Under 19
29 Aprile 2023
CALVAIRATE-SOLBIATESE UNDER 19 • Da sinistra verso destra: Lorenzo Messina Pedron, Andrea Sottocasa e Matteo Andreotti, tra i migliori dei nerazzurri
Soffre, ringrazia il palo, reagisce e, soprattutto, vince. La Solbiatese espugna il campo della Calvairate grazie a una gran punizione di Pedron nel primo tempo, quanto basta per punire i milanesi, più presenti in zona offensiva, ma meno efficaci, e anche un po' sfortunati. Il palo interno di Petrosino dopo neanche un quarto d'ora grida vendetta, così come un'occasione clamorosa gettata al vento da Roveri a 180 secondi dal fischio d'inizio, specchio di una sfida maledetta per i biancorossoblù. Arrivati alle semifinali regionali, però, gli errori non sono perdonabili e i nerazzurri, più ordinati passata la burrasca iniziale e capaci comunque di farsi sentire là davanti, si aggiudicano il primo round.
Una presenza costante contro una piacevole sorpresa, anche se ormai non la si può più definire tale. È questa la sfida tra Calvairate e Solbiatese, tra chi arrivò anche l'anno scorso alle semifinali regionali dopo aver vinto Coppa e campionato - in questa stagione è arrivato "solo" il secondo trofeo - e chi, invece, da neopromosso si è aggiudicato a sorpresa il Girone A, confermandosi però nell'Olimpo della categoria eliminando lo Schuster ai quarti di finale. Come? Ai rigori, gli stessi che sono serviti ai padroni di casa per avere la meglio sul Morazzone, eterno rivale proprio della Solbiatese in campionato. Differenze e punti in comune che rendono più frizzante una sfida gasante fin da subito, con i milanesi vicinissimi al gol dopo appena due giri di lancette: errore nelle retrovie di Parisi, palla soffiata da Roveri e destro a tu per tu con Copreni sparato clamorosamente sopra la traversa all'ingresso dell'area di rigore. Subito un lampo per una partita che si promette quantomeno rapida, con il 4-3-3 di casa pronto a slittare sugli esterni, dove agiscono le catene Basini-Roveri e Ghebremariam-D'Erchie e, soprattutto, le mezzali Petrosino e Orlandi, contro la densità nel mezzo degli ospiti, schierati con un 4-3-1-2 in cui Rizzato - vertice basso del rombo - si abbassa sulla linea dei difensori per impostare e Ballgjini sale a pressare là davanti nello spazio tra Sottocasa e Pedron. Il primo squillo nerazzurro, però, è di Gnocchi, che con un destro al volo dalla distanza su un calcio di punizione rigettato al mittente manca lo specchio non di molto. Chi invece la porta la prende e costringe Copreni alla prima parata - semplice - del match è D'Erchie, servito a destra al limite dell'area da Ghebremariam, bravo a proporsi su un tracciante che taglia tutto il campo in diagonale. La grande occasione della Calvairate, però, è quella che arriva al 16', quando Roveri lavora un pallone a sinistra e lo lascia di tacco a Petrosino, che colpisce il palo interno opposto con un destro a giro sputato fuori dalla linea. Passato lo spavento, la Solbia cerca di reagire e si affida al suo giocatore più ispirato, ovvero Pedron, che prima (16') fa palo-gol dopo aver fatto fallo e poi (20') su una rimessa laterale respinta calcia un po' a lato al volo. Sono segnali, però, e la Calvairate non fiuta il pericolo, che al 27' diventa realtà: calcio di punizione dai 25 metri per i varesotti, alla battuta proprio Pedron, che punisce un Carella non ben posizionato con un bel destro a incrociare sul suo palo. La banda di Curioni non accusa troppo il colpo, provando a farsi sentire pure sulle palle inattive, ma Ghebremariam al 37' impatta in direzione opposta sulla punizione di Petrosino. La zuccata che prende il bersaglio è invece quella di D'Erchie - sempre su palla telecomandata del numero 10, nata dopo un bello scambio Orlandi-Ghebremariam sventato nell'area piccola -, che trova però la pronta presa centrale di Copreni. Con la palla tra i guantoni del numero 1 della Solbiatese finisce un primo tempo di maggior creatività milanese, ma più efficacia varesotta.
