Torneo delle Regioni Under 19
24 Aprile 2023
RAPPRESENTATIVA PUGLIA UNDER 19 • Oscar Mawa e Giuseppe Nestola, autori di una doppietta a testa per i pugliesi
Era una partita che contava tutto per il Lazio e praticamente nulla per la Puglia, già fuori dai giochi e con le valigie in mano per tornare a casa. Morale della favola: a uscire a testa alta (altissima) dal campo sono i pugliesi di Vincenzo Tavarilli, che vincono dilagando per 6-2, spezzando i sogni di gloria e di doppietta-Scudetto per l'Under 19 del Lazio. Una partita che la Puglia vince masticando però un po' di amaro, perché lascia addosso la cattiva sensazione che qualcosa in questo Torneo delle Regioni non abbia funzionato per il meglio, visti i valori messi in campo dalla rosa del sud Italia.
Della stessa idea è il tecnico, Vincenzo Tavarilli. L'allenatore a fine partita è rilassato ma comunque dispiaciuto per quello che è stato il percorso nella competizione: «Qualcosa è andato storto. I ragazzi sono quelli che si sono visti oggi, io ne sono sicuro. Prima della gara ho chiesto di dimostrarmi di non aver fatto un errore nello scegliere loro per venire qui. Mi hanno dato ragione, perché hanno fatto una grandissima partita». E se si dovesse cercare quello che effettivamente non ha funzionato, secondo Tavarilli si potrebbe ritrovare nella «pressione. Secondo me qualcuno negli ultimi giorni ha avvertito tanto il peso del palcoscenico e della competizione».
«Nelle amichevoli è diverso, perché giochi con più leggerezza e senza avere la necessità di fare a tutti i costi il risultato. Pensi più a divertirti. Secondo me è mancato questo, qualcuno non c'era proprio con la testa», ha continuato il tecnico, che poi ha concluso: «Siamo contenti ma anche un po' arrabbiati. I ragazzi lo sono, perché hanno capito che si poteva fare molto meglio. Però con questa vittoria abbiamo almeno onorato l'impegno e torniamo a casa con questa piccola soddisfazione».
Qualche ora dopo, in albergo, parla anche Cesare D'Amico, capitano classe 2004 della Puglia: «Oggi tutti abbiamo fatto una grandissima gara e siamo felici di questo perché i tre punti ci hanno permesso di non chiudere all'ultimo posto». La vittoria è però un'arma a doppio taglio in questo caso: «Quasi sarebbe stato meglio non vincere [ride, ndr] perché adesso ci mangiamo le mani: sicuramente potevamo fare meglio di così e dovevamo farcela».
Anche per il cap la pressione ha giocato un brutto scherzo: «Non siamo riusciti ad avere la testa giusta. Ci siamo fatti prendere dalla situazione e da tutto quello che comporta l'essere qui e non abbiamo avuto la capacità di esprimerci come sappiamo fare. Oggi tutte le pressioni ce le avevano loro, noi giocavamo senza pensieri e infatti i risultati si sono visti».
Due gol per il numero 20 della Puglia, Giuseppe Nestola, che parte titolare e nel secondo tempo gonfia due volte la rete: prima il gol del 3-2 e poi quello del 6-2, chiudendo la goleada dei pugliesi. E se il centro al 10' della ripresa è stato fondamentale per le sorti della partita, quello arrivato al 28' del secondo tempo l'attaccante lo ha voluto dedicare a fine partita alla sua ragazza.
Esultanza con dedica nel post-gara per Giuseppe Nestola
«Dedico il mio gol alla mia ragazza», ha detto Giuseppe spiegando che «in campo non ho voluto esultare per rispetto degli avversari, ma quando ho gonfiato la rete ho pensato a lei e per questo voglio dedicarle la doppietta».
Il viaggio del Lazio, per quanto riguarda l'Under (Under) 19 di Antonio Macidonio, si ferma dunque alla fase a gironi. Era uno scenario che il tecnico aveva messo in conto: «Siamo una squadra giovane, visto che i ragazzi sono tutti classe 2005. Con i 2003, per esempio, la differenza di età, esperienza e fisico è tanta e in alcune situazioni fa la differenza». Tuttavia, ci sono degli aspetti positivi perché questa «per la squadra è stata comunque un'ottima esperienza. La scelta di giocare con una rosa completamente sotto età ovviamente comportava delle difficoltà ma i miei riusciranno a trarre del positivo da tutto questo: tra qualche anno queste partite faranno la differenza nel loro bagaglio».
E per quanto riguarda la partita con la Puglia, l'allenatore ha detto: «Non sono sorpreso, perché il copione è stato quello visto nelle due partite precedenti. Un grandissimo primo tempo e poi il crollo verticale nella ripresa dovuto alla differenza di prestanza fisica». L'aver giocato sotto età si è fatto sentire ma non troppo: «Assurdo se ci pensi: tre primi tempi giocati alla grande, passando in vantaggio e poi sciupati perché nei secondi facevamo veramente tanta fatica. Però ripeto, ci aspettavamo uno scenario del genere. Peccato, perché avremmo meritato qualcosa in più».