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Under 19

La leggenda è scritta: vincono ai rigori una finale infinita e conquistano il primo Triplete della storia

Due cartellini rossi, due reti nei supplementari e poi si va a oltranza: l'eroe è ancora il super portiere

Comi Cisanese

UNDER 19 CISANESE-SOLBIATESE • Davide Comi, l'ennesimo rigore parato vale la vittoria del titolo regionale e il primo triplete nella storia della categoria

25 maggio 1967: Tommy Gemmell e Steve Chalmers ribaltano l’Inter di Mazzola nella finale di Coppa dei Campioni a Lisbona e consegnano al Celtic Glasgow il primo Triplete di sempre. 6 maggio 2023: Davide Comi si tuffa alla sua destra, para il rigore di Rosetta e consegna alla Cisanese il primo Triplete dell’Under 19 Regionale. Dopo aver vinto sia il campionato (Girone C), che la Coppa Lombardia, i ragazzi di Passoni conquistano anche il titolo regionale battendo la Solbiatese ai tiri di rigore dopo il 2-2 dei supplementari. Una connessione quella con il Celtic magari molto sottile tra due punti lontani nei piani d’importanza del calcio e nella storia, ma è proprio quest’ultima il fattore comune: nessuno prima di loro ci era mai riuscito. E se è vero che in quell’anno, il cosiddetto Year of Triumph, il club scozzese fu anche il primo a mettere in bacheca il Quadruplete, con uno Scudetto ancora da conquistare in casa Cisanese si può continuare a sognare.

RAPACE SOTTOCASA, CISANESE TRA PALO E ANDREOTTI

La possibilità di un triplete mai riuscito a nessun altro in tutta la categoria contro quella di incastonare nella leggenda una stagione ricca di sorprese, diventate ormai certezze. Cisanese e Solbiatese si sfidano in una finale che, comunque vada, varrà una grande fetta di storia. Un peso che non sembrano avvertire i 22 in campo, con le due squadre che con calma giocano il pallone e con pochi errori che vengono commessi da una parte e dall'altra, anche perchè alla prima sbavatura il rischio è di prendere gol. Lo sanno i nerazzurri di Varese, che vedono sfilare a lato il mancino di Riu dopo un'imperfezione di Gnagne in fase di impostazione, perdonabile però visto il tiro che il terzino sinistro sfodera al 13', quando Pedron semina il panico palla al piede e con la suola apparecchia per la conclusione a giro del numero 2, tolto dalla porta dalla testa di Sottocornola. Il primo tentativo dei ragazzi di Giubilini finisce così in corner, dal quale nasce il secondo: palla respinta dalla Cisanese, ripartenza fermata e appoggio per Sottocasa, che cerca un gol alla Eder nella finale di Euro2016 sfiorando il palo. Segnali positivi dalla Solbia, schierata col solito 4-3-1-2 ma molto rimaneggiato viste le numerose assenze a centrocampo - quelle di Bosisio, Gnocchi e Rizzato -, dove invece spicca per i bergamaschi Riu, pendolo del 4-3-3 di Passoni. È infatti il numero 7 a provare a risolvere un mischione (19') con un mancino tenuto in due tempi da Copreni, che al 22' trattiene invece il respiro quando Di Nardo sbuca su un forte cross rasoterra di Tonioni e non centra l'angolino per pochissimo. Un gol non facile, ma sbagliato, e si sa che nel calcio esiste quella regola non scritta. Sei minuti più tardi, dunque, in un momento di stasi e possesso della Solbiatese, ecco che la legge colpisce ancora: cross di Gnagne, inserimento di Sottocasa e deviazione vincente nell'area piccola. Andare sotto 1-0 è un film già visto per i bergamaschi, che al solito non si scompongono, si rimboccano le maniche e cercano l'ennesima rimonta della stagione. La dimostrazione arriva già al 35', quando la squadra di Passoni si vede negare due gol in 10 secondi: prima Di Nardo colpisce il palo su un pallone rubato a Romano, poi, sulla respinta addirittura fuori dall'area, Amar spara un mancino respinto sulla linea dal baluardo Andreotti. Un grosso spavento per i ragazzi di Giubilini, che non accusano però il colpo, anzi, provano a restituirlo. Tre giri di lancette più tardi, infatti, Parisi lancia nello spazio Sottocasa, che appoggia a Pedron, il cui tiro termina alto. È uno squillo in una fase della partita in cui la Solbia dimostra un ottimo possesso palla, ma concede l'ultimo sussulto alla Cisanese. Al 40' il mancino di Marchetti su punizione di Riu termina però tra la base del primo palo e l'esterno della rete, mandando in archivio un primo tempo chiuso sull'1-0 per la neopromossa.

