Under 19
15 Aprile 2023
UNDER 19 ARS ROVAGNATE • Matteo Gullotta, a segno su calcio di rigore
Sembrava il concretizzarsi di un sogno per l'Ars Rovagnate, che dopo aver battuto la capolista già pregustava la seconda vittoria di fila con conseguente conquista dei playout e retrocessione evitata, e invece si è rivelata l'inizio di un'agonia. Per conoscere il destino dei biancorossi bisognerà infatti aspettare la pronuncia del giudice sportivo, attesa probabilmente per giovedì. A una decina di minuti dalla fine gli animi si scaldano, dopo un contrasto si scatena un parapiglia e i tifosi di casa sembrano lanciare una bottiglietta nel recinto di gioco - spazio all'interno della recinzione -, ma non sul terreno di gioco - spazio compreso tra le linee del campo. Quell'evento, però, porta l'arbitro a sospendere la partita sul risultato di 2-1.
La goccia che fa traboccare il vaso cade nel cuore del secondo tempo, dopo una buona ora di gioco arricchita da tre gol. Pronti, via e il Rovagnate, conscio di dover vincere per rientrare nella forbice dei playout, passa subito in vantaggio grazie al timbro del bomber Milesi, che sfrutta un'imbucata centrale per punire la difesa milanese. La botta è forte per il Pozzuolo, che per buoni venti minuti resta in balia dei biancorossi, incapaci però di capitalizzare le occasioni di Proserpio e Fumagalli. Un po' a sorpresa, però, arriva il pari ospite, al 21': Misani crossa a giro, Di Cianno aggancia, si gira e trafigge il portiere. È il punto di svolta della frazione, che da questo momento prende una piega più equilibrata. Infatti, nonostante sia sempre il Rovagnate a fare più la partita, gli ospiti iniziano a farsi pericolosi, con una punizione da distanza siderale di Misani e con la successiva mischia da angolo. Prima del duplice fischio, però, Milesi fa ancora in tempo a cestinare il 2-1, tirando alto un ghiotto pallone filtrato in area da rimessa.
Anche nella ripresa a sfiorare per primo il gol, immancabile, è Milesi, che al quarto d'ora sfrutta un corner per incornare in area, ma il pallone fa la barba al palo. Un'occasione che dà forza ai ragazzi di Ivan Galbiati, i quali iniziano a sbilanciarsi alla ricerca del gol che garantirebbe i playout. Il Pozzuolo lo sa e prova ad approfittarne, ma i bianconeri trovano Gullotta in immolamento sulla propria strada verso il vantaggio. Non sono solo i gol a fioccare, ma anche i falli. Un parapiglia al 25' incendia gli animi e provoca l'espulsione di Martinenghi, per proteste. In superiorità numerica, i padroni di casa iniziano a premere sempre più, fin quando alla mezz'ora Migliore travolge Mercuri, la mezzala richiamata per l'occasione dalla prima squadra. Dal dischetto si presenta il glaciale Gullotta, che con un piattone di destro spiazza il portiere. Sembrerebbe avere la strada spianata verso la vittoria il Rovagnate, ma la partita sfugge completamente di mano al direttore di gara. Il tifo aumenta e al primo contrasto è inevitabile la rissa e dalla tribuna dei tifosi dell'Ars, gli UltrARS, sembra volare una bottiglietta di plastica. È la goccia che fa traboccare il vaso per il direttore di gara, che fischia la fine con 10 minuti di anticipo.
A rimanere in sospeso oltre al match è ora uno dei due playout del Girone C, oltre che la situazione relativa a un secondo posto che, però, da settimane non vale più l'accesso alla fase finale. Senza il risultato dell'Ars resta in attesa l'AlbinoGandino, che con una non vittoria dei biancorossi sarebbe salvo per la forbice di punti, mentre là davanti la gara in meno del Pozzuolo lascia un rebus: con i tre punti i brianzoli sarebbero terzi a pari merito con lo Scanzorosciate secondo e la Speranza Agrate quarta - posizionamenti decisi dalla classifica avulsa -, se questi invece non dovessero arrivare la formazione di Panara finirebbe il campionato quarta, lo Scanzo terzo e la Speranza seconda in virtù degli scontri diretti a favore con i giallorossi.
Sì ma quindi cosa succederà? E quando? La risposta alla seconda domanda è, con ogni probabilità, giovedì, giorno d'uscita del comunicato ufficiale. Per la prima, invece, gli scenari sono tre:
Qualora dovesse avverarsi uno dei primi due scenari si risolverebbero anche le due situazioni di classifica, altrimenti bisognerebbe aspettare di rivivere il match da capo.
Ovviamente infervorato, Ivan Galbiati, tecnico del Rovagnate, ci tiene a mettere subito le cose in chiaro: «L'errore vero è stato mandare qui, per una partita che si sapeva essere accesa, un arbitro con un solo anno e mezzo d'esperienza. Io nel pre-partita, memore anche della partita contro la Leon, lo avevo solo pregato di stare sul pezzo, mentre coi miei ragazzi non l'ho messa sul piano dell'agonismo, ma solo di cercare di giocare a calcio. Cosa che purtroppo non ho visto in alcuni ragazzi del Pozzuolo».
Punzecchiato sul punto, il tecnico ospite, Marco Panara, pur senza aggressività, ribatte: «Senza quel lancio della bottiglia la partita sarebbe finita. Per quanto mi riguarda, vedere una partita di ragazzi finire così è una sconfitta per tutti. La partita era sì diventata maschia, ma sembrava su un binario gestibile. Mi sono già scusato, e mi scuso di nuovo, se qualche mio giocatore ha sbagliato».
In chiusura torna a parlare Galbiati, che aggiunge: «In fondo era una bottiglia, dai. Per noi era una partita fondamentale, che è stata decisa da episodi da cui è nato il nervosismo finale. Ribadisco, comunque, che l'arbitro non aveva il polso per gestire la partita. Anche nel caso dell'espulsione non bisogna stare lì a discutere: l'arbitro deve agire. Secondo me, prima di andare ad arbitrare un Regionale A, ci sarebbe bisogno di un altro percorso».