Promozione
30 Aprile 2023
PROMOZIONE GRENTARCADIA-SPERANZA AGRATE • Matteo Pirola, autore del pareggio per il GrentArcadia
Dagli attimi di apprensione per Ghezzi, uscito nel primo tempo in ambulanza per un infortunio al ginocchio, alla festa, contenuta, per la salvezza, finalmente matematica. Il GrentArcadia riprende con Pirola la Speranza Agrate, costringendola a dover addio ai playoff e salpando definitivamente via dal mulinello dei playout.
Una Valgreghentino ingrigita da nubi minacciose che rendono concreta la prospettiva della pioggia e di un conseguente terreno pesante. Ulteriori ombre si abbattono sul pomeriggio dopo appena tre minuti di gioco; la Speranza Agrate imbastisce nella metà campo rivale prima che Morlacchi appoggi il pallone oltre la linea laterale; il pubblico volge lo sguardo verso la trequarti di casa, dove giace Ghezzi, contorto dal dolore al ginocchio. Il numero 10 di Perziano rimane supino sul terreno di gioco e ben presto, in tribuna, prende forma la convinzione che il guaio sia serio, visti gli sguardi imbronciati dei restanti ventuno sul campo, le mani tra i capelli di qualcuno e le corse dello staff di casa per chiamare ed accogliere i soccorsi, giunti sul posto con l’ambulanza dopo una manciata di minuti. L’auspicio è che la guarigione sia per lui rapida. Citterio rileva il compagno infortunato e si posiziona sul fronte d’attacco, componendo un tridente offensivo con Lozza e Resnati. È proprio da questi ultimi che origina il primo, vero affondo di giornata; la pressione di Resnati risulta decisiva per creare un ghiotto presupposto da rete ma la conclusione impacciata di Lozza non onora lo sforzo del compagno e la sfera si perde alta. Il fronte si capovolge e la formazione di Altarelli risponde a tono, attraverso una stoccata di Delaj respinta con i pugni da Rovida. Combattimenti serrati sulle seconde palle contrassegnano una prima frazione che viaggia sul filo dell’equilibrio producendo ben poco clamore fino al 40’, quando il suggerimento verticale di Citterio imbecca Lozza, che scatta sul filo del fuorigioco anticipando la balbettante uscita di Tabarelli, rimasto nella terra di nessuno; il centravanti calcia efficacemente da posizione defilata ma l’intervento in spaccata di Ferrari sulla linea di porta ne reprime l’esultanza. La ferita provocata dalla tegola Ghezzi pare rimarginata per il Grenta, pur con qualche riserva; chi ora deve tamponare è Altarelli, vista l’ingenuità in cui incorre Morlacchi nel pieno dell’ampio recupero concesso dal direttore di gara; già ammonito, il laterale della Speranza Agrate commette un fallo di reazione scagliando la sfera contro un avversario e il signor Paris non transige: ospiti in dieci. L’intervallo è dunque terapeutico per riordinare le idee.
È tutta contenuta nella sfortunata deviazione aerea di Ferrari, l’abnegazione con cui la squadra di Altarelli approccia una ripresa che si preannuncia complicata. L’ultimo treno per i playoff è prossimo alla partenza e buttare il cuore oltre l’ostacolo è solo il primo passo per provare a salirci; dall’altro lato, però, c’è un GrentArcadia che sulla propria carrozza, quella della salvezza, è in procinto di accomodarsi, specie in seguito all’espulsione di Morlacchi. Con il vento in poppa, gli uomini di Perziano avvistano l’isola felice attorno al quarto d’ora, quando un lancio dalle retrovie pesca Citterio, il cui controllo orientato è seguito dalla battuta a rete ma ancora si tratta di un miraggio: tutto fermo per fuorigioco. Altro giro, altra corsa: al centro del villaggio c’è sempre Citterio, contrastato irregolarmente da Commissario in piena area ed il rigore ne è la logica conseguenza. Sul dischetto