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Prima Categoria

Messi alla porta dalla società, reagiscono: «Trattati da schifo da persone false e incompetenti»

Il direttivo propone di dimezzare lo stipendio ma non accettano: dopo le accuse di essere «Bambini e mercenari» i compagni di squadra si compattano e rispondono

FC TORINESE 1894 SQUADRA CALCIO Polonio

TORINESE PRIMA CATEGORIA PIEMONTE: Emanuele Polonio, tra i primi ad essere stato tagliato dalla società oronero

Una situazione che ha fatto esplodere di rabbia l'intero gruppo degli esclusi. Il caos esploso in casa Torinese sta continuando a dilagare e ora, la parola, è toccata ai diretti interessati che hanno salutato la società oronero martedì 28 marzo dopo un acceso confronto con la dirigenza.

Dopo le parole del capitano Marco Mancuso anche altri ragazzi, ovvero Polonio, Sperandio e Schiraldi, hanno voluto rispondere alle dure parole di Sante Squillace e Andrea Mantegari.


POLONIO INVIPERITO: «ATTACCO ALLA MIA PERSONA»

Il più risentito di tutti è Emanuele Polonio: l'attaccante ex Lesna è stato il primo ad essere tagliato dalle alte sfere, venendo accusato di scarso impegno e di una scarsa vena realizzativa (3 gol segnati in stagione). Il classe 1991, però, non ci sta: «Già definirla società è un complimento - tuona Polonio - Citandomi in articoli di giornale e sbandierando cifre e numeri, per la maggior parte inesatti, dimostrano la loro totale assenza di classe eleganza e buon gusto. È vero che mi sono stati offerti 200 euro per rimanere in rosa ed è anche vero che io li ho rifiutati andando via, ma non perché sono un mercenario, ma perché dall'arrivo di Piazza e Mantegari sono stato messo ai margini della squadra, non mettendo quasi più piede in campo. Cosa che prima facevo con frequenza, sentendomi anche parte importante della squadra da settembre a gennaio».

«Devono sapere che un vero mercenario sarebbe rimasto prendendo 200€ mensili e restando in panchina senza entrare un minuto fino a fine stagione. Piazza, dopo la proposta, mi ha detto chiaramente che non ero visto da Mantegari: io che gioco per passione ho deciso di andarmene perché stavo male per una situazione assurda e soprattutto per come sono stato trattato improvvisamente, decidendo così di togliere il disturbo senza troppe sceneggiate. La società mi ha pure fatto i complimenti per l'addio dignitoso e poi escono certe parole». 

«A quanto pare i loro complimenti erano finti - conclude Polonio - Tutto finto dato il rancore che ho colto nei miei confronti, tutto finto come qualsiasi cosa che riguardi la Torinese, che fa dell'apparenza l'unica arma che ha per accattivare o accecare qualche giocatore a firmare per il suo finto progetto. Rispondo poi a Mantegari, che secondo lui noi non abbiamo mai fatto nulla in carriera: io l’ anno scorso ho vinto il campionato mentre lui ha solo allenato in Juniores. Ci ha minacciato di giocare con i Juniores, ora ha realizzato il suo sogno. Mi hanno attaccato come persona, non come calciatore: tutti mi conoscono e sanno chi sono e ogni mio compagno può testimoniarlo. Gioco in prima squadra da quando ho 17 anni e mai nessuno mi ha mancato di rispetto come la Torinese. Mi hanno fatto passare la voglia di giocare a pallone e pensavo fosse impossibile».


IL VETERANO NON CI STA

FC TORINESE 1898 SQUADRA CALCIO Sperandio
LUCA SPERANDIO, EX VICE CAPITANO DELLA TORINESE

Arrabbiato per il trattamento ricevuto anche il calciatore che più di tutti aveva militato nella Torinese, ovvero Luca Sperandio: «Non mi viene niente in tasca a parlare, ma sono convinto che dopo questi giorni da quella società se ne andranno tutti. In questa società la gente viene trattata malissimo, in molti di noi hanno perso soldi questa stagione e la scorsa, ci siamo allenati con le docce fredde, con il campo pieno di sabbia e a volte senza illuminazione. Non me ne frega niente del fattore economico, ma non posso tollerare di venire trattato da schifo. Non può essere un caso se 100 persone circa che sono passate da lì ne parlano tutti male. Ma vi sembra normale? Sono tutte pazze? Quando giochi con la dignità delle persone non va più bene: stanno negando l'evidenza».


SCHIRALDI: «SITUAZIONI STUDIATE PER FARCI FUORI»

FC TORINESE 1894 SQUADRA CALCIO Schiraldi

SIMONE SCHIRALDI, TRA I CALCIATORI IN USCITA IN CASA TORINESE

Un altro dei senatori che ha salutato martedì sera è stato Simone Schiraldi, risentito anche lui del trattamento ricevuto. «Quella di Polonio è stata la situazione peggiore di tutte - spiega Schiraldi - Non mi interessano molto le parole della società, non c'erano proprio più le condizioni per proseguire. In realtà ci sono stati anche problemi economici, ragazzi non pagati lo stesso giorno, fotocopie di bonifici che in realtà non erano arrivati, ma la società si è sempre scusata e prodigata a risolvere, in primis Sante Squillace. Poi vanno sommati gli altri problemi: mancanza del vestiario di società, docce fredde, mancanza di luci. Hanno perso di credibilità su ogni fronte: hanno fatto promesse che non hanno mai mantenuto e la situazione si è conclusa con gente insultata in colloqui individuali».

«Sono uscite parole folli, ci hanno detto parole folli - prosegue Simone - A me hanno accusato, tra ottobre e novembre, di fare serata e tornare distrutto al campo, non in grado di giocare. Ho 35 anni e una famiglia, ma dove devo andare? Ragazzi come Polonio non hanno mai saltato un allenamento e sono stati trattati a pesci in faccia, è stato messo ai margini dal nuovo allenatore a priori e nonostante ciò è venuto ad allenarsi. A me sembrano situazioni studiate a tavolino per farci fuori: mettevano le persone in condizioni tali dove loro ne uscivano puliti e i giocatori in difetto. Prendo il caso Polonio: gli hanno offerto 200 euro circa al posto di 330, sono venuti meno agli accordi presi e nel rifiuto della situazione passava dalla parte del torto il giocatore. Ste cose non si fanno, vanno contro la morale».

«Mi è capitato di giocare in società con disponibilità di un decimo della Torinese, ma con la consapevolezza di cosa sono, costruendo qualcosa di positivo. Alla Torinese è l'esatto oppostoconclude Schiraldi - Non sanno gestire i problemi in modo costruttivo, prendono in giro le persone e vengono meno nei valori umani, sportivi, di credibilità e di competenza. Mi hanno accusato di cose false, ci hanno accusato di remare contro l'allenatore, tutte fesserie. Io ho provato al meglio delle mie possibilità ad isolarmi dalle problematiche, grazie anche a Leonardo Romero che mi ha aiutato. A una certa, però, la situazione è diventata intollerabile».

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