AMAR TRA LE PROTESTE, DOPPIO ROSSO

Con un solo gol da recuperare quello della Cisanese non è un avvio assatanato, ma calmo e ragionato, frutto anche di un avversario che concede veramente poco o nulla. Il primo quarto d'ora della ripresa è così all'insegna di un equilibrio che Passoni prova a spezzare con i cambi, inserendo Privitera e Luci al posto di Tonioni e Di Nardo. A far passare il brivido sulla schiena della Solbiatese, però, ci pensa Amar, che al 16' da posizione defilata verso destra disegna un calcio di punizione bucato di testa da Marchetti e spentosi di poco a lato sul secondo palo. È il primo squillo dei bergamaschi in un secondo tempo che vede gli avversari guardinghi, pronti a distendersi grazie alle geometrie di Romano e all'infinita tecnica di Sottocasa. Il pallino resta così nelle mani dei biancoblù, che faticano però a rendersi pericolosi. I due tentativi successivi sono infatti un colpo di testa di Bugini su corner di Amar di facile presa per Copreni (19') e un destro di Luci alto da posizione defilata (20'), seguiti da un momento in cui la spinta dei bergamaschi sembra diminuire. È proprio in questa fase, però, che arriva l'episodio che indirizza l'intera finale: i ragazzi di Passoni recuperano palla in difesa, Riu vede lo scatto di Luci e lo lancia in area di rigore, dove la copertura di Parisi viene giudicata fallosa dal direttore di gara, che espelle addirittura il numero 6 per un contatto decisamente dubbio. Sul dischetto si presenta così l'occasione più ghiotta per ricucire il gap e Amar non se la lascia scappare, spiazzando Copreni con un destro a incrociare: è 1-1. Ci sarebbe da aspettarsi un'offensiva ancora più ardita della Cisanese, che si allunga infatti nei reparti, ma anche con l'uomo in meno la Solbiatese è attenta, e pure pericolosa. Al 41', infatti, i nerazzurri sviluppano rapidamente a sinistra per poi convergere al centro, dove un tocco di Amar favorisce Pedron, che sgasa ancora col motorino, entra in area e di destro calcia alto. Non è l'unico tentativo da parte di varesotti di evitare i supplementari, perché pure Sottocasa di testa su corner e Pedron su calcio di punizione costringono Comi a sporcarsi i guantoni negli ultimi minuti. Un finale non semplice per i bergamaschi, che nel recupero vedono pure sfumare il vantaggio numerico per il doppio giallo - di cui il secondo abbastanza dubbio - di Invernizzi. I tempi regolamentari finiscono così 1-1, sia in termini di gol che di cartellini rossi.

COMI, IL PARARIGORI PER ECCELLENZA

Digerito il finale dei 90 minuti di gioco, è la Cisanese a fare la partita nelle prime battute dei supplementari. Nel giro di cinque minuti, infatti, i bergamaschi arrivano per due volte al tiro, prima con un mancino di Luci su appoggio di Scuri terminato fuori dallo specchio e poi con uno scambio tra Castelnovo e Riu chiuso da un mancino di quest'ultimo inglobato da Copreni. È un'onda che i ragazzi di Passoni cavalcano per tutto il primo tempo, diminuendo però la verve offensiva, almeno fino al 15', quando Luci si accende a sinistra e appoggia in area per Riu, che serve al centro Castelnovo, bravo a staccarsi dalla marcatura e di mancino a incrociare il gol che vale il 2-1. È quello che chiude la partita? Neanche per sogno. Dopo due cartellini rossi, un rigore, un ribaltone, arriva pure la rimonta nel secondo tempo supplementare. Se i primi 15 minuti di extratime sono infatti di marca bergamasca, i secondi - come a sancire l'eterno equilibrio di una finale che non vuole finire - sono della Solbiatese, che prima sfiora il 2-2 con un mancino di Sottocasa - dopo uno stop illogico su rimessa - e poi lo trova grazie a Pedron, che si vede arrivare un pallone respinto su cross dalla difesa avversaria, lo controlla e da fuori area lo incastra di mancino perfettamente nell'angolino. È l'ennesimo turning point di una partita assurda, ma che inesorabilmente arriva al suo ultimo atto: i tiri di rigore. Un ultimo atto, sì, ma anche questo infinito perché bisogna arrivare fino al settimo rigore prima di una parata, quella di Comi, che dopo il penalty parato in finale di Coppa Lombardia, dopo quello parato nella semifinale col Rozzano, ipnotizza pure Rosetta e consegna alla Cisanese uno storico triplete.

 

IL TABELLINO

 

CISANESE-SOLBIATESE 2-2 (8-7 d.c.r.)
RETI (0-1, 2-1, 2-2): 28' Sottocasa (S), 30' st rig. Amar (C), 15' pts Castelnovo (C), 4' sts Pedron (S).
CISANESE (4-3-3): Comi, Panzeri (36' st Bonaiti), Invernizzi, Bugini R. (44' st Castelnovo), Sottocornola, Castoldi, Riu, Tonioni (10' st Privitera), Marchetti (25' st Scuri), Amar, Di Nardo (11' st Luci). A disp. Bertuletti, Valsecchi L., D'Ippolito, Mazzoleni A.. All. Passoni.
SOLBIATESE (4-3-1-2): Copreni, Gnagne, Sessolo (15' Marzolla), Romano, Andreotti, Parisi, Savogin L. (25' st Galli, 11' Rosetta), Diana (31' st Savogin M.), Sottocasa, Pedron, Ballgjini (30' st Salice). A disp. Vitale, Finoli. All. Giubilini.
ARBITRO: Giorgino di Milano.
ASSISTENTI: Sanneris di Mantova e Mendeni di Lovere.
ESPULSI: 28' st Parisi (S), 49' st Invernizzi (C).
AMMONITI: Sessolo (S), Sottocornola (C), Invernizzi (C), Invernizzi (C).

 

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