viene premiato al 6': il numero 21 anticipa infatti Suardi su un cross in uscita, parte in contropiede e serve nello spazio Gaverini, che mette dentro proprio per Tamiozzo, bravo a stoppare di petto e a battere il portiere della Rapp con una zampata quasi trattenuta dal numero 12. Una rete che premia il miglior avvio da parte dei nerazzurri - in divisa bianca -, anche se la gioia del gol dura giusto cinque minuti perché all'11' la formazione di Medici ristabilisce il +4: punizione di Suardi da sinistra e schiacciata sul secondo palo di Lorusso, che mette fuori gioco Castelnuovo. Nella parte centrale del match l'equilibrio domina incontrastato, con entrambe le formazioni che suonano giusto un paio di squilli: Ricordi e Minuzzi non inquadrano lo specchio di poco con le loro conclusioni dalla lunetta, mentre Sotgia entra in area e scarica un mancino che Ferloni ingloba. Finisce così 5-1 l'ultimo test della Rapp, che sembra pronta per affrontare al meglio il Torneo delle Regioni, in vista del quale ci sarà almeno un altro allenamento martedì 18 aprile.
RAPPRESENTATIVA-INTER 5-1
RETI: 12' Avinci (R), 26' Villoni (R), 33' Ruggeri (R), 42' Vairani (R), 6' st Tamiozzo (I), 12' st Lorusso (R).
RAPPRESENTATIVA (4-4-2): Vigilati, Villoni, Valtorta, Lanzi I., Galbusera, Velaj, Vairani, Mutinelli, Avinci, Scarsi, Ruggeri. A disp.: Ferloni, Caldera, Martinetti, Paleni, Lorusso, Suardi, Fall, Minuzzi, Prezioso, Lanzi E.. All. Medici.
INTER (4-4-2): Castelnuovo, Miconi, Di Santo, Ortelli, Casani, Maye, Ciuffo, Mazzola, Tamiozzo, Baldelli, Spinaccè. A disp.: Biz, Aidoo, Granziera, Motta, Castegnaro, Sotgia, Gaverini, Ricordi, Lavelli, Pinotti. All. Zanchetta.
ARBITRO: Carenza di Milano.
ASSISTENTI: Lentini di Milano e Pugliesi di Milano.
AMMONITI: Casani (I), Lanzi E. (R), Gaverini (I).
È chiaramente soddisfatto a fine partita Matteo Medici, tecnico della Rappresentativa, che partendo dalla novità del modulo spiega: «Lo abbiamo fatto in una parte del secondo tempo con l'Atalanta, oggi ho voluto riproporlo con degli interpreti diversi. In quell'occasione l'ho fatta coi piccoli, oggi con gli strutturati, infatti nel secondo tempo doveva giocare Ojeda, che però era ammalato, così ho messo Scarsi. Direi che è andata bene, devo provare nuove soluzioni perché ora le scelte cadranno sulla duttilità del giocatore. Purtroppo devo lasciare qualcuno a casa, e anche oggi i ragazzi mi hanno messo ulteriormente in difficoltà perché in questo momento ho 25/26 giocatori che potrebbero essere convocati. Abbiamo provato un modulo tendenzialmente diverso con vari interpreti perché durante il Torneo c'è la necessità di avere gente duttile. I risultati ci hanno dato ragione: abbiamo fatto un grande primo tempo, al pari di quello con il Como». Altro parametro di scelta la condizione fisica, che sarà fondamentale per un Torneo che prevede tre partite in tre giorni nella sola fase a gironi. «È quello che ho detto ai ragazzi, di non pensare che basti mettere in campo la miglior formazione, ma quella che stia bene fisicamente. - prosegue infatti Medici - Ho anche detto che se dobbiamo partire il 20 io non posso pensare di portare uno che il giorno prima durante l'allenamento ha avuto una piccola contrattura perché non la recupero, e questo sta alla loro intelligenza, quindi ho bisogno di gente che viene e sia sana». Dando un'occhiata al Girone C, il tecnico della Rapp commenta sulle avversarie: «Non so molto, so che si stanno preparando, per esempio oggi la Puglia faceva un'amichevole con il Lecce. Per me è una novità perché sono tre anni che alleno, ma non ho mai fatto il Torneo. Mi dicono che Puglia e Lazio di solito sono due delle squadre che arrivano quasi sempre fino alla fine. Il Friuli è un'incognita perché hanno sì poche squadre, ma mi sembra che si allenino ogni lunedì, quindi sarà tosto. La difficoltà però è che si gioca ogni giorno e la partita vale tantissimo perché non si può sbagliare». In tal senso il programma della Rapp per arrivare preparata al massimo, e per scegliere finalmente i 20 convocati, sembra pronto, come spiega Medici per concludere: «Sicuramente ci sarà un allenamento il 18 - probabilmente a Vedano -, ma farò una proposta per trovarci anche una volta prima perché diventa importante provare anche solo due situazioni, due palle ferme, cose che in questi mesi abbiamo fatto alla lavagna e sul foglio. I ragazzi sono bravissimi e ci mettono molto impegno, però è meglio cercare di allenarle nel dettaglio. Se riesco a fare un allenamento prima magari andiamo in 21/22, ma il 18 i dubbi sono sciolti».