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Perde 6-0 in casa e lascia la panchina dopo più di 3 anni: «Tiferò per la loro salvezza»

Al posto del condottiero del salto di categoria arriva un allenatore dal settore giovanile

De Vecchi Costamasnaga

PROMOZIONE COSTAMASNAGA • Simone De Vecchi si separa consensualmente dalla società lecchese a 4 giornate dalla fine

A quattro giornate dalla fine del campionato e dopo una pesante sconfitta in un delicato faccia a faccia per la salvezza, il Costamasnaga decide di dare una scossa alla sua stagione: via Simone De Vecchi, dentro Dario Di Palma. Condottiero del salto dalla Prima Categoria alla Promozione, il tecnico - di comune accordo con la società - cede il suo posto in panchina al collega dell'Under 16 dopo il 6-0 subito tra le mura di casa nel match con il GrentArcadia, che ha complicato la posizione in classifica della squadra.

LA CRISI E LA DECISIONE

La recente batosta interna spicca sicuramente, ma è solo l'ultimo tassello di un periodo negativo per il Costa, che dopo il pareggio di Biassono - subito allo scadere - ha collezionato 5 sconfitte in 6 giornate, ritrovandosi in piena zona playout. La sfida con il Grenta, squadra decisamente più in forma ma pur sempre in lotta per la salvezza, era l'occasione giusta per rilanciarsi, e invece il pesante ko ha fatto allontanare la safe zone a 7 punti e il primo slot dei playout a +4. Da qui la decisione di separarsi per provare a dare una sterzata, come spiega il tecnico De Vecchi: «Dopo la partita ci siamo fermati a fare quattro chiacchiere e abbiamo subito convenuto che c'era qualcosa che non andava. Era una gara importante e l'abbiamo steccata in maniera roboante, troppe cose non andavano e alla fine non ci sono molti cambiamenti da porter tentare, l'unica era cambiare guida tecnica. Io in primis sono una persona molto autocritica, credo che se perdiamo 6-0 uno scontro diretto vuol dire che non sono stato in grado di preparare adeguatamente la squadra, sia dal punto di vista tattico, tecnico che caratterialmente. Era giusto provarle tutte, e in quel momento abbiamo pensato insieme che dovessi farmi da parte e che la guida venisse presa da qualcun altro».

Una separazione consensuale che, come detto, arriva al termine di un periodo difficile in termine di risultati, rispetto al quale l'ormai ex allenatore del Costa spiega: «Quando le cose non vanno bene gli errori sono di tutti. Sicuramente ci siamo trovati in un momento delicato della stagione con una rosa corta, non in senso numerico, ma nei ruoli chiave. Nelle retrovie ora avevamo Molteni squalificato per due giornate, c'erano disponibili solo due centrali - Magno e Galli - adattati l'anno scorso in quel ruolo e avevamo appena recuperato Pellicciari dopo un anno da un'operazione alla vertebra, quindi difensivamente abbiamo sempre sofferto moltissimo. A livello di nomi come rosa magari non siamo inferiori a nessuno, però abbiamo perso Talon per un problema alla spalla e senza di lui non avevamo un riferimento offensivo con le sue caratteristiche fisiche. Anche a livello di centimetri abbiamo concesso sempre molto. Questa squadra però ha sempre dato la sensazione di potersi salvare e mi auguro che questo servi per dare una sterzata. Farò il tifo per loro perché sono affezionato a tutti».

LA MOSSA DI CASTELNUOVO

Parole al miele quelle di De Vecchi che trovano conferma anche nel racconto del direttore sportivo Fabrizio Castelnuovo, che sulla decisione di cambiare guida tecnica racconta: «Dopo la rovinosa caduta in casa eravamo arrivati alla fine. Con il mister abbiamo un ottimo rapporto, io stesso ne ho parlato con lui per primo per cercare di riaddrizzare la situazione, che è quello che ci auguriamo entrambi. Lui ci ha provato in tutti i modi, le colpe non sono assolutamente sue, ma di tutti: mie, della società, della squadra. Quando gli ho detto che dovevo dare una scossa lui era d'accordo, in fondo siamo amici, abbiamo un ottimo rapporto e continuerà a essere così. Mesi fa ne avevamo già parlato perché mi aveva comunicato che se era lui il problema era disponibile a farsi da parte, però abbiamo tenuto duro fino alla gara di ieri, dove una decisione ho dovuto prenderla. Diamo una scossa e vediamo di concludere la stagione nel migliore dei modi».

Analizzando il periodo negativo nel girone di ritorno, Castelnuovo offre il suo punto di vista: «Le problematiche sono molteplici a essere sinceri, più che altro la questione è che ultimamente la squadra ci metteva poco mordente, poca voglia. Al primo gol preso ci sedevamo subito, era subentrata quella che chiamo l'abitudine a perdere: subisci una rete e ti dici che ormai hai perso. Quando subentra quel fattore è dura tirarsi su». Da qui l'unica decisione possibile per provare a invertire rotta a quattro gare dalla fine del campionato, ovvero cambiare allenatore e optare per una scelta interna. «Ho pensato di mettere in panchina un esterno, però sarebbe dovuto venire per 4/5 partite senza conoscere la rosa e con il bisogno di ambientarsi, e non avevamo il tempo necessario. - prosegue il direttore sportivo dei lecchesi - Ci serviva qualcuno di interno come Di Palma, che è sempre venuto a vederci e conosce la squadra».

IL TRAGHETTATORE

Ciò che si profila ora, dunque, è che l'allenatore dei classe 2007 prenda il timone per portare la barca in porto nelle ultime giornate, e poi, anche in base a come andrà a finire, verrà definito il nuovo tecnico per la prossima stagione. Prima di pensare al futuro, però, c'è un campionato da finire «al meglio possibile. - come dichiara proprio Di Palma, che sulla nuova sfida prosegue - Penso che la società si aspettasse un altro tipo di campionato per i giocatori in rosa, ora vedremo di lavorare soprattutto dal punto di vista mentale per fare quadrato e mettere insieme tutti i pezzi». Alla prima esperienza tra i grandi e al primo anno in società, la nuova guida del Costamasnaga, che esordirà domenica 16 a Calolziocorte, chiosa: «La società mi ha chiesto di dare una mano e penso sia giusto aiutarla, nel limite delle mie possibilità. Per me è la prima volta che alleno una prima squadra, però spero di poter dare il giusto contributo».

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