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Under 18

Prendono gol dopo 8 secondi, rimontano a tempo scaduto e vincono ai rigori: è la finale più bella di sempre

Tre reti su calcio d'angolo e un'occasione clamorosa sprecata al termine dei supplementari, succede di tutto

Ardemagni Sant'Angelo

UNDER 18 POZZUOLO-SANT'ANGELO • Kevin Ardemagni, alla prima partita in categoria decide una finale regionale

Una finale così non si era mai vista prima d'ora, e in casa Sant'Angelo non se la dimenticheranno mai. I rossoneri sono campioni di Lombardia al termine di una sfida che definire «da film» sarebbe riduttivo. Pasquariello dopo 8 secondi con un tiro al volo da 25 metri e De Ponti di testa mettono i barasini sotto 2-0 dopo neanche un quarto d'ora, ma è solo l'inizio dell'impresa. Capitan Ratti su due corner fotocopia fa 2-2 già nel primo tempo, mentre nella ripresa, incassato quello che sembra essere il colpo di grazia di De Ponti, è il subentrato Ardemagni - all'esordio in categoria - a rubare la scena con la zampata al quarto minuto di recupero che vale i supplementari. È la parte finale del capolavoro barasino, quello che all'ultimo pallone disponibile rischia di svanire, quando Di Cianno salta Mura e a porta vuota calcia fuori, mandando tutti alle scene post credit, dove proprio Mura con un rigore parato e Ardemagni dal dischetto consegnano il titolo ai rossoneri.

PERLA PASQUARIELLO, RATTI AGGIUSTA LA ROTTA

Di solito le finali si preparano con calma, studiandole nei minimi dettagli e magari approcciandole con calma, senza prendersi grossi rischi o creando subito grandi pericoli. Ecco, di solito, perché a Caronno passano meno di 10 secondi prima della rete che sblocca la partita: fischio d'inizio, retropassaggio Pozzuolo verso Redaelli e classico lancio lungo verso la punta, De Ponti, che sfiora quel che basta per lasciare una palla perfetta per il destro di controbalzo da 25 metri di Pasquariello, il cui splendido arcobaleno s'immerge sotto la traversa. Un coniglio estratto dal cilindro che infiamma subito il match, ben approcciato dalla squadra della Martesana, che al 4' si ripresenta già dalle parti di Mura con una rapida verticalizzazione costruita da Meroni, Intemperante e De Ponti, conclusa da Cecchetti con un mancino parato di piede dal numero 1 rossonero. Un avvio in salita per i barasini, che al 10' provano a uscire dal guscio dopo una punizione respinta a destra grazie al mancino morbido di Mbaye, di facile presa però per Senna. Il vero segnale di marca Sant'Angelo, però, arriva qualche secondo più tardi, quando su un cross per El Mogy l'estremo difensore del Pozzuolo tenta una presa complicata, lasciando la sfera al limite dell'area a disposizione per Lanzetta, che in corsa calcia alto di destro a porta semi-sguarnita. I ragazzi di Bonicalzi fiutano il pericolo e al 14' provano a rinforzare la loro presa sul match con il solito De Ponti, che su un cross di Pinto viene dimenticato da Ratti sul secondo palo e di testa fa già 2-0. Partita chiusa? No perché la sensazione è quella che, nonostante il parziale, in campo non ci sia un vero padrone, che di occasioni ce ne saranno ancora molte e che i rossoneri là davanti possano lasciare il segno. Tempo sei giri di lancette, infatti, e la formazione di Cella rompe la gabbia: bello scambio El Mogy-Prandini a destra, calcio d'angolo da sinistra e pennellata di Pomati che arriva perfetta sul secondo palo, dove Ratti lasciato solo sulla linea insacca indisturbato. È la scintilla che accende i lodigiani, pericolosissimi un minuto più tardi con Prandini, che ricevuta la sfera da Mbaye si accentra e lascia partire un destro bellissimo, ma sul quale Senna si lima le unghie per evitare il pareggio. Chi invece lo nega sul corner successivo è Rossi, che di testa da dentro l'area piccola respinge il colpo a botta sicura di El Mogy. Niente 2-2 per il Sant'Angelo, ma le palle inattive si dimostrano un'arma da maneggiare con cura, come al 28', quando arriva finalmente il timbro che azzera tutto, lasciando una sensazione di déjà vu: cross di Pomati e deviazione vincente di Ratti, questa volta di testa, sul secondo palo. Dopo l'avvio burrascoso è così il capitano a prendere per mano la squadra e a riportarla in acque calme, rispolverando anche i cannoni rossoneri, che non smettono di funzionare. Il 2-2 dà infatti maggiore spinta al Sant'Angelo, che al 32' cerca il sorpasso con Lanzetta, la cui conclusione volante sul cross di Prandini finisce non di poco fuori sul lato opposto. In un momento di burrasca, però, anche il Pozzuolo ha il suo faro da seguire, ovvero Pasquariello, che quattro minuti dopo apre il mare con un filtrante da sinistra verso destra perfetto per l'inserimento di Pinto, il cui tiro viene deviato solo dalla tempestiva uscita di Mura. Il portiere barasino mette così il salvagente sul 2-2, risultato su cui va in archivio un primo tempo ricco di rovescioni.

