Promozione
11 Maggio 2023
PROMOZIONE SEGRATE • Luca Gatti, direttore sportivo gialloblù, risponde alle affermazioni dell'ex-tecnico
Sembra non avere pace la stagione del Segrate, che dopo la retrocessione diretta maturata in virtù dell'ultimo posto in classifica si trova ora alle prese con la polemica relativa alle dichiarazioni rilasciate dall'ormai ex-tecnico Antonio Tursi in seguito al precoce allontanamento dalla panchina.
Nella sfida con il Castelleone di domenica scorsa - vinta dai cremonesi per 5-1 e valsa loro il primo posto con conseguente promozione diretta - in panchina, a sorpresa, per la società gialloblù era infatti presente il dirigente Alessandro Brandini, e non invece Tursi. Il motivo, come confermato da entrambe le parti in causa, risiede in alcuni post social pubblicati dal tecnico in seguito alla comunicazione, avvenuta in settimana da parte della società, di voler interrompere il rapporto in vista della futura stagione. «In quegli stati io ho solamente espresso le mie considerazioni personali sul trattamento ricevuto, ma in seguito alla pubblicazione sono stato contattato e mi è stato detto di non presentarmi nemmeno alla partita di domenica. - commenta l'ex tecnico, che poi torna sulla retrocessione di quest'anno - Mi sono assunto piene responsabilità per la retrocessione perché ero convinto di aver trovato una società seria con cui intraprendere un percorso, purtroppo mi sono sbagliato. Per tutto l'anno ho chiesto alla società di poter intervenire sulla rosa ma mi è sempre stato negato tutto, io ho sopportato in silenzio per il bene della squadra e questa è la ricompensa».
Parole che non sono piaciute però a Luca Gatti, direttore sportivo gialloblù, che precisa: «Spiace leggere da parte di mister Tursi delle falsità. E spiace chiudere in questo modo il nostro rapporto, anche perché io non ho mai attribuito a lui la piena responsabilità della retrocessione, anche se quando si era presentato aveva assicurato che questa squadra l'avrebbe salvata senza dover passare dai playout. Dopo le sue insistenti richieste in merito alla prossima stagione, gli abbiamo comunicato che la direzione tecnica ha optato per un altro profilo e che, domenica alla partita, avrebbe potuto salutare tutti i ragazzi. La sua è stata una reazione scomposta, inadeguata e irrispettosa, con tanto di post social pesanti, che non potevamo accettare. Quindi, lo abbiamo congedato in anticipo, per noi inaspettatamente e a malincuore. Dispiace, ma avrebbe dovuto accettare la decisione societaria, legittima, in altro modo. E non avrebbe dovuto dire falsità, come quelle relative ai rinforzi, visto che a metà stagione ne ha avuti quattro. Se si aspettava Messi e Mbappè, non sono nelle nostre possibilità. Gli auguriamo comunque un futuro, in campo e fuori, sereno e ricco di soddisfazioni».