si presenta Lozza, che opta per una soluzione centrale a mezza altezza ma Tabarelli, pur tuffatosi a sinistra, riesce ad opporsi con la gamba di richiamo. Match inchiodato sullo 0-0: i giocatori del Grenta dialogano al limite dell’area di rigore e portano a concludere Pirotta, che mette nel mirino il bersaglio grande e non lo centra per poco. Sfiorate le stelle, gli uomini di Perziano ripiombano bruscamente sulla terra al minuto numero 26. Corner dalla sinistra per gli ospiti, Carollo si sgancia e riceve indisturbato al limite dell’area, battendo di prima intenzione alle spalle di Rovida e correndo a festeggiare con la propria panchina. Speranza in vantaggio, quando gli sviluppi del match lasciavano presagire il contrario. Ma la risposta del Grenta non si fa attendere e soltanto uno straripante Tabarelli evita l’immediata rimonta distendendosi sulla battuta a rete di un irrefrenabile Citterio; le resistenze rossoverdi crollano solo al 39’, quando un calcio piazzato conduce un pallone a danzare nel cuore dell’area di rigore, prima della staffilata vincente di Pirola: la sfera gonfia la rete, il gol certifica l’aritmetica salvezza della squadra di Perziano. L’esultanza della panchina cede il testimone ad un finale confuso, dominato dall’agonismo. Paga per tutti Cerrina Feroni, con un provvedimento che ai più pare eccessivo (ed in effetti lo è). La Speranza chiude in nove e in affanno, osservando impotente il suddetto treno playoff allontanarsi irrimediabilmente; sul fronte opposto, il sorriso di Perziano è l’espressione diretta di un campionato, quello scaturito da via Dante Alighieri, giocato ancora una volta con il cuore.
GRENTARCADIA – SPERANZA AGRATE 1-1
RETI: 26’ st Carollo (S), 39’ st Pirola (G).
GRENTARCADIA (4-2-3-1): Rovida 6, Pirotta 6.5, Plebani 6, Trabattoni 6.5, Caredda 6.5, Esposito 6.5, Bance 6.5 (36’ st Colombo sv), Viganò 6 (32’ st Pirola 7.5), Lozza 5.5 (36’ st Pozzi sv), Ghezzi sv (8’ Citterio 7), Resnati 6.5 (27’ st Gargioni 6). A disp. Cirillo, Sambruna, Sangalli, Finiguerra. All. Perziano 7.
SPERANZA AGRATE (3-5-2): Tabarelli 7, Morlacchi 5, Commissario 6, Delaj 6.5 (47’ st Caronni sv), Santangeli 7, Ferrari 7, Bonissi 6.5, Beu 6 (19’ st Cerrina Feroni 6), Carollo 7.5 (30’ st Abo El Ata sv), Koenig 6.5 (47’ st Calzighetti sv), Sala 6 (1’ st Mannino 6). A disp. Landi, Quaini, De Nicolò, Ruscelli. All. Altarelli 6.
ARBITRO: Paris di Bergamo 5.5.
ASSISTENTI: Cavaliere di Monza e Gabriele di Bergamo.
AMMONITI: Viganò (G), Bonissi (S), Sala (S), Morlacchi (S), Abo El Ata (S)
ESPULSI: 50' Morlacchi (S), 50' st Cerrina Feroni (S).
GRENTARCADIA
Rovida 6 Colto di sorpresa sul gol di Carollo ma di fatto non ha responsabilità; ben poco impegnato per tutto l'arco del match.
Pirotta 6.5 Denota personalità soprattutto nella ripresa, sfruttando il basso baricentro degli ospiti per presentarsi anche all'appuntamento con il tiro da fuori.
Plebani 6 Assolve con diligenza al proprio compito, fronteggiando senza troppi patemi anche Mannino, subentrato ad inizio ripresa.
Trabattoni 6.5 Lui e Viganò coprono le spalle al tridente; spesso e volentieri anche Bance, il più avanzato nel terzetto di centrocampo.
Caredda 6.5 Rivedibile l'impostazione di gioco, come la misura di alcuni passaggi, ma l'agonismo posto al servizio della squadra è encomiabile.
Esposito 6.5 Se Caredda pensa al lavoro sporco, lui si occupa dell'equilibrio del reparto difensivo, che di fatto va ben poche volte in sofferenza.
Bance 6.5 L'infortunio di Ghezzi costringe Perziano a ridisegnare parzialmente lo schieramento e lui pare uno dei primi interessato dalle modifiche: a lungo andare, agisce praticamente da tuttocampista. (36' st Colombo sv).