ARDEMAGNI DA IMPAZZIRE

Assistere a un avvio anche solo simile a quello del primo tempo è impensabile, ma il primo squillo della ripresa arriva comunque presto (4') e porta sempre il nome di Pasquariello, che sfonda a sinistra e fa sussultare la tribuna con un destro a giro fuori non di molto. La differenza, oltre al mancato gol, è che i bianconeri non riescono a dar seguito al primo squillo del match, con il Sant'Angelo che fa girare più il pallone a caccia di qualche pertugio. Ne esce così una bella combinazione tra Mbaye, Lanzetta e Xhurxhi, con il numero 8 che ricevuta la sponda di petto dell'11 cerca un tiro dalla distanza agevole per la presa in tuffo basso di Senna. Là davanti, però, mancano la giocata e l'ultimo passaggio, quelle che Bonicalzi cerca dalla panchina inserendo Astolfi per Pinto e, soprattutto, Di Cianno per Cecchetti. Il numero 17 rivitalizza infatti la fase offensiva del Pozzuolo con la sua rapidità, quella che al 16' gli permette di partire in slalom da destra e cercare un mancino bloccato solo dalla scivolata di Ratti. A dare una svolta al match, però, è chi vi è dentro dall'inizio e dall'inizio si sbatte in attacco, ovvero De Ponti. Al 17', infatti, la punta si avventa su una verticalizzazione di Intemperante per Di Cianno e con un gran destro da fuori area piazza la sfera nell'angolino, riportando in vantaggio i suoi. Il 3-2 ridà un po' di fiducia al Pozzuolo, che appena cinque minuti più tardi sfiorano il poker, ma la deviazione di petto di Redaelli su calcio d'angolo viene pizzicata da Mura sulla traversa. Pericolo scampato per i barasini, che nel momento di flessione della ripresa perdono pure un paio di pedine per infortunio e buttano nella mischia i 2006 Morandi, Campagnoli, Oggionni e Ardemagni. Il punto di riferimento per l'assalto finale, però, è El Mogy, che in un paio di occasioni viene murato dentro l'area di rigore da un Pozzuolo attento fino all'ultimo, o quasi. Quando sembra tutto finito, infatti, quella sensazione di dèjà vu torna a farsi sentire nelle menti dei milanesi, che al quarto minuto di recupero crollano dinanzi al proprio incubo: i calci d'angolo. L'arma vincente del Sant'Angelo nel primo tempo viene rispolverata nel momento del bisogno, e lascia ancora una volta il segno: cross da destra, mischia in area e zampata da terra del subentrato Ardemagni, che manda tutti ai tempi supplementari.

MURA METTE LE MANI SUL TITOLO

Sulla scia di un incredibile 3-3 acciuffato a tempo scaduto, è il Sant'Angelo a iniziare l'ultima mezzora di gioco con un maggior piglio offensivo. Ne sono un segnale il coraggioso destro dalla distanza di Xhurxhi - non troppo a lato - e la punizione di El Mogy, che prova a sorprendere Senna sul suo palo, calciando però troppo centralmente. Nel mezzo sempre il numero 9 troverebbe anche la rete del 4-3 - sempre su calcio d'angolo -, annullata tuttavia per un fallo ai danni del portiere milanese. Anche nei secondi 15 minuti supplementari a farsi sentire nei metri che contano sono i rossoneri, con l'uomo del destino Ardemagni che viene murato in area, ma la palla gol più clamorosa è quella che capita a tempo scaduto al Pozzuolo: Intemperante serve un pallone perfetto in profondità a Di Cianno, che salta Mura, allargandosi però troppo e spedendo sopra lo specchio la sfera del titolo regionale - con deviazione ininfluente di Morandi per la traiettoria. La beffa finale, quella subita nei tempi regolamentari, non viene restituita in quelli supplementari e ai tiri di rigore il karma colpisce, sia nel nome di Mura, che ipnotizza Rossi tenendo il Pozzuolo a un gol dopo tre tenativi, che in quello di Ardemagni, che segna prima dell'errore decisivo di Magri. Il Sant'Angelo è così campione di Lombardia, e ora punta dritto allo Scudetto.

IL TABELLINO

POZZUOLO-SANT'ANGELO 3-3 (5-6 d.c.r.)
RETI (2-0, 2-2, 3-2, 3-3): 1' Pasquariello (P), 15' De Ponti (P), 20' Ratti (S), 28' Ratti (S), 18' st De Ponti (P), 49' st Ardemagni (S).
POZZUOLO (4-3-3): Senna, Rossi, Magri, Intemperante, Cesare, Redaelli, Cecchetti (10' st Di Cianno), Pinto (10' st Astolfi), De Ponti (1' Bustreo), Pasquariello (31' st Dedaj), Meroni (43' st Magnifico). A disp. Fasiello, Stucchi, Nebuloni, Ndoj. All. Bonicalzi.
SANT'ANGELO (4-3-3): Mura, Violini, Vignola (30' st Campagnoli), Ratti (19' st Morandi), Pomati (35' st Ardemagni), Mehedinteanu, Prandini (31' st Volpi), Xhurxhi, El Mogy, Mbaye, Lanzetta (17' st Oggionni). A disp. Pizzigoni, Gabella, Tashchuk, Maietti. All. Cella.
ARBITRO: Palmisano di Saronno.
ASSISTENTI: Ardesi di Brescia e Urbani di Cinisello Balsamo.
SEQUENZA RIGORI: Intemperante gol (P), Violini gol (S), Cesare fuori (P), Mbaye gol (S), Rossi parato (P), Oggionni parato (S), Astolfi gol (P), Ardemagni gol (S), Magri fuori (P).

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