Se nella prima frazione di gioco ad aprire le danze ci pensa la Calvairate, nella ripresa chi veste subito i panni del protagonista - o meglio, continua a indossarli - è Pedron, che riceve a sinistra un pallone recuperato da Rizzato e costringe Carella alla deviazione in tuffo sul palo opposto. Non è l'inizio, però, di un monologo Solbiatese, anzi, è il messaggio che fa scattare la suoneria dei milanesi. Nel giro di tre minuti i biancorossoblù riescono infatti ondeggiando da un lato verso l'altro a crea con dei cross - alti o bassi che siano - qualche grattacapo: il primo (5') un tiro di Roveri su appoggio al limite di D'Erchie, che viene respinto da Andreotti; il secondo (6') è un mancino volante in zona area piccola di Petrosino murato da Gnagne sempre su assist di Ghebremariam; il terzo (8') è un sinistro fuori portata di Basini su un traversone rasoterra sempre del capitano bucato da Roveri. Con un pareggio che sembra nell'aria, Giubilini, tecnico ospite, inizia a mischiare le carte togliendo Gnocchi per far spazio a Diana e rompere il ritmo di casa, permettendo così ai suoi di riaffacciarsi in avanti con un colpo di testa di Sottocasa ben bloccato in tuffo da Carella. Uno spunto dei nerazzurri che passano nel frattempo al 3-5-2 per dar man forte sugli esterni, ma ancora costretti ad affidarsi al muro di Andreotti su un tentativo di Petrosino e, subito dopo, all'ottimo tuffo di Copreni sul tiro al volo di Orlandi. Un minuto più tardi è invece Romano a fare una conclusione quasi fotocopia, più facile però per la presa del numero 1 dei padroni di casa, che provano a spaventare i nerazzurri a metà secondo tempo con un altro tentativo targato Petrosino, il cui gran destro da fuori area volteggia in aria, ma viene parato in due tempi dall'estremo difensore della Solbiatese. Ancora niente da fare dunque per Curioni, che prova a cambiare gli interpreti nel corso della ripresa, senza però pescare il jolly dal mazzo, incartato proprio da quel cambio modulo degli ospiti. L'ultima fase del match sfila infatti sempre su dei buoni ritmi, ma con una pericolosità minore da entrambe le parti. L'1-0 resiste così, e i ragazzi di Giubilini posso tornare a casa con un vantaggio che, seppur minimo, male non fa.
CALVAIRATE-SOLBIATESE 0-1
RETE: 27' Pedron (S).
CALVAIRATE (4-3-3): Carella 6, Ghebremariam 7.5, Basini 6.5, Ghiacci 6.5, Fontana 6.5, Rizzolini 7, D'Erchie 7 (38' st Russo sv), Orlandi 6.5, Iori 6 (20' st Mannarà 6), Petrosino 7.5, Roveri Fe. 6 (20' st Sirtori 6). A disp. Colombi, Bordoli, Nicora T., Rosetti, Buonocore, Guatto. All. Curioni 6.5. Dir. Fontana Rava.
SOLBIATESE (4-3-1-2): Copreni 7, Gnagne 6, Sessolo 6, Rizzato 7, Andreotti 7.5, Parisi 6.5, Romano 6.5, Gnocchi 6.5 (12' st Diana 6), Sottocasa 7, Pedron 8 (23' st Esposito 6), Ballgjini 6.5 (31' st Galli sv). A disp. Vitale, Savogin L., Savogin M., Finoli, Rosetta. All. Giubilini 7.
ARBITRO: Salamon di Pavia 6.5.
AMMONITI: Rizzato (S), Orlandi (C), Ghebremariam (C).
CALVAIRATE
Carella 6 Viene colto di sorpresa sulla punizione dell'1-0, anche se forse è il posizionamento troppo centrale a fregarlo. Si riscatta in un paio di occasioni nella ripresa, tra una buona presa e un bel tuffo,
Ghebremariam 7.5 Una costante fonte di apprensione per gli avversari. Che sia proponendosi sull'out di destra, dove crea occasioni sia inserendosi che crossando, o che sia una zuccata su palla inattiva, c'è spesso il suo zampino nelle iniziative dei milanesi. Dietro legge bene le intenzioni dell'avversario, davanti dimostra pure una certa lucidità quando si inventa una ruleta nell'area di rigore avversaria agli sgoccioli del match.
Basini 6.5 Con un cavallo che spinge dalla parte opposta, la sua fascia diventa inevitabilmente più terreno difensivo che offensivo. Nelle retrovie, comunque, ripulisce un paio di palloni difficili.
Ghiacci 6.5 Non si scompone troppo sotto pressione, vincendo anche qualche duello aereo. Di pericoli per vie centrali non ne arrivano troppi, soprattutto dal suo lato, ma il duello con Sottocasa non è semplice.
Fontana 6.5 Difficile saltarlo nell'uno contro uno, sceglie spesso il tempismo giusto, anche se concede qualcosa di troppo a un Pedron di difficile gestione.
Rizzolini 7 Pressa senza sosta e quando ha il pallone lo gestisce con calma, sfuggendo anche dalle situazioni più complicate.
D'Erchie 7 Registra il primo tiro in porta della partita e ci prova pure di testa. Uno dei più attivi nella prima frazione di gioco, parte forte anche nella ripresa. Costante. (38' st Russo sv).
Orlandi 6.5 Buone geometrie, ricevo un giallo abbastanza presto, ma sa come gestirlo.