Viganò 6 Buon ritmo, tenacia e affidabilità sul piano tattico: una prova da salvare, sebbene ne abbia collezionate di migliori.
32' st Pirola 7.5 Un gol che denota opportunismo, applicazione e cinismo. Si scrive pareggio, si legge salvezza.
Lozza 5.5 Manca il killer instinct dimostrato in altre occasioni, vedasi su tutte Costamasnaga. L'errore dal dischetto è compensato dalla rete di Pirola ma l'esecuzione è davvero rivedibile. (36' st Pozzi sv).
Ghezzi sv Come scritto in cronaca, tanti auguri di pronta guarigione per lui.
8’ Citterio 7 In termini assoluti, il più vivace del Grenta; ogni qual volta intravede un pertugio, ci si getta e crea pericoli. Conquista lui il rigore calciato da Lozza.
Resnati 6.5 Sradica la palla dai piedi di un avversario e crea dal nulla la prima opportunità da rete della domenica. La prima di una serie, non troppo vasta, di giocate promettenti.
27' st Gargioni 6 Non un ingresso in campo da sogno ma nemmeno evanescente: contribuisce ad alimentare la pressione a ridosso del pari.
All. Perziano 7 A conti fatti, è di nuovo lui a uscirne vincitore, insieme ai suoi uomini. Una salvezza ottenuta sul campo con tanta perseveranza, dote regina del suo GrentArcadia.
SPERANZA AGRATE
Tabarelli 7 Sbarra la strada a Lozza e a Citterio, tenendo in vita per alcuni attimi il desiderio di trasformare la partita con il Calolziocorte nel match della verità per i playoff.
Morlacchi 5 L’ingenuità cambia improvvisamente volto al pomeriggio della sua squadra. Un rosso davvero evitabile, con il quale costringe i compagni a giocare in inferiorità numerica per tutta la ripresa.
Commissario 6 Citterio lo brucia sul tempo e lui riesce a frenarlo soltanto con le cattive in piena area di rigore. Una disattenzione che macchia parzialmente una gara per il resto attenta.
Delaj 6.5 Lotta sul fronte di sinistra, governando adeguatamente la propria "mattonella" e arrivando anche a calciare in porta: l'unico dei suoi ad averci provato nel primo tempo. (47' st Caronni sv).
Santangeli 7 Un paio di recuperi provvidenziali, uno per tempo, impreziosiscono una prestazione di livello.
Ferrari 7 Il salvataggio sulla linea è da accademia, per intuizione e senso della posizione; nel pieno di una prestazione di carattere, va anche vicino al gol.
Bonissi 6.5 Nel primo tempo bada più a legare i reparti, nella ripresa invece si reinventa in fase difensiva, distinguendosi per sacrificio.
Beu 6 Non una prova esaltante, nemmeno da buttare; lo si vede ad intermittenza nel pieno di una folta mediana.
19' st Cerrina Feroni 6 Se l'espulsione di Morlacchi è sacrosanta, la sua è parsa eccessiva. Quantomeno salterà una partita ormai ininfluente.
Carollo 7.5 L'intuizione di staccarsi dal groviglio di uomini nell'area piccola per abbassarsi a ricevere è già di per sé promettente ma il fatto che sia condita dal gol del vantaggio la rende geniale. Trascina la squadra in un momento delicatissimo della gara. (30’ st Abo El Ata sv).
Koenig 6.5 Una prova di sacrificio anche per lui; a dimostrazione di ciò, finisce sfinito ed è sostanzialmente costretto alla sostituzione. (47' st Calzighetti sv).
Sala 6 Smista palloni perlopiù ordinari, andando poche volte in sofferenza. Esce all'intervallo forse più per esigenze tattiche che per veri e propri demeriti.
1’ st Mannino 6 Si propone qualche volta in avanti senza però accendere la luce.
All. Altarelli 6 Il secondo tempo non eccelso ma coriaceo della sua squadra simboleggia un girone di ritorno in risalita, che potrebbe assurgere a base di ripartenza per la prossima stagione.
ARBITRO
Paris di Bergamo 5.5 La terna risulta incerta su alcune decisioni ordinarie, come il colore di appartenenza delle rimesse laterali. Rivedibile, come detto, la seconda espulsione ospite.