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02 Maggio 2023
Daniel Boloca ai tempi del Fossano (2019/2020) in Serie D. Ora è arrivato in Serie A con il Frosinone
Scuola Calcio nel Toro, giovanili alla Juventus, Under 19 nazionale al Chieri, in Slovacchia nelle giovanili del Tatran, 9 presenze al Calcio Romanese in Serie D, Pro Sesto, Francavilla e Fossano come ultimo trampolino e poi il grande salto. Riassumere così la carriera di Daniel Boloca è troppo riduttivo, ma al tempo stesso fa capire la rincorsa presa dal centrocampista nato a Chieri di origine romena che ieri sera, con il 3-1 rifilato alla Reggina con il suo Frosinone, ha ottenuto la promozione in Serie A.
Se per i ciociari si tratta della terza promozione in Serie A, per Daniel Boloca è la prima. Un traguardo, una storia che corona una viaggio bellissimo partito dai Dilettanti e arrivato al vertice del calcio italiano. A condire questa stagione indelebile c'è anche quella convocazione allo stage di Roberto Mancini in Nazionale. Insomma, questo 2022/2023 è l'ennesimo gradino di una scalata che può ancora continuare, ma già da qui la vista è ottima.
LA STAGIONE DELLA CONSACRAZIONE
Il Fossano, il Fossano di Fabrizio Viassi, è noto per prendere calciatori che in giro tra Eccellenza, Serie D e Serie C non hanno avuto fortuna e dargli nuova linfa. Metterli in mostra, lucidarli e fargli rendere il meglio. Il 2019/2020 il Fossano è matricola in Serie D e la mediana è affidata appunto a questo calciatore classe 1998 scuola Toro e Juve, ma che nelle ultime stagioni non ha avuto molto fortuna. Accanto a lui l'esperto Cristini e il '99 Bergesio. Già dall'esordio si capisce che l'intuizione di Viassi è buona: contro il più quotato Prato (squadra costruita per vincere), il Fossano gira bene nel gioco e nel creare palle gol. Tra le varie prestazioni positive Boloca. Senza timore reverenziale sfida la mediana toscana portando palla, inventando filtranti, giocando da veterano: sfrontato e con qualità.
La pagella dell'esordio all'Angelo Pochissimo recita:
Boloca 7.5 Piuttosto che fare un passaggio scontato si lancia in serpentine spezza-pressing. Coraggio e fortuna lo rendono protagonista.
Da lì in avanti la mediana del Fossano di Viassi ha un padrone che disputerà 25 presenze e 4 gol, ma tanti, tantissimi assist. Insieme a Samuele Scotto, Giacomo Galvagno e altri giovani talenti, Daniel Boloca si prende una vetrina importante, ma senza spostare la testa dalla missione di quel Fossano: ovvero salvarsi con budget ridotto. Spesso è il suo fumantino tecnico a fargli tenere i piedi per terra e continuare a lavorare senza farsi distrarre. Nel febbraio 2020 Viassi stesso dichiara:
«Se Boloca vuole fare il giocatore deve ricordarsi che sono tre anni che nessuno lo faceva giocare più di una o due partite consecutive. Purtroppo quando questi ragazzi vengono seguiti da certe squadre rischiano di perdere la dimensione e se la perdi, fai fatica dopo a ritrovarla».
Una lezione che ha segnato Boloca che a fine stagione farà un doppio salto mica da ridere: dalla Serie D alla Serie B, destinazione Frosinone. Lo scetticismo della piazza verso un profilo arrivato dai dilettanti piemontesi viene scacciato a poco a poco, a suon di prestazioni. 13 presenza la prima stagione (2020/21) come assestamento, per poi diventare inamovibile dall'estate del 2021. 36 presenze e 1 gol nel 2021/22 e quest'anno 28 presenze e un gol nel pareggio 1-1 contro il Palermo.
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Partito dal basso, col lavoro e con le prestazioni Daniel Boloca si è guadagnato tutto e ora festeggia perché la Serie A se l'è guadagnata e meritata.