Iori 6 In attacco per vie centrali è sempre ben coperto e non riesce a districarsi dalla coppia difensiva avversaria, se non con un paio di tentativi in profondità poco fruttuosi.
20' st Mannarà 6 Qualche sportellata e un paio di palloni strappati a centrocampo, là davanti però il blocco centrale nerazzurro è solido.
Petrosino 7.5 Il suo è un bel tiro, ma il palo - e la sfortuna - gli dicono di no. Che il piede destro sia registrato sulle giuste frequenze è evidente, sia quando va a calciare - cosa che fa più di tutti nella sua squadra - sia quando c'è bisogno di servire un compagno, vedi sui calci piazzati.
Roveri 6 Parte forte, ma si divora subito l'1-0 con un destro alto da ottima posizione. Rimedia lasciando apparecchiato a Petrosino un tiro respinto solo dal palo, ma il liscio a inizio secondo tempo è lo specchio di una partita non giocata sui soliti livelli.
20' st Sirtori 6 Subentra in un momento difficile della gara, in cui i biancorossoblù non riescono più a sfruttare al massimo le fasce. Ci mette impegno, che però non basta per rompere la serratura ospite.
All. Curioni 6.5 Da un potenziale 2-0 dopo neanche un quarto d'ora a una sconfitta per 1-0: non è serata e lo si capisce dalle prime due palle gol. I suoi sono più presenti in zona offensiva, creano di più tra palle alte e soluzioni da fuori area, resistono anche ai tentativi dei nerazzurri, ma alla fine non strappano un pareggio che poteva starci.
La formazione titolare della Calvairate
SOLBIATESE
Copreni 7 Attento sul primo tiro in porta, ringrazia il palo sul secondo. Dimostra una salda presa sull'ultimo tentativo dei primi 45 minuti di gioco, ma la parata più importante arriva nella ripresa, quando su un tiro da fuori area che gli rimbalza davanti riesce a deviare la conclusione in corner tuffandosi alla sua sinistra. Un intervento da non gridare al miracolo, che però è importante in quella fase della gara.
Gnagne 6 Nonostante le lunghe leve perde qualche duello in velocità sulla fascia destra. Sugli esterni, infatti, è dove si balla maggiormente. Prova a rifarsi con un calcio di punizione dalla distanza calciato però rasoterra e di facile presa per Carella.
Sessolo 6 Lascia spazio a qualche combo di troppo sull'out di sinistra, dove legge bene solo alcune situazioni.
Rizzato 7 Si piazza in mezzo alla difesa quando c'è da impostare l'azione ed è bravo nel rompere quella avversaria quando si va per vie centrali.
Andreotti 7.5 Rompe le righe senza paura quando c'è da fare un anticipo, che gli riesce sempre, aereo o terreno che sia. Nella ripresa riesce pure a murare un paio di conclusioni della Calvairate.
Parisi 6.5 Pronti via e fa un brutto errore, ma fortuna vuole che non si trasformi nel gol del vantaggio avversario. Nessun problema comunque, lui si riprende subito e svolge un'ottima marcatura su Iori.
Romano 6.5 È rapido a centrocampo, dove trova pure lo spazio per provare una buona conclusione al volo.
Gnocchi 6.5 Il primo tentativo nerazzurro è suo, poi pensa a sgusciare nel centro conquistandosi qualche fallo.
Sottocasa 7 Ha veramente un ottimo controllo della sfera. Spiove dal cielo? Mette il piedino e l'addomestica senza stress. In zona gol l'unico vero squillo è un bel colpo di testa, però con le sue abilità riesce a far respirare la squadra e offre sempre un punto di riferimento là davanti.
Pedron 8 Ha un gran destro e lo fa capire quando, a fischio dell'arbitro già avvenuto, spara un siluro che becca il palo e poi entra. Gol non valido? No problem, tempo qualche minuto e pesca il coniglio dal cilindro su punizione. Continua sull'ottima onda anche a inizio ripresa costringendo Carella a mettere il guantone su un tiro a giro, poi esce dal campo lasciando quello che, al momento, è il timbro decisivo di una semifinale regionale.
Ballgjini 6.5 Emerge meno rispetto al compagno di reparto là davanti, ma con la sua velocità mette apprensione quando c'è da attaccare il portatore di palla. È sempre sul pezzo. (31' st Galli sv).
All. Giubilini 7 L'avvio non è dei migliori, serve tempo per prendere le misure su un campo diverso e su un avversario che, invece, sa come muoversi. Passato lo spavento, i suoi riescono a contenere i tentativi dei milanesi fuori dalla propria area di rigore, limitando gli interventi di Copreni e costruendo un paio di chance là davanti. Una partita più di contenimento che di sviluppo, ma fatto bene, soprattutto da metà secondo tempo in poi.
L'undici titolare della Solbiatese
ARBITRO
Salamon di Pavia 6.5 Alcune decisioni sono opinabili e fischia tanto, forse troppo, ma tiene un metro di giudizio coerente per tutta